Recensione Ortovox Peak 35

test zaino Peak 35 Ortovox

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Voto Totale
4.6
  • Traspirazione sul dorso
    (5)
  • Comfort
    (4.5)
  • Funzionalità
    (4.5)
  • Stabilità
    (5)
  • Peso
    (4)
Voto Utenti 0 (0 recensioni)

In sintesi

Zaino dedicato ad alpinisti esigenti che macinano un’ascensione dietro l’altra. Trasversale, robusto ed estremamente modulabile. Un vero cavallo da battaglia della casa tedesca Ortovox che ora si rinnova nella versione vincitrice di ISPO 2023

Pro

  • Comfort elevato
  • Modularità
  • Cura costruttiva

Contro

  • Patella superiore non amovibile
  • Cinturone lombare ingombrante e non amovibile

L’Ortovox Peak 35 è uno zaino studiato per l’alpinismo a 360 gradi 365 giorni l’anno. Grazie allo scompartimento dedicato a pala e sonda può essere un ottimo compagno per le gite scialpinistiche, anche di più giorni, grazie al volume di 35 litri espandibile.

Risulta anche ottimo per l’alpinismo estivo, consentendo un molteplice fissaggio dell’attrezzatura come ramponi, corda e piccozze.

Non è un peso piuma per alpinisti fast & light ma piuttosto è dedicato a chi cerca uno zaino “tuttofare”, passando dallo sci, al trekking, all’alpinismo.

Ho dovuto scavare a fondo per trovarne dei difetti, se così si possono definire; forse più corretto parlare di qualche piccolo “peccato veniale”.

Recensione zaino Ortovox Peak 35

Caratteristiche tecniche dell’Ortovox Peak 35

  • Materiale Poliammide 420 D Ripstop resistente a strappi e attrito
  • Peso: 1500 g
  • Sistema dorsale Swisswool Full Contact
  • Accesso al comparto principale: frontale e verticale
  • Comparto di sicurezza per pala e sonda separato
  • Comparto per mappa
  • fissaggio sci laterale e diagonale
  • Supporto per dispositivi di sicurezza
  • Fissaggio snowboard e racchette da neve
  • 2 fissaggi per le piccozze
  • Fissaggio corda
  • Scomparto per ramponi
  • Rete per fissaggio casco
  • Predisposizione per sistema d’idratazione
  • Fischietto di emergenza
  • Link al produttore
zaino in modalità da alpinismo serio

Modalità di test

Ho utilizzato lo zaino Ortovox Peak 35 durante i primi mesi del 2023, compiendo varie uscite alpinistiche e scialpinistiche sulle Dolomiti di casa, sulle Alpi di Lyngen in Norvegia per finire con il Monte Bianco.

Ortovox Peak 35 test alpinismo

recensione Ortovox Peak 35 zaino scialpinismo

La prova sul campo dell’Ortovox Peak 35

Come è fatto

Aperture e tasche

Lo zaino è formato da una tasca che potremmo definire principale a cui si può accedere in maniera classica “dall’alto”, con apertura a coulisse, dopo aver aperto la patella superiore.

apertura a coulisse dello zaino
Apertura a coulisse

In alternativa è presente una zip impermeabile a doppio cursore perimetrale a tutta lunghezza, che consente di accedere facilmente a tutta l’attrezzatura stivata all’interno.

cerniera perimetrale laterale zaino
Cerniera perimetrale laterale

È poi presente una tasca per l’attrezzatura di emergenza (pala e sonda), accessibile grazie a una zip di colore differenziato e senza dover aprire la patella superiore.

scompartimento pala sonda
Scompartimento per attrezzatura d’emergenza

Devo dire che al primo impatto lo zaino appare “articolato”, con tante tasche, cerniere e fettucce che influenzano un po’ chi come me è fanatico della essenzialità estetica e della semplicità.

Tuttavia dopo averlo utilizzato già la prima volta ne ho apprezzato la modularità, prendendo confidenza con i vari scompartimenti.

dettaglio della tasca frontale
Dettaglio della tasca frontale

Sopra allo scomparto principale è presente la patella superiore munita di due tasche con cerniera: una esterna (munita anche di gancio portachiavi) ed una interna.

Cercando il pelo nell’uovo avrei preferito che, come il gemello Peak Light 32, si potesse asportare la patella superiore, contenendo così il peso complessivo.

Un punto positivo è dato però dalla sua estensibilità in altezza, in modo da poter sfruttare eventualmente qualche litro in più dei 35 dichiarati aumentando il carico verticale.

apertura totale cerniera
Apertura totale della cerniera

Dettagli e accessori

La corda trova posto a cavallo dello zaino fermata grazie all’apposita fettuccia munita di gancio metallico. Grazie ad una seconda asola posta vicino allo spallaccio destro è possibile trasportare gli sci anche diagonalmente.

asola porta sci laterale
Dettaglio dell’asola porta-sci diagonale “a scomparsa”

È presente anche un apposito passante per la cannula della sacca idrica che ha un’apposita tasca interna elastica dove viene fissata in alto grazie ad una clip.

Inoltre è presente un passante elastico molto utile per fissare gli occhiali allo spallaccio in maniera sicura e stabile.

spallaccio con porta occhiali zaino Ortovox
Asola per occhiali sullo spallaccio

tasca cintura lombare
Dettaglio della tasca sulla cintura lombare

Sul cinturone lombare, ben imbottito, sono presenti un’asola porta materiale a sinistra e una tasca con cerniera a destra, sufficientemente ampia da contenere uno smartphone di ultima generazione o comunque piccoli oggetti di uso frequente.

Un limite del cinturone è dato dal fatto che nonostante sia molto comodo durante gli avvicinamenti, il suo volume è importante e – non essendo rimovibile – può interferire con l’imbrago.

recensione zaino Ortovox Peak 35
Apertura perimetrale inferiore

Lateralmente ci sono delle fettucce munite di clip utili sia per comprimere lo zaino, fissare gli sci ad “A” (purché la loro larghezza al centro non superi indicativamente il 95) o anche per bloccare meglio la corda.

ortovox peak 35 con sci

zaino con cinghie laterali porta sci
Dettaglio delle cinghie laterali per compressione e fissaggio sci

Inoltre è stata adottata quella che potrebbe sembrare una piccola raffinatezza: sul fianco destro è presente una tasca espandibile con cerniera studiata appositamente per  contenere i ramponi grazie ai rinforzi presenti, dotata di appositi scoli per l’acqua da disgelo.

Ovviamente durante i trekking questa tasca può tornare utile per avere sempre a portata di mano una borraccia.

dettaglio della tasca per ramponi
Tasca porta ramponi laterali richiudibile

dettaglio tasca multi uso
Dettaglio della tasca laterale multiuso

Schienale e spallacci

Sicuramente uno dei punti di forza dello zaino è lo schienale presagomato, molto traspirante e comodo. Adotta infatti la tecnologia Swisswool in lana svizzera pressata che consente di regolare al meglio l’umidità e la temperatura, creando una sensazione di comfort e aiutando a mantenere asciutta la schiena.

schienale swisswool in lana dell'Ortovox Peak
Schienale Swisswool

Gli spallacci sono ben imbottiti e durante le progressioni non mi hanno mai dato la sensazione di taglio, anzi grazie alle molteplici regolazioni anche a pieno carico li ho trovati confortevoli.

ortovox peak 35 in test

Sulla parte frontale troviamo poi una tasca con cerniera impermeabile, utile per riporre piccoli oggetti o una cartina, alcune asole a scomparsa utili per fissare le picche, fermate nella parte inferiore da appositi ancoraggi.

Porta casco

Rispetto al modello precedente viene persa la rete porta casco integrata nascosta in una taschina dedicata. La sostituisce una rete sempre fornita con lo zaino ma agganciabile sia frontalmente che sopra la patella, sfruttando le apposite asole.

