Voto Totale
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Comfort
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Protezione e sostegno
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Trazione e aderenza
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Performance su roccia
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Performance su neve/ghiaccio
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Termicità
In sintesi
Lo Zamberlan Zarathustra è uno scarpone moderno, caratterizzato da un bel design e da un’ottima qualità costruttiva. La forma avvolgente regala grande precisione anche nelle scalate più impegnative. Il Boa montato esternamente permette una rapida regolazione della chiusura dello scarpone. Migliorabili la linguetta interna della tomaia, che può essere fastidiosa in camminata, e il foro di uscita del filo del Boa che rappresenta un punto di potenziale infiltrazione di acqua all’interno della tomaia.
Pro
- Forma interna dello scarpone molto avvolgente
- Qualità costruttiva
- Precisione in scalata
- Boa system
Contro
- Linguetta interna fastidiosa in camminata
- Foro nel tessuto esterno per passaggio del filo del Boa
Gli scarponi Zamberlan Zarathustra rappresentano la proposta della ditta vicentina per l’alpinismo d’alta quota e le cascate di ghiaccio.
Il nome Zarathustra in assonanza con il nome della ditta richiama il profeta epico venuto a salvare gli uomini dal male. Allo stesso modo questo scarpone vuole essere la soluzione definitiva per l’alpinista alla ricerca di uno scarpone innovativo in grado di elevare le sue performance su ghiaccio e neve.

Caratteristiche tecniche degli Zamberlan Zarathustra
- Peso: 883 g (43.5)
- Membrana Gore-Tex (montaggio bootie)
- BOA system per chiusura. Ghiera esterna
- Velcro di chiusura sopra il malleolo
- Materiali sintetici per la tomaia
- Sottopiede in carbonio
- Riflettore Recco
- Link al produttore
Appena prendiamo questi scarponi in mano subito apprezziamo il bel design con la scritta Zamberlan che corre attorno allo scarpone rendendolo molto riconoscibile sul campo.
La ghiera del BOA è sicuramente il secondo punto distintivo.
Il terzo punto è un’assenza: a diversità di altri prodotti sul mercato questo scarpone non presenta la classica cerniera che apre la tomaia in due. Ne parleremo meglio nella prova sul campo.
Peso
Andiamo al peso: 883 g. È uno scarpone abbastanza leggero, anche se sono più leggeri sia Scarpa Phantom Tech HD (780 g in taglia 42) o il nuovo Laspo G-Tech (620 g in taglia 42). Leggerezza significa: meno fatica in avvicinamento e più precisione durante la scalata.

Costruzione degli Zamberlan Zarathustra
La costruzione di questi scarponi è quella classica: tomaia completa montata su sottopiede di montaggio in carbonio. Su questo sottopiede sono poi incollati gli inserti per i ramponi automatici e la suola.
La differenza di questi scarponi rispetto agli altri sul mercato anche di Zamberlan, ad esempio gli Eiger, è l’assenza della cerniera longitudinale che divide la tomaia nella parte anteriore in due metà. Lo scarpone è chiuso invece da una ghetta avvolgente elastica e idrorepellente. Questa ghetta è realizzata in due materiali diversi: la parte laterale bassa è in cordura elastica, mentre la parte centrale e superiore è una calza elastica più morbida che avvolge la caviglia.

Sul lato interno lo scarpone è protetto dall’abrasione fino alla caviglia da un profilo alto di gomma. La parte anteriore vede invece la gomma girare attorno alla punta e richiudersi attorno all’intera tomaia sopra la suola. Questo aumenta la protezione da umidità della parte più delicata del piede.


Fodera interna
La fodera interna è realizzata in Gore-Tex Insulated Comfort. Una combinazione di quattro strati che uniscono isolamento termico, traspirazione e impermeabilità.

Il sistema Boa
La vera novità è l’applicazione del BOA: il filo di chiusura del BOA parte dalla ghiera di regolazione, fa un giro attorno al collo del piede sotto la ghetta ed esce da questa attraversa un foro. Girando attorno ai tiranti metallici esterni arriva fino alla punta del piede fissandosi su un’apposita aletta. Il giro del filo esterno è di facile manutenzione, nel caso si debba sostituirlo.



Non mi convince invece il foro nella calza esterna da cui esce il filo: è un elemento di debolezza della trama di questo tessuto e un punto da cui può infiltrarsi acqua tra calza esterna e tomaia.
La chiusura del piede è poi realizzata anche da un velcro posizionato sopra il malleolo che chiude la parte alto dello scarpone.

