Voto Totale
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Traspirazione sul dorso
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Comfort
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Funzionalità
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Stabilità
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Peso
IN SINTESI
Uno zaino leggero ma molto robusto per alpinismo su roccia e alta montagna. Un prodotto curato nei particolari, senza fronzoli, che soddisfa appieno le esigenze delle avventure in stile fast & light.
Pro
- Leggerezza
- Robustezza
- Ergonomicità
- Cura nei dettagli
Contro
- Mancanza di un porta casco dedicato e di un modo per tenere ferma lateralmente la corda
Premessa
Lo zaino Rab Latok 20L Mountain Pack è stato studiato per avventure verticali, che siano su roccia o in alta montagna, quando si ha bisogno di essenzialità, robustezza, e leggerezza. Un bell’esempio di come dovrebbe essere costruito e pensato un prodotto della categoria fast & light.

Caratteristiche tecniche del Rab Latok 20L
- Volume: 20 Litri
- Peso: 0.48 Kg
- Dimensioni: 61 x 28 x 22cm
- Sistema schienale X-Shield
- 2 porta picche
- 2 daisy chain sul retro
- Porta corda
- Spallacci in Mono Mesh con due porta materiali frontali
- Materiale Cordura con Spectra Ripstop
- Cintura leggera e rimovibile
- Tasca laterale
- Paese produttore: Vietnam
- Link al produttore
La fibra Spectra viene dichiarata come 15 volte più forte dell’acciaio per rapporto forza/peso. Viene intrecciata con il nylon Cordura per creare un materiale molto resistente alle abrasioni.

Modalità di test
Lo zaino Rab Latok 20L Mountain Pack è stato testato in più uscite di alpinismo in alta montagna, su ghiacciaio e terreni misti (neve/ghiaccio/roccia).
Il meteo è stato tendenzialmente sempre buono, con temperature molto variabili.

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La prova sul campo del Rab Latok 20L
Prime impressioni
Il Rab Latok 20L Mountain Pack, è composto da uno scomparto principale di 20 litri di volume con una piccola tasca interna, una tasca laterale esterna, e due portaoggetti sugli spallacci frontali.
Lo scomparto principale è apribile facilmente e velocemente dall’alto. La tasca laterale ha una zip vicina allo schienale, che quindi la rende accessibile anche con lo zaino addosso, senza bisogno di toglierlo.

I due portaoggetti frontali sono abbastanza capienti per portare piccoli oggetti come barrette, gel, cellulare, e simili.
Gli spallacci in Mono Mesh sono molto sottili e traspiranti, e hanno una chiara ispirazione agli spallacci degli zaini da trail. Presentano una chiusura tramite due elastici e diversi anelli per poter rendere lo zaino il più possibile aderente e fermo.
La cintura è molto fine e leggera, con un sistema per aprirla e chiuderla velocemente. È anche rimovibile, nel caso in cui si voglia guadagnare un altro po’ di peso.


Sul retro dello zaino sono presenti due piccole daisy chain verticali con due anelli in basso che possono essere utilizzati per portare due piccozze. Queste vengono poi facilmente bloccate tramite due elastici sulla daisy chain stessa.


Lateralmente sono presenti due porta materiali morbidi, mentre nella parte alta dello zaino è possibile fissare la corda.
Non è presente un porta casco dedicato, così come non è presente nessun sistema che permetta di tenere ferma lateralmente la corda, che quindi può tendere a muoversi molto durante gli avvicinamenti.
Il sistema X-Shield, brevettato da Rab, consente di avere uno schienale leggero e traspirante, ma allo stesso tempo molto aderente alla schiena, con il giusto supporto per qualsiasi materiale si stia portando, anche quelli più pesanti.
Caricamento del materiale
Con un volume di 20 litri, lo scomparto principale è più che adeguato per una qualsiasi ascensione in giornata a prescindere dalla quantità di materiale che ci si deve portare dietro.
Sono riuscito a farci entrare un set completo di friend, un imbrago di quelli non leggerissimi, moschettoni e fettucce, un set di rinvii alpinistici, ramponi, ulteriore abbigliamento come guanti, piumino leggero, guscio, e anche il sacco lenzuolo (utilizzato in rifugio).
All’interno di questo scomparto c’è anche una tasca interna abbastanza capiente per chiavi, documenti, e altri oggetti a cui non è necessario accedere troppo velocemente.

