Voto Totale
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Traspirazione
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Comfort
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Funzionabilità
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Stabilità
In sintesi
Zaino femminile, funzionale e versatile, pensato per trekking prolungati di più giorni. La forma “snella” e i molti accessori consentono anche il trasporto di sci, casco e piccozza, rendendolo adatto anche ad attività alpinistiche e scialpinistiche.
Pro
- Compartimenti e accessi comodi per mantenere l’ordine nello zaino
- Leggerezza e freschezza
- Forma tubulare stretta, ideale per terreni impegnativi
- Tessuto semi-impermeabile e parapioggia molto efficaci
Contro
- Cappuccio removibile: il modo in cui si attacca allo zaino è migliorabile
- Mancanza di un sistema per portare la piccozza con la becca verso il basso
- Mancanza di asole per raccogliere le cinghie che avanzano nella fascia vita
Lo zaino Salewa Alptrek 50+10 è un prodotto di fascia alta, con un peso molto ridotto per la sua taglia e capienza e che è stato pensato come zaino versatile per lunghe escursioni in ambienti alpini.
L’ho usato per fare un trekking di nove giorni in tenda. Grazie al cappuccio rimovibile si ottiene la versione “+10” dello zaino, che ha una capienza ottimale per un utilizzo di questo tipo.
Non mi dilungo sulla qualità di materiali e componenti – fibbie, cerniere, e sistemi di chiusura e regolazione – che funzionano molto bene e sembrano longevi. Passo, quindi, a valutarne la funzionalità e le prestazioni.
Trattandosi della prima volta che per fare trekking uso uno zaino specifico (in altre occasioni ho usato zaini da escursionismo o da alpinismo), devo dire che ne ho molto apprezzato alcune delle caratteristiche e degli accessori.
Caratteristiche dello zaino Salewa Alptrek 50+10
- Cinghie di compressione laterale con fibbie che permettono rapido accesso alle due cerniere laterali, entrambe molto utili;
- Cerniera laterale per accedere al compartimento principale dello zaino;

- Cerniera laterale per accedere ad una tasca frontale molto piatta ma lunga e larga. Ideale per mettere via libri, cartine, o altri oggetti sottili;

- Tasche laterali elastiche. Sono quasi invisibili perché sono attaccate al corpo tubulare dello zaino, ma nonostante ciò, si allargano per ospitare una bottiglia d’acqua, una scarpa, etc;


- Una lunga fila di piccole asole nella parte frontale dello zaino. Qui si può attaccare la tasca frontale removibile, si può legare del materiale o, come ho fatto io, si possono appendere i panni da asciugare mentre si cammina…
- Parapioggia aggiustabile che ho trovato molto superiore ai parapioggia di altri zaini che ho avuto. Ad esempio, sotto pioggia intensa (ma breve), non ho avuto le tipiche infiltrazioni d’acqua all’altezza delle spalle, dove gli spallacci si attaccano allo schienale dello zaino.

Altre caratteristiche dello zaino Salewa Alptrek 50+10, che per il momento ho usato poco ma penso che mi saranno molto utili in futuro, sono:
- Le fettucce porta-materassino nella parte bassa dello zaino che permettono di portare – per l’appunto – un materassino, oppure un sacco a pelo o una tenda. Le ho messe alla prova il primo giorno del nostro giro per caricare il sacco a pelo (oversize) di un compagno di viaggio ed hanno funzionato perfettamente;