Suola
La suola è la Vibram Penia con intersuola in Eva a doppia densità per un migliore comfort di camminata.
Da rimarcare positivamente la presenza del riflettore Recco in punta agli scarponi.
Modalità di test
Ho utilizzato questi scarponi per scalare alcune cascate in Dolomiti, con anche lunghi avvicinamenti su neve e ghiaccio.
Le condizioni sono variate da -10 °C a +5°C.

La prova sul campo degli Zamberlan Zarathustra
Indossare questi scarponi non è facile. L’assenza della cerniera esterna obbliga a risvoltare in giù la ghetta, aprire bene la tomaia interna e inserire il piede. Bisogna spingere un po’, ma poi il piede entra e subito si ritrova ben chiuso nello scarpone. Quindi basta chiudere il velcro sulla caviglia, rialzare la calza e stringere il BOA.
La ghetta avvolge la caviglia rimanendo però un po’ lasca. Soprattutto per uno come me, che ha i polpacci sottili, sarebbe utile un piccolo laccio elastico per stringere la ghetta sulla caviglia.

Camminata
I lunghi avvicinamenti non sono un problema per gli Zamberlan Zarathustra. La suola e la sua forma consentono una buona presa su rocce e neve e una buona rullata.
Nonostante questo però lo scarpone ha un problema, per lo meno sui miei piedi. La linguetta interna della tomaia tende a impuntarsi sul collo del piede in maniera dolorosa . Da quello che ho visto, sulla linguetta è applicato un inserto arancione di pelle sintetica per distribuire la pressione del tiro del velcro. Ma questo inserto è rigido e durante la camminata preme contro il collo del piede. Dopo una camminata di due giorni sono rientrato con il collo del piede che riportava una piccola abrasione proprio sul punto di contatto. Mi riservo comunque di capire se con il tempo questo materiale si ammorbidisce un po’ riducendo il problema.

Scalata su ghiaccio con i Zamberlan Zarathustra
Ho provato gli scarponi Zamberla Zarathustra su cascate impegnative. Fin dalla prima cascata (i Droc in Vallunga, 5+) non ha avuto alcun problema. Lo scarpone è risultato preciso, con un ottimo feeling sul piede. I ramponi automatici si chiudono perfettamente sullo scarpone rimanendo molto stabili.

Nel periodo di febbraio le cascate erano già al limite a causa del caldo, spesso gocciolavano acqua. La ghetta esterna e la membrana Gore-tex mi hanno ben protetto. Forse nelle giornate più calde, in sosta al sole, ho avvertito un po’ di difficoltà di traspirazione, ma nulla di fastidioso.
Devo dire che il BOA consente una regolazione veloce dello scarpone, ma il feeling non cambia tantissimo se stringo di più, a parte sentire il piede più stretto. La forma avvolgente dello scarpone fa molto e onestamente non ho mai sentito la necessità di stringere di più prima di partire sul tiro.

Una cosa invece che mi ha un po’ perplesso sono i fili esterni del boa. Questi possono essere danneggiati da pietre nei ghiaioni profondi oppure incastrando i piedi nelle fessure in un tiro di misto.
Mi sentirei davvero di consigliare a Zamberlan di portare i fili del BOA all’interno, sotto la ghetta, proprio per proteggerli da urti e abrasioni. Questo chiaramente renderebbe meno facile la manutenzione dello scarpone.
Protezione dal freddo
Gli Zamberlan Zarathustra sono caldi ma non caldissimi. Son perfetti per cascate, alta montagna veloce, ma non li consiglierei per le grandi Nord. Io ho sentito che in punta mi mancava un po’ di protezione dal freddo, ma niente di davvero serio.
Invece il foro nella ghetta da cui esce il filo del BOA può rappresentare un punto debole su una parete Nord ad alta quota. Da questo foro potrebbe entrare acqua che – anche se bloccata dal Gore-Tex – potrebbe creare un ristagno in grado di far perdere termicità allo scarpone.

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Vestibilità
Ho i piedi lunghi circa 278 mm. Per le tabelle di Zamberlan questo significa 43. Come consigliato ho quindi aggiunto mezzo numero, prendendo quindi 43H (Half), ovvero 43 e mezzo. Con il senno di poi avrei ancora potuto osare il 43. In ogni caso ho trovato il sizing chart proposto da Zamberlan affidabