Voto Totale
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Sistema airbag
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Comfort
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Funzionalità
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Stabilità
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Peso
In sintesi
Zaino airbag perfetto per giornate singole di scialpinismo e freeride. È dotato del sistema meccanico Alpride 2.0 di grande robustezza e affidabilità e che permette di esercitarsi nello sgancio della maniglia. Leggero e robusto ma non modulare.
Pro
- Leggero e comodo
- Sistema meccanico affidabile con cartucce sostituibili
- Maniglia di sgancio che può essere provata “a secco”
- Dotato di riflettore Recco
- Grande capacità di carico confrontata alle dimensioni esterne
- Stabile sulle spalle
Contro
- Sistema non modulare
- La maniglia di sgancio non può essere spostata sullo spallaccio destro per agevolare gli sciatori mancini
- Assenza della retina esterna per portare il casco
- Sistema di trasporto degli sci migliorabile per sci larghi
La stagione sciistica 2020-2021 sarà probabilmente ricordata come quella in cui lo scialpinismo è decollato. A causa della pandemia, gli impianti sono rimasti chiusi e molti sciatori si sono spostati sullo scialpinismo per poter soddisfare la loro voglia di neve e curve. Ma lo scialpinismo espone gli sciatori a rischi oggettivi e gli zaini airbag sono un valido strumento per mitigare questo rischio.
Lo zaino Ferrino Light Safe 20 è una bella proposta della nota casa torinese per affrontare la polvere con maggiore tranquillità.
Introduzione sugli zaini airbag
Sciare su polvere vergine è uno dei sogni di tutti gli scialpinisti.
Per farlo ci vuole impegno, ci vogliono levatacce e ci vuole molto studio e attenzione per capire se quella polvere regalerà gioia o terrore. Il lato negativo di questo è che lo possiamo sapere solo quando ci buttiamo dentro, prima possiamo solo ipotizzarlo in maniera più o meno buona, sulla base della nostra esperienza e della nostra preparazione.

Come spiegato anche nel libretto istruzioni dello zaino Ferrino, il principio fisico su cui è basato uno zaino airbag è quello della segregazione inversa: in una massa di particelle in moto quelle più piccole vanno a fondo, mentre quelle di maggiore volume salgono in superficie. Potete sperimentare questo principio agitando la vostra scatola di muesli, vedrete che il riso soffiato va verso l’alto.
Stando alle statistiche, se si viene travolti da una valanga si ha il 47% di possibilità di essere sepolti se non si ha un airbag sulle spalle, mentre se lo si indossa il rischio scende al 20%. Considerando che chi va sotto una valanga ha una mortalità del 44%, si arriva a stimare che con ABS si ha una diminuzione del rischio di almeno il 50%.
Ciò non è male affatto. Se a questo aggiungo accurata preparazione, esercitazioni periodiche dell’uso dell’artva e allenamento per farci mantenere vigili anche nei momenti critici.
Lo zaino airbag non ci salva la vita sempre, ma aggiunge un buon margine di sicurezza alla nostra passione.
Come l’ABS nelle nostre auto: se su strada bagnata non diminuiamo la velocità ben poco potrà l’ABS, se invece adottiamo un comportamento prudente l’ABS ci aiuterà a fronteggiare l’imprevisto.
Attenzione però le statistiche dicono che un 60% dei fallimenti degli zaini airbag è dovuto alla non attivazione del sistema, quindi è importante familiarizzare con il gesto di attivazione dell’airbag. Gli zaini che consentono la prova “a secco” dello sgancio sono perciò più sicuri.
Quindi primo dato: lo zaino Airbag è un dispositivo individuale di sicurezza (DPI), pertanto deve essere conforme allo schema legislativo cui sono sottoposte le nostre corde, moschettoni, imbraghi etc. Quindi da questo lato possiamo essere tranquilli la sicurezza è garantita.
Il libretto istruzioni
Come detto sopra lo zaino airbag è un dispositivo di protezione, pertanto è obbligatorio redigere un libretto di istruzioni che illustri come usare questo dispositivo
Breve nota per gli utilizzatori: leggete i libretti istruzione. è importante capire funzionano e quali siano i limiti delle vostre dotazioni. Suggerimento per i costruttori: scrivete i libretti di istruzione in modo chiaro e in caratteri leggibili altrimenti nessuno li leggerà mai.
Il libretto istruzioni di Ferrino è molto chiaro, scritto bene e con disegni molto esplicativi, ma:
- manca la spiegazione di come chiudere il cosciale (aspetto di sicurezza)
- manca spiegazione di come fissare gli sci (ci si può comunque arrivare)
Lo zaino nel dettaglio
Questo zaino è basato sulla tecnologia airbag Alpride 2.0.
La Alpride è un’azienda svizzera che ha sviluppato negli ultimi anni dei sistemi airbag che prima di tutto vogliono essere trasportabili e facilmente manutenibili. Il sistema Alpride 2.0 adotta cartucce di gas compresso con attacco filettato standard (sono le stesse dei giubbotti salvagente).
Per quanto Ferrino raccomandi l’uso solo di cartucce Alpride (trovabili facilmente su qualsiasi store fisico o virtuale) con questa tecnologia si ha maggiore possibilità di trovare un ricambio, magari in qualche luogo sperduto. Il vantaggio per le aziende di questa tecnologia è anche che non è necessario creare un sistema logistico che ritira e rigenera bombole (ed eventualmente anche maniglie). Questa è una bella comodità per consumatori e aziende
Vediamo come funziona. Come si vede nel video e nella foto il sistema è basato su:
- Una bombola di CO2
- Una bombola di Argon
- Una molla di innesco (e relativa chiave)
- Un aspiratore (e un ugello Venturi)
- Una maniglia di innesco
- Un airbag da 150 litri