Ortovox Peak 35 rete porta casco frontale
Porta casco frontale

porta casco patella superiore dello zaino Ortovox Peak 35
Porta casco sulla patella superiore

Lo studio accorto dello zaino si nota anche dalle estensioni delle fettucce laterali, fornite insieme allo zaino, che consentono di sistemare frontalmente anche una tavola da snowboard.

cinghie di compressione zaino Ortovox Peak
Vista laterale con le cinghie di compressione munite di clip

Come si comporta

Durante le varie uscite ho compiuto parecchio dislivello con l’Ortovox 35, principalmente nello scialpinismo, effettuando anche brevi tratti di arrampicata.

Durante alcune uscite di alpinismo era riempito fino all’orlo, con vestiti, attrezzatura, viveri, ecc. Diversamente da altri zaini che possiedo ne ho apprezzato la comodità in marcia, grazie alla ripartizione del peso, una volta regolato correttamente, e alla generosa cintura lombare.

ortovox peak 35 in test

Lo schienale in Swisswool mi ha trasmesso una bella sensazione di traspirabilità, dove l’umidità dovuta al sudore non stagnava mai troppo, sparendo tra una pausa e l’altra. Da questo punto di vista secondo me non ha nulla da invidiare ad uno zaino concepito per il trekking.

Peccato solo non poter rimuovere, durante i passaggi in scalata, il fascione lombare.

ortovox peak 35 modalità scialpinimo serio

In 35 litri “e poco più” (visto il volume espandibile) si può mettere tutto quello che può servire anche per un’avventura di più giorni.

fibbie per espansione del volume dello zaino
Dettaglio delle fibbie per espandere il volume verticalmente

Gli accessori esterni per portare il materiale poi sono una vera marcia in più, rendendo lo zaino particolarmente modulabile e trasversale.

Le asole sopra la patella superiore che possono consentire di trasportare esternamente un sacco a pelo oppure, grazie alle fettucce laterali, una tenda.

test zaino Ortovox Peak

Consigliato per

Consigliato vivamente a chi vuole uno zaino tuttofare per alpinismo, scialpinismo e trekking tecnico in quota, ma che non sacrifica la specializzazione sull’altare della multifunzionalità. Tanta qualità costruttiva e un’attenta progettazione lo rendono robusto – anche se non leggero – ma molto confortevole.

Insieme al fratello minore Peak Light 32 è secondo me uno degli zaini dedicati alle uscite alpinistiche e scialpinistiche meglio riusciti di sempre, un compagno da tenere in auto pronto per (quasi) qualunque avventura.

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15 risposte

  1. Sarebbe interessante una comparativa tra questo zaino e l’haute route 32 date le oggettive sovrapposizioni d’uso nell’ambito dell’alpinismo e dello scialpinismo (differiscono sugli estremi d’uso del freeride-haute route e dell’arrampicata-peak).

    1. Ciao Mario! La tua proposta è interessante e sicuramente la valuteremo in redazione visto che comunque abbiamo già avuto modo di recensire anche il modello Haute Route. Personalmente devo dire che possiedo entrambi i modelli e per molti versi si sovrappongono ma c’è un ma. Durante una giornata dedicata allo skitour non avrei dubbi nel scegliere Haute route, per comodità e per stivaggio, pur essendo versatile anche in un ambito alpinistico sebbene meno comodo in una progressione verticale visti gli “ingombri”. Se invece partissi per un raid di sci alpinismo vero, con magari creste ed arrampicata sicuramente opterei per il Peak. Ma in un mondo sempre più specializzato trovare qualcosa che faccia tutto e lo faccia bene devo dire che ho trovato pochi zaini come il Peak 35.

  2. Grazie Andrea per la recensione, molto interessante.. non capisco però il discorso della cintura (?) Sul sito di Ortovox, scrivono ‘Fascione addominale amovibile’..(cliccando sul relativo puntino bianco sull’immagine) tu scrivi che è invece fisso?

    1. Ciao Daniele! Grazie per il tuo feedback! Confermo che il fascione NON è rimovibile in quanto cucito. Si tratta di una svista sul sito Ortovox già segnalata, probabilmente per un refuso con il fratello minore Peak Light dove effettivamente è rimovibile!

      1. Scusa Andrea.. sono confuso.. ho appena scritto a Ortovox (su FB) e chiesto (visto che lo scrivono).. mi hanno confermato che è removibile.. difetto/errore di produzione??!