Il materiale in fibra mista Spectra/Cordura risulta molto resistente anche quando si vanno a portare oggetti più pesanti, o comunque spigolosi come, appunto, ramponi o friend.
La tasca laterale esterna può essere usata per oggetti che non abbiano un grande spessore, come ad esempio il cellulare o una mappa.
Le due tasche frontali sono molto comode per avere sotto mano barrette o gel, così come, se si preferisce, il cellulare, che comunque, essendo a contatto con il torace, anche nel caso di temperature più rigide, riesce a mantenersi a una temperatura adeguata.

I due porta piccozze sono molto leggeri ma mantengono le piccozze ben salde allo zaino.
Il sistema per portare la corda nella parte superiore dello zaino mantiene anche lo scomparto principale ben compatto, anche se ho trovato che la mancanza di un sistema che tenga ferma la corda ai due lati sia un limite piuttosto evidente. Essendo lo zaino molto compatto e leggero, la corda può muoversi molto avanti e indietro se si cammina molto.

Comfort e stabilità del Rab Latok 20L Mountain Pack
Ad una prima occhiata il Rab Latok 20L Mountain Pack sembra non abbia struttura, e sembra molto più simile a uno zaino da trail running che ad uno di alpinismo. Ma appena lo si mette sulla schiena si percepisce lo studio che è stato fatto per renderlo leggero ma robusto, con i giusti punti di chiusura e un supporto che stupisce subito.

Gli spallacci sono molto traspiranti e fini come spessore, ma fasciano il giusto, e la chiusura con gli elastici sul torace permette di far aderire lo zaino perfettamente al proprio corpo. La cintura, seppur fine anch’essa, consente di tenere ben saldo lo zaino senza ingombro sulla pancia.
Ma forse la cosa che più stupisce è lo schienale: a toccarlo sembra morbidissimo (ed in effetti lo è) e non dà la sensazione di riuscire a supportare il peso del materiale sulla schiena, mentre, una volta addosso, oltre a seguire perfettamente la forma della schiena, risulta essere il giusto compromesso tra leggerezza e supporto.

In azione “orizzontale”
Durante avvicinamenti di ore, così come di rientri altrettanto lunghi, il Rab Latok 20L Mountain Pack mi ha impressionato per il comfort. Una volta trovata la propria configurazione per averlo ben saldo sulla schiena, è praticamente impossibile che lo zaino si muova, anche se pieno di materiale.
Non ho mai dovuto sistemare spallacci o cintura nel corso delle giornate. La costruzione e i vari punti di contatto ti avvolgono senza lasciare spazi vuoti tra te e lo zaino, e questo, anche dopo diverse ore, risulta una comodità incredibile.
Sembra davvero di avere uno zaino da trail running, ma più capiente e robusto.

In azione “verticale”
In tutta sincerità, ad un certo punto delle giornate, mi sono ritrovato a dimenticarmi di avere uno zaino addosso. E questo è successo anche nel caso in cui tenevo parte del materiale nello zaino, così come svariati metri di corda al suo interno.
Schienale e spallacci sottili e morbidi lo rendono quasi impercettibile durante l’attività di arrampicata/alpinismo.

Durabilità dei materiali del Rab Latok 20L
Mi è capitato di strusciare qualche volta con lo zaino su rocce o ghiaccio, e ad occhio nudo non è visibile nessun segno di alcun tipo. Allo stesso modo, anche friend e ramponi, tenuti all’interno, non hanno minimamente segnato il materiale di cui è fatto il Rab Latok 20L.
Sembra proprio che questo Spectre possa resistere (quasi) a tutto.

Consigliato per
Lo zaino Rab Latok 20L Mountain Pack è perfetto per ascensioni alpinistiche in modalità fast & light. Ideale su qualsiasi tipo di terreno, dalla roccia all’alta montagna, quando bisogna portare con sé l’essenziale in quanto a materiali.
Pur se molto leggero, la costruzione lo rende ottimo anche se si devono fare lunghi avvicinamenti.
Non adatto, visto il volume contenuto, nel caso in cui si debba bivaccare e quindi sia necessario portare più indumenti pesanti o addirittura un sacco a pelo. Per questo meglio rivolgersi alle versioni del Latok da 28 e 38 litri.
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