Come si vede il sistema è di tipo meccanico. C’è una molla che viene precaricata al primo utilizzo (e dopo ogni sgancio) e che è collegata a un percussore. La maniglia non è altro che un grilletto che fa innescare la molla che libera il percussore, che apre le bombole di gas che poi vanno a riempire l’airbag.
La molla viene precaricata per mezzo di una chiavetta che si trova all’interno dello zaino (legata con un cordino per non perderla). Si avvita la chiavetta fino in fondo, si carica così la molla, e poi si svita indietro la chiavetta.

Tutto questo sistema è contenuto in un bel corpo di alluminio robusto e affidabile.
Il sistema di gonfiaggio è più complesso di quanto si immagini. Qui non abbiamo una bombola singola che gonfia i palloni, ma invece abbiamo due cartucce, di non grandissimo volume (peso complessivo 450 g).
Il sistema è ingegnoso: entrambe le cartucce sono collegate a un ugello Venturi, che per effetto fluidodinamico aspira aria dall’esterno: in questo modo l’airbag è gonfiato da CO2, da argon e dall’aria “pompata” dal Venturi. Per questa ragione lo zaino nella parte bassa sinistra, in corrispondenza dell’aspirazione dell’aria è fatto con un tessuto traspirante, diverso dalla Cordura rossa del resto dello zaino.

Troviamo due diversi tipi di gas, perché la CO2 ha più spinta ma ha dei limiti di funzionamento alle basse temperature (può ghiacciare sul Venturi), limiti che vengono compensati dalla spinta dell’argon compresso.
Il limite di funzionamento è -30 °C.
I nerd di montagna possono trovare un approfondimento a questo link
Si viene così a gonfiare un airbag da 150 litri che gira attorno allo zaino e che protegge essenzialmente la parte superiore dello sciatore.
La dimensione in volume è la più piccola sul mercato, ma ormai molti player si muovono su questa dimensione. Un airbag più grande comporta maggiore tessuto, bombole più grandi e quindi maggiore peso. Un compromesso da valutare. Sul mercato arriviamo anche ai 200 litri del Jetforce Pro di Black diamond.
Alpride 2.0 è un sistema adottato anche sugli zaini Scott e Black Diamond. Due big player come Ferrino.
L’airbag esce lateralmente a partire da sinistra: “sfondando” una cerniera dotata di alcune maglie false che ne consentono l’apertura immediata. L’airbag ha un bel colore rosso lucente, in maniera che sia anche visibile da lontano: questo aiuta nella individuazione del travolto (vestirsi colorati può aumentare la nostra sicurezza? secondo me sì).