        1. Ciao Daniele, credo ci sia un’incomprensione con chi ti ha risposto di Ortovox. Tutti i Peak 35 NON hanno il fascione rimovibile, ho controllato ieri i nuovi arrivi in un negozio Sportler a Bolzano. Quindi confermo che non si tratta di un difetto 😄 tra l’altro anche sul catalogo in anteprima che ci avevano mandato questa caratteristica non era specificata

          1. Ciao Andrea, La comunicazione Ortovox allora è poco chiara.. sulla pagina dello Zaino Peak 35 del sito ortovox : https://ortovox.com/it-it/shop/zaini/p660628-alpinismo-peak-35 se vai sul puntino bianco sopra la cintura in vita (immagine scorrendo in basso) spunta una scritta che dice ‘Fascione addominale amovibile’. Ho scritto allora a Ortovox (su FB, pagina ufficiale tedesca con 200K followers) perchè non mi sembrava fosse così.. e mi hanno risposto:’Hi Daniele, the waist belt of the PEAK 35 is removable’ .. capisci che le informazioni sono quantomento fuorvianti..

        2. Ciao Daniele! Provo ad essere più chiaro. La brochure di presentazione del catalogo 2023 di Ortovox non citava questa caratteristica che, infatti, non ritrovi nello zaino. Puoi verificare anche i recensione la foto dove vedi il fascione cucito allo schienale. Il sito Ortovox è gestito dalla società distributrice italiana Stabilo con cui abbiamo i contatti. Li abbiamo prontamente informati e rimuoveranno questo errore in descrizione del sito, visto che viene erroneamente riportato dalla Casa Madre anche sul proprio sito principale.

  3. Ciao Andrea! Ma certo.. è ovvio che la confusione l’ha fatta la casa madre.. comunque.. com’è il fascione in vita? Disturba molto l’imbrago basso? Come gli cade a riguardo? (sopra, sovrapposto..?)

    1. Ciao Daniele. Il fascione in vita è imbottito in maniera ottimale, non troppo ne troppo poco. Come altezza si colloca in posizione leggermente inferiore rispetto alla serie Ortovox Trad sebbene tra gli zaini da alpinismo che ho provato è tra quelli che restano “più in alto” rispetto alla cresta iliaca. Ciò ovviamente dipende dalla tua conformazione fisica. Per darti un termine di paragone io sono alto 185 cm e quindi proponendo per la serie normale a schienale regolare e non per la serie “S” a schienale ridotto. da qui deriva la questione imbrago, diciamo che finché non devi usarlo in maniera massiccia per vere e proprie vite trad di alta montagna ma con un imbraghino da creste o ghiacciaio va più che bene, è proprio “il suo ambiente”. Se dovessi usarlo per una via ecco diciamo che allora potresti trovarti in difficoltà. Il mio consiglio è e resta comunque sempre provare l’attrezzatura 🙂

      1. Ciao Andrea, grazie! Ma certo.. mi piacerebbe come zaino un po’ per le 4 stagioni ma, ma soprattutto per escursioni invernali (con Pala e sonda nella tasca dedicata), itinerari alpinistici (o ferrate) magari lunghi/lunghe ma non troppo difficili (se più impegnativi andrei via più leggero con zaino diverso nel caso) e trekking anche impegnativi (con 12-14 Kg sulle spalle),.. e comunque dove indossi anche imbraghi nelle 4 stagioni.. ma non per situazioni troppo impegnative, diciamo per ‘sicurezza’, ci può stare?

        1. Ciao 👋🏻 per come hai descritto l’ambito di utilizzo ti direi che è esattamente lo zaino che cerchi, ne parlavo appunto anche nelle conclusioni!

  4. Sono interessato all’acquisto della ortovox PEAK 35 NIGHT BLUE. Nel sito ufficiale questa versione non la trovo è per caso una versione precedente del peak 35 heritage blue della recensione? In cosa si differenziano ? Supratutto vorrei sapere condividono le stesse dimensioni? Credo siano 27x71x25.
    Grazie

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