- La forma “tubulare” e stretta dello zaino Salewa Alptrek 50+10, che permette di affrontare passaggi esposti, passare in mezzo alle rocce, o portare gli sci;
- La tasca frontale removibile ed elastica, che può servire per portare un casco o un guscio (per risparmiare peso durante il trekking, l’ho tolto e lasciato a casa).
- Link al produttore
Il supporto per i bastoncini
Le istruzioni parlano di un “supporto per bastoncini”, che sarebbe un’asola elastica con una fibbietta nella parte anteriore in alto dello zaino. Io questo elastico non l’ho trovato. Comunque, sono riuscita a portare comodamente i bastoncini nella tasca laterale a rete. La mancanza dell’elastico può risultare più molesta se si portano gli sci sui lati dello zaino, perché in questo caso non si può accedere alle tasche laterali.
Parlare di sci mi permette di introdurre la valutazione delle prestazioni alpinistiche dello zaino Salewa Alptrek 50+10. Dall’aspetto e dalla descrizione sul sito, risulta evidente che lo zaino può essere usato per alpinismo e scialpinismo.
Casco, corda, sci e picozza
Il casco: si può portare comodamente nella tasca frontale removibile ed elastica.
Inoltre lo zaino è dotato di una cinghia con fibbia per fissare la corda nella parte alta, allo stesso modo degli zaini di arrampicata o alpinismo.
Infine, con l’aiuto delle fibbie delle cinghie di compressione laterale, gli sci si legano molto bene ai lati dello zaino.
Per la piccozza il discorso è più lungo.




Le piccozze si possono fissare con la becca verso l’alto, passando il manico attraverso una piccola asola, formata da una fibbia sulle cinghie di compressione laterale (il mio zaino Millet Ubic ha un sistema simile).
Lo svantaggio è che diventa più complesso portare nello stesso tempo sci e piccozze. Bisogna un po’ smanettare, ma trattandosi di un bisogno tipico da inizio gita (prima della neve), ci può anche stare. Inoltre portare la piccozza con la becca verso l’alto richiede un po’ più di attenzione verso sé stessi e gli altri, ma anche questo ci può stare.


A proposito di comfort
Avendo già parlato delle caratteristiche “trekking” e “alpinismo” dello zaino, manca solo parlare del comfort.
Lo zaino ha due caratteristiche mirate a renderlo comodo. Uno è il sistema Dry Back Custom, che permette una buona aerazione dei punti di contatto tra lo zaino ed il corpo e permette anche di aggiustare la lunghezza dello schienale.
L’altro è l’insieme di accessori per regolare il fit dello zaino: le cinghie per regolare gli spallacci e il carico, la fascia vita, e la cinghia pettorale elastica. Questi due sistemi (dry back + cinghie) sono poi abbinati a delle istruzioni chiare e precise su come usarli, creando un vero “kit” di comfort.
Malgrado questo notevole sforzo della Salewa, ho incontrato dettagli migliorabili che passo a descrivere.
Durante gli ultimi quattro giorni del trekking, l’angolo superiore della struttura semirigida di supporto dello zaino, ha fatto una dolorosa pressione contro la mia spalla sinistra. Attribuisco questo problema a due cambiamenti rispetto ai giorni precedenti: avevo tolto e rimesso il cappuccio removibile, e avevo svuotato un po’ lo zaino. Infatti, il cappuccio removibile mi aveva già causato disagi simili su altri zaini.
Credo che l’insegnamento da trarre da questa mia esperienza molto particolare sia che bisogna fare più attenzione al cappuccio removibile come parte delle caratteristiche di comfort dello zaino, anche parlandone nelle istruzioni.

Altri due dettagli da migliorare sono:
- La cinghia della fascia vita, che non ha asole per raccogliere la parte che avanza (non si risolve con un nodo perché la cinghia è troppo larga). Se, come a me, vi avanzano 25cm a lato, avrete due cinghie che penzolano e s’infilano scomodamente tra le gambe.
- La cinghia per portare la corda che, se non si chiude e si stringe correttamente, penzola indietro e può andare ad infilarsi scomodamente tra schiena e zaino.
Conclusioni
Lo zaino Salewa Alptrek 50 + 10 si è dimostrato, tutto sommato, un ottimo zaino da trekking. Grazie alle ampie possibilità di regolazione e ai numerosi accessori è una soluzione versatile anche per utilizzi più impegnativi, come tour di scialpinismo.
Resta qualche dettaglio da migliorare a livello di comfort. Ma trattandosi di trekking, il comfort è sempre migliorabile…
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