Una volta aperto, l’airbag deve essere ripiegato. Nel libretto istruzioni è spiegato bene come fare, ma deve essere prestata attenzione, perché non è semplicissimo.
Continuando sul lato sicurezza: come da normativa lo zaino deve avere spallacci e fascia lombare agganciati con fibbie metalliche, al fine di garantire la tenuta allo strappo durante il travolgimento nella valanga.

Inoltre sempre per normativa lo zaino è dotato di una cinghia cosciale, da girare sotto la coscia destra e che impedisce che lo zaino si sfili verso l’alto.
Nel caso di Ferrino questa cinghia è passata attraverso una fibbia di regolazione sulla parte frontale dello zaino e poi deve essere fatta passare nella cintura ventrale. Sistema molto semplice ma un po’ difficile da aggiustare “on fly”.
La maniglia di innesco dell’airbag è alloggiata nello spallaccio sinistro, dietro una comoda zip di protezione.


Una volta estratta dalla custodia la maniglia rimane ben fuori e pronta per essere azionata dallo sciatore.
La posizione della maniglia può essere regolata in altezza ma non può essere spostata sullo spallaccio destro per agevolare lo sgancio a uno sciatore mancino. Questa è per me una limitazione di questo sistema: mi pare che con semplici accorgimenti si potrebbe permettere di montare la maniglia anche a destra.
Se svitate le cartucce dal blocco di alluminio, potete provare a sganciare l’airbag, così da capire quanta forza deve esser fatta sulla maniglia e se la maniglia è all’altezza giusta.
Dopo lo sgancio appare sulla sede di carica della molla un simbolo rosso, che è un avviso di pericolo, perché il sistema deve essere ri-armato come spiegato sopra.

Sullo spallaccio destro invece c’è una piccola tasca con zip: questa tasca di fatto è l’unica tasca esterna disponibile sullo zaino. Non metteteci però monetine o cose piccole, perché potrebbero andare a cadere dentro l’imbottitura posteriore dello schienale. Qui ci vedo bene le chiavi della macchina o qualche attrezzo per la go-pro.

Sugli spallacci si trova la cinghia di fissaggio pettorale: regolabile in altezza con un cursore e dotata di fischietto (funziona!).

Su questo zaino non è disponibile il passaggio del tubo acqua di un camelback. Cosa comoda per le gite primaverili, ma inutile per le gite invernali o per il freeride. A voi la scelta.
Continuando sulla parte esterna passiamo al sistema di aggancio degli sci.
Lo dico subito: gli zaini airbag hanno un limite intrinseco su come trasportare gli sci. Siccome su tutti gli zaini deve essere tenuta libera la parte laterale dello zaino, perché da qui esce l’airbag in espansione, allora gli sci possono essere montati solo sul dorso esterno. Ma nel caso di sci larghi il sistema non è mai molto stabile.
Lo zaino Ferrino permette di montare gli sci sul dorso in diagonale: questo va bene perché quando si cammina non li si tocca con i talloni. Ma la fettuccia inferiore è sottile; se poi fosse fissata su due punti nello zaino, allora gli sci sarebbero più stabili. Inoltre la zona in cui gli sci appoggiano rischia di essere danneggiata dalle lamine: insomma, ci sono margini di miglioramento.
Comunque come vedete in foto anche un paio di sci da 107 mm come gli Atris Black Crows possono essere trasportati su questo zaino, ma bisogna infilarli uno alla volta nella fettuccia inferiore.

Il porta-piccozza è invece ben fatto e comodo.

Lo zaino è dotato di due comode cinghiette di compressione che riducono l’ingombro dello zaino, anche se limitano un po’ l’apertura delle cerniera.
Come detto sopra lo zaino è fatto tutto in Cordura rosso: ottima robustezza e visibilità.
Ultimo ma importantissimo dato di sicurezza: lo zaino Ferrino Light Safe è dotato di riflettore Recco sulla parte superiore.

