Voto Totale
-
Traspirazione sul dorso
-
Comfort
-
Funzionalità
-
Stabilità
-
Peso
In sintesi
Fedele al principio che uno zaino è il primo compagno di chi va in montagna ho svolto un test intensivo lungo 10 mesi, su 3 stagioni, provando il Ferrino Instinct 30+5 davvero in molte condizioni e apprezzando tanti pro e solo qualche contro. Uno zaino che fa della vera leggerezza e delle soluzioni tecniche un elemento distintivo all’insegna della performance, ma alla fine utile e apprezzabile in qualsiasi uscita.
Pro
- Leggerezza
- Materiali tecnici
- Soluzioni di fissaggio attrezzatura
- Trasparenza e luce all’interno
- Polivalente per situazioni tecniche
Contro
- Assenza scomparti interni
- Assenza accessi secondari
- Spallacci che smollano ad alti carichi
La Ferrino ha sempre fatto della ricerca sul campo un elemento distintivo, e la gamma degli zaini Instinct fa apprezzare un prodotto che è chiaramente frutto di soluzioni progettate per porsi ai vertici dell’attrezzatura tecnica.
I tessuti in Dyneema® Composite Fabric, Cordura® Nylon con rinforzi in SuperFabric® permettono alta resistenza e al contempo una leggerezza che ferma il peso del prodotto a 690 g, con la possibilità di un carico che sfrutta totalmente i 30 + 5 litri.
I grammi salgono di poco se si aggiungono le cinghie porta ramponi/materiali ed il portacasco, utili accessori. Inoltre, la fascia ventrale si può eliminare in caso di arrampicata abbassando così ulteriormente il peso.
Caratteristiche tecniche

- Capienza: 30 + 5 litri
- Tessuti in Dyneema® Composite Fabric, Cordura® Nylon con rinforzi in SuperFabric®
- Carico verticale tramite unica zip bidirezionale
- 2 porta piccozze, 2 porta sci, daisy chain porta materiali
- 1 tasca interna
- Predisposizione sistema di idratazione
- Fascia ventrale con tasca accessori + porta materiali
- Peso: 690 g.
- Link al produttore
Modalità di test

Ho utilizzato il Ferrino Instinct da novembre a settembre, quindi su 3 stagioni in attività di: skialp invernale e skialp primaverile, poi alpinismo estivo, arrampicata multipitch di media e di alta quota. Complessivamente ben 36 uscite di skialp e circa 35 uscite fra alpinismo ed arrampicata. Al termine del test il prodotto ha mantenuto le sue caratteristiche iniziali, ho notato solo un certo scolorimento delle fibbie rosse.
La prova sul campo del Ferrino Instinct 30+5
Versatilità di utilizzo

Lo zaino Ferrino Instinct fa dell’essenzialità la sua caratteristica, ma tutti i dettagli messi insieme supportano utilizzi differenti come l’alpinismo, l’arrampicata, lo skialp. Forse è solo il trekking che si addice poco a questo prodotto, caratterizzato da un grande e unico scomparto e da una sola tasca esterna con in aggiunta una tasca più ridotta sul fascione ventrale.
Ma il tessuto trasparente esalta la facilità di trovare gli oggetti all’interno del corpo dello zaino a tal punto da non far rimpiangere scomparti supplementari. La forma a tubo permette di caricare con efficacia lo spazio disponibile, così che il 30+5 si presta anche per uscite di più giorni, a patto di non metterci un sacco a pelo.

Dicevamo della luminosità interna, sorprendente per chi non ha mai provato un prodotto che si avvicina ad un concetto di trasparenza. Sulla neve la luce filtra ovviamente ancora di più ed i colori dei capi interni si accentuano.
Chiusura

La chiusura del Ferrino Instinct avviene in modo semplice ed intuitivo, tramite una zip bidirezionale – un dettaglio salvatempo – che chiude il sacco in modalità pressoché stagna per poi dover arrotolare la parte che rimane non occupata e andare a chiudere il tutto con una fettuccia con un gancio che va in un’asola.
Lateralmente vi sono due ulteriori laccioli che permettono di compattare ulteriormente la parte alta dello zaino, aumentando la compattezza.
Schienale e tasche

Lo schienale del Ferrino Instinct è anch’esso alla ricerca della leggerezza e della traspirabilità: il materiale che costituisce la struttura si dispone come un reticolato, ed è a sua volta ricoperto da una rete piacevole al tatto, così che il tutto vada a formare dei canali di aerazione molto evidenti.
Anche la fascia a vita ha la stessa struttura ed è facilmente asportabile per lasciare spazio ad una semplice fettuccia alta 4 cm. Questa soluzione permette appunto di trasformare in un attimo lo zaino in modo che non dia fastidio in caso di imbragatura con materiali, e visto il limitato peso della fascia, la stessa può essere riposta nello zaino.

