Voto Totale
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Peso
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Maneggevolezza in salita
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Comportamento su polvere
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Comportamento su neve dura
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Comportamento su crosta non portante
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Stabilità e governabilità
In sintesi
Il K2 dispatch è uno sci dall’anima freeride decisamente pronunciata. Ottimo il rapporto peso/dimensione come anche la galleggiabilità e governabilità nella neve polverosa. Quando però la neve diventa però dura, rotta e “crostosa” il dispatch 101 non riesce ad esprimersi al meglio, diventando molto difficile da controllare.
Pro
- Peso in relazione alla larghezza sotto al piede
- Divertente nella polvere, ottima galleggiabilità
- Ottimo controllo sul raggio corto
Contro
- Tenuta nel lungo raggio di curva
- Poco controllabile su neve dura o rotta
Premessa
Per comprendere al meglio questo sci, credo sia doveroso comprendere le “sottoculture” che il termine scialpinismo ha iniziato a portare con sé negli ultimi anni.
Se pensassimo al Dispatch 101 come sci all around per lo sci alpinismo non saremmo in grado di apprezzare le caratteristiche positive che contraddistinguono questo prodotto di K2.
Più che di scialpinismo sarebbe meglio parlare di freeride o free touring, ponendo come differenza tra i due termini la scelta di attacco che andremo a montare su queste due assi.
Caratteristiche tecniche dei K2 Dispatch 101
- Dimensioni: 123-101-112
- Raggio di curvatura: 26.3 @ 182
- Peso: 1695g @ 182
- Materiale: Paulownia e rinforzo in titanal
- Link al produttore

Modalità di test
Nonostante questo inverno povero di neve, ho cercato di testare lo sci in tutte le condizioni possibili, passando dalla neve dura e ghiacciata alla polvere, dalla crosta alle belle piste battute del Trentino.

Il Dispatch 101 da me testato era lungo 175 cm, circa la mia altezza, e montava un attacchino ATK, con piastrina di regolazione della lunghezza che aggiunge qualche grammo in più. Le pelli utilizzate sono invece delle ibride BCA, molto leggere per la dimensione e senza colla.
La prova è stata condotta alternando l’utilizzo di due scarponi di rigidità diverse: Scarpa Maestrale e Lupo Dalbello.
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La prova sul campo dei K2 Dispatch 101
Come già accennato in precedenza, il K2 Dispatch 101 è votato prevalentemente al freeride e al backcountry, in ogni caso si tratta di uno sci divertente e di soddisfazione a patto di portarlo a confrontarsi con la neve giusta.

Il peso è ottimo se relazionato alle sue dimensioni, ma sicuramente non ci troviamo in presenza di uno sci votato all’alpinismo.
Nonostante i 101 mm sotto al piede, è risultato un ottimo sci nel raggio corto, quindi in spazi ristretti come boschetti o canalini. A velocità maggiori su pendii aperti necessità di una buona gamba per essere controllato al meglio.
Utile tenere in mente che le caratteristiche sopra riportate sono valide se consideriamo di utilizzarlo in neve vergine e polverosa, il discorso cambia radicalmente se utilizzato su crosta o neve dura.
Il rocker molto pronunciato che lo rende ottimo per quanto riguarda la galleggiabilità, in presenza di nevi difficili penalizza sensibilmente il controllo dello sci, rendendolo molto difficile da governare e richiedendo un grande sforzo per limitare le rotazioni indesiderate.
I K2 Dispatch 101 in salita
Come già riportato il Dispatch 101 ha un ottimo rapporto peso / dimensioni, ricordiamoci però che se il nostro obiettivo è macinare tanti metri di dislivello, questo non è sicuramente lo sci giusto.

Le inversioni e la maneggevolezza sono molto buone, non ho riscontrato criticità particolari e degne di nota.
Le assi sono ben bilanciate e anche in poco spazio il Dispatch 101 è facile da girare per invertire il senso di marcia.
I K2 Dispatch 101 in discesa
Polvere
Come già accennato in precedenza quest’inverno povero di precipitazioni non ha aiutato nel fornirci il terreno di gioco giusto per questo sci. Fortunatamente un paio di uscite nella polvere sono riuscito a scovarle e ho avuto così la possibilità di provare questo sci nel suo elemento.

Sicuramente in questo tipo di neve, il Dispatch 101 dà il meglio di se stesso. La galleggiabilità è ottima e risulta estremamente facile e divertente da gestire.
Si tratta in sostanza di uno sci votato alla polvere che esprime il meglio di se stesso nella neve morbida; unico appunto a tale proposito, sarebbe meglio avere qualche millimetro in più sotto al piede.
Neve dura e crosta
I filmati di backcountry e freeride che siamo abituati a vedere di solito non contemplano discese su crostoni e pendii ghiacciati però abitando sull’arco alpino purtroppo questo tipo di neve è abbastanza all’ordine del giorno.

Il Dispatch 101 ha un’anima freeride molto spinta e di conseguenza non performa al meglio su questo tipo di terreno. Infatti, il rocker molto accentuato che ci permette di galleggiare e curvare velocemente nei boschetti, rende questo sci piuttosto difficile da governare.
In questi terreni ho fatto davvero molta fatica a controllare lo sci, dovendo rettificare costantemente le rotazioni con un grosso lavoro di caviglie che alla lunga risulta davvero faticoso.

Consigliato per
Il test del Dispatch 101 ha provocato nel “me sciatore” un grosso conflitto di interessi.
Da una parte ho trovato questo sci molto divertente e giocoso, in grado di sostenere dislivelli interessanti per la sua dimensione e dall’ottima prestazione nelle discese in polvere.
Allo stesso tempo, quando la neve cambia, diventa difficile e non facile da governare.
Consiglierei Dispatch 101 di K2 a sciatori avanzati, con una discreta tecnica di discesa e buon controllo dello sci.
Se siete alla ricerca di un all-around come sci unico non credo che questa sia la scelta giusta, se invece desiderate uno sci per il freeride e il backcountry da sfoderare delle “giornate polverose” di sicuro il Dispatch 101 potrà darvi delle soddisfazioni.
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