Nel complesso lo zaino pesa 2227 g. Per comparazione il mio precedente zaino ABS con zip-on da 20 litri (del 2010, uno dei primi) pesa 2900 g, mentre uno zaino Black Diamond con respiratore Avalung (ma senza ABS) pesa 1693 g.

Sicuramente il Ferrino Light Safe 20 è uno zaino airbag leggero, ma questa leggerezza è data anche dal fatto che questo zaino non è modulare. Infatti è un corpo unico con 20 litri di carico. I sistemi modulari invece sono più pesanti ma consentono di montare diverse sacche (zip-on) per passare a dimensioni da 10 litri, 20 litri o 30 litri. Questa è una caratteristica da non sottovalutare quando si spendono 630 € per uno zaino.
Capacità di carico dello zaino
Lo zaino Ferrino Light Safe al suo interno è dotato di un’ampia tasca sul dorso interno, da due laccetti per fissare sonda e manico della pala. La grande tasca è pensata per alloggiare la pala: io ho una pala Ferrino ma non sono riuscito in alcun modo a fare stare la pala, la sonda e il manico della pala dentro questa tasca. Nessun problema, con un arrangiamento diverso in questo zaino si riescono a mettere:
- Pala
- Sonda
- Ramponi
- Thermos
- Guanti caldi per la discesa
- Maschera
- Piumino/guscio per la discesa
- Barrette


Davvero non si riesce a immaginare che questo zaino tenga tutta questa roba: e il risultato sulle spalle è molto comodo.
Manca una retina esterna porta casco, il che è una mancanza importante. Ma forse noi scialpinisti dovremmo iniziare a pensare di mettere il casco fin dall’inizio della gita e toglierlo alla sua fine. Del resto vent’anni fa c’erano ancora caschi da MTB venduti con sistemi di montaggio del casco sul manubrio, poi finalmente i rider hanno iniziato a tenere il casco sempre e questi sistemi sono scomparsi.
Uso in gita scialpinistica
Nell’uso in gita questo zaino è veramente efficace. Come detto sopra la capacità di carico è superiore a quanto si immagini guardando lo zaino vuoto. La leggerezza è la sua maggiore qualità, ma anche la Cordura morbida in cui è fatto permette di sentirlo ben stabile, comodo sulle spalle e sulla schiena.
La cintura ventrale si riesce a chiudere e regolare agevolmente con i guanti.

Come detto lo zaino Ferrino Light Safe non è modulare: ciò determina dei limiti sulle gite effettuabili. Se serve una corda, questa dovrà essere arrangiata fuori dallo zaino, probabilmente a tracolla sulle spalle.
Se si vogliono fare tour di più giorni questo non è il prodotto giusto. Questo zaino è pensato per la gita singola: in questo caso è perfetto.
Lo zaino è realizzato in un’unica grande tasca. Chi è abituato ad aver zaini divisi in più comparti troverà questo zaino un po’ scomodo, perché deve estrarre metà contenuto dello zaino per recuperare qualcosa lasciato in fondo. Inoltre a molti piace avere un comparto dedicato solo a pala e sonda, in modo che questi strumenti siano subito disponibili senza dovere cercarli in mezzo a thermos, ramponi, etc.
Conclusioni
Lo zaino Ferrino Light Safe 20 è uno zaino perfetto per le gite in giornata di scialpinismo e freeride.
Leggero e robusto. Il sistema per portare gli sci sullo zaino funziona bene ma è migliorabile per garantire maggiore durata e stabilità, soprattutto per i freerider con sci larghi.
Lo zaino è basato sulla tecnologia meccanica airbag Alpride 2.0: davvero un sistema robusto, facile da verificare e che offre la possibilità di fare prove di sgancio “a secco”.
Gli sciatori mancini devono però azionare la maniglia di sgancio con la mano destra. Non è infatti possibile spostare la maniglia sullo spallaccio destro.
Ottima la presenza del riflettore Recco che aumenta la sicurezza intrinseca dello zaino.
Manca la retina di fissaggio esterno del casco.
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