Per quanto ci sia solo una tasca, è da notare che comunque è larga e profonda, capace di contenere cappello, guanti, portafoglio, custodia occhiali, snack veloci e le chiavi che si agganciano a una clip.
Personalmente ho apprezzato molto anche l’anello in fettuccia che permette di sollevare lo zaino pieno inserendo tutta la mano. All’occorrenza si presta per l’inserimento di un moschettone nel caso in cui lo zaino debba essere recuperato in parete, situazione che potrebbe addirsi al Ferrino Instinct 30+5.
Agganci per corda e piccozze

Corda e piccozze trovano il giusto posto nello zaino Ferrino Instinct.
La prima sta comodamente a cavallo del top, a patto che non sia riempito per tutti i 35 litri, e può essere bloccata oltre che dalla fettuccia centrale anche dai due lacci porta sci laterali.
La picca invece ha un sistema di aggancio che ospita due attrezzi, inserendo le punte in una sede apposita, bloccando il manico con una fettuccia alla base e con un sistema elastico in alto.

Daisy chain per tutti i gusti. Infatti due daisy chain corrono sui bordi frontali, così da poterci agganciare moschettoni, materiali, ramponi e casco (per questi due vengono forniti dei kit veloci). Se quindi i 30 + 5 litri vanno stretti, c’è sempre la possibilità di aggiungere all’esterno, senza ovviamente dover eccedere. In questa foto si nota tra l’altro l’assenza del fascione ventrale, a vantaggio della fettuccia più stretta che ben si posiziona al di sopra dell’imbragatura.
Capienza e carico

Quando è pieno carico non si direbbe che l’Instinct sia solo di 30+5 litri (per la precisione la Ferrino offre anche un 40+5 ed un 65+15), appunto perché la costruzione a sacca ed i pochi fronzoli interni permettono davvero di stivare e comprimere i materiali.
Tuttavia ho notato un punto di attenzione: quando lo si carica al limite l’anatomicità dello schienale viene un po’ a meno e si crea spazio nella zona degli spallacci, cosa che non offre la massima stabilità. A carichi alti accade anche che le fibbie degli spallacci scivolino, e si debba quindi correggere i tiranti di tanto in tanto.
Il tutto è coerente con il prodotto, che dovrebbe essere abbinato con materiali leggeri per far sì che tutto il carico non ecceda. Oppure, se serve caricare di più, è forse il caso di passare ai litraggi superiori ma viene meno la funzione all round del prodotto, davvero utile e leggero soprattutto in arrampicata.
Arrampicata e scialpinismo

In arrampicata si apprezza la linea snella, caratteristica del corpo a forma di cilindro; inoltre quando è mezzo vuoto è facilmente comprimibile, a vantaggio anche in questo caso di un ingombro limitato.
Accorciando gli spallacci è possibile regolare la posizione così che la fascia ventrale e tutto lo zaino vadano sopra l’imbragatura, a patto che lo zaino sia solo mezzo pieno come per altro dovrebbe essere in queste situazioni. E’ proprio nelle arrampicate lunghe che escono le migliori caratteristiche di questo prodotto.

Anche in inverno il Ferrino Instinct ben si sposa con l’attività scialpinistica e grazie al fascione ventrale, dotato tra l’altro di un porta materiali e di una tasca impermeabile, lo zaino diventa solidale con il corpo permettendo così allo sciatore di percepire al meglio il baricentro durante tutti i passaggi.
L’Instinct non offre uno scomparto apposito per il materiale da soccorso, che comunque è facilmente recuperabile grazie alla buona luminosità interna.
Configurazioni varie

Porta sci, porta picozze, porta ramponi e porta materiali. Nei miei test durati 10 mesi sono stati messi sullo zaino Ferrino Instinct un po’ tutti gli attrezzi del caso, e anche gli sci trovano la giusta posizione lateralmente. In alternativa, si possono mettere trasversalmente sul top e bloccati dalla fettuccia che chiude la parte alta oppure usare due lacci sulle daisy chain e posizionarli all’esterno trasversalmente.

Ecco qui invece due errori da non commettere, a mio avviso. Tenere il dorso troppo corto, creando un effetto a fisarmonica, e appenderci troppi materiali, creando un effetto stendibiancheria. Sulla base di questa foto, per caricare correttamente lo zaino avrei dovuto inserire nello stesso corda e scarpette, a vantaggio di una forma più consona, e regolare gli spallacci dopo aver fatto ben aderire lo schienale sul dorso.

In questo caso si nota quanto il Ferrino Instinct sia comprimibile quando è poco carico. Nella situazione in questione lo zaino contiene scarpe da avvicinamento, una borraccia, qualche snack, una giacca termica, guanti leggeri ed una radio ricetrasmittente.

Ancora una configurazione invernale, con corda da 30 metri e picozza, i ramponi all’interno. Si nota l’anello porta materiali, comodo per riporre la piccozza in caso di necessità improvvisa e per appenderci materiale tecnico di prima necessità (rinvio, carrucola, chiodo da ghiaccio).
Resistenza all’acqua

A conferma che il testo è durato molti mesi, ci sono state anche giornate piovose che mi hanno permesso di apprezzare l’impermeabilità del prodotto. I materiali sono effettivamente molto ricercati e resistenti, come ad esempio il fondo dello zaino fatto di un tessuto a prova di qualsiasi strappo.
Non perderti le prossime recensioni!
Ricevi comodamente via mail solo i test dei prodotti per gli sport che pratichi.
Consigliato per

Il Ferrino Instinct 30+5 si è rivelato a suo agio nelle situazioni in cui si intende massimizzare le performance, grazie a leggerezza e funzionalità, con la combinazione di materiali resistenti e durevoli. Un prodotto di punta che dà il meglio di sé in salite lunghe e tecniche, dove poter contare su varie soluzioni di portabilità del materiale tecnico.
Acquista OnlineAcquista in Negozio
5 risposte
Ciao a tutti, possedendo il medesimo zaino, confermo tutto quanto correttamente recensito. Prodotto davvero tecnico, super performante e davvero ben costruito! D’altronde Ferrino è sempre sinonimo di qualità! Lo zaino è leggerissimo, il tessuto in fibra di dyneema di cui è composto iper resistente, il fondo è se non erro in cordura molto robusta, fettucce e daisy chain varie molto comode e resistenti. Il porta sacca idrica interno ne contiene una capiente fino a 3 litri. Lo zaino tieneax 35l a pieno carico e confermo che dentro ci sta tutto per un giro alpinistico di un paio di giorni (sacco a pelo escluso). Grazie ai portamateriali esterni, gli si può appendere fuori di tutto: corda, ramponi, picche, ciaspole, caschi e materiale vario..confermo che per me l’unica tasca superiore disponibile e abbastanza capiente e mi contiene tutti gli oggetti che non lascio sparsi nello zaino (occhiali, colterrlo, cerotti, barrette, fazzoletti, portafoglio, chiavi, scaldacollo ecc… Se ben organizzati). Essendo poi bianco in trama semitrasparente, è comodissimo x ricercare al suo interno gli oggetti che in altri zaini “bui” fatichi a ritrovare in fondo! Unici difetti: i tiranti e cinghie egli spallacci sono troppo sottili. Ogni dieci minuti devo tirarli nuovamente perché lo zaino si smolla e tende a scendere in continuazione (difetto insopportabile a mio avviso) e soprattutto, a causa di questo tirare su e giù, ambedue le cinghie che agganciano lo spallaccio al fondo dello zaino mi si stanno già rovinando (impensabile per un prodotto di più di 250€). Altro piccolo problema è che ho notato che una parte della struttura esterna in dyneema verso il fondo dello zaino che si unisce alla parte di fondo in cordura si è già rovinata con gli sfregamenti su roccia, leggermente ma si nota e mi è dispiaciuto dato che lo pubblicizzano come una fibra resistentissima (ad esempio, un mio zaino Simond di Decathlon da 35€ è passato attraverso la guerra mondiale ed è ancora perfetto :D). Zaino quindi eccellente con qualche difettino ma niente è perfetto..alla peggio di fanno sostituire le cinghie degli spallacci con fettucce più larghe e resistenti!
Confermo quanto descritto nella recensione: zaino quasi perfetto ma con 1 difetto
Le fibbie in alluminio degli spallacci in effetti si smolano sotto carico e quindi vanno continuamente regolate.
Grazie Marco e a Lorenzo per i commenti.
Fa piacere vedere che ci ritroviamo sui punti di forza e qualche debolezza che concordo andrebbe rivista forse anche con un richiamo da parte di Ferrino.
Dopotutto di questi zaini non ne avranno venduti moltissimi, visto il prodotto di nicchia, e una revisione (sostituzione gratuita) dei tiranti degli spallacci mi parrebbe cosa logica.
Proviamo a contattare la ditta da parte di Mountainreview.
Ciao
Michele
Ciao Michele, grazie per le tante ottime recensioni.
Ho acquistato un Instinct 30 + 5 L qualche mese fa, ed ho anche io il problema degli spallacci che si smollano…
Ho scritto al marchio e finora non mi hanno risposto.
Hai avuto qualche risposta?
Grazie mille !!!!
Hey,
Thanks for an excellent review – really helpful. I understand this backpack only are in “one size fits all”, but wonder if anyone have some thoughts where the sweetspot is in terms of a persons height/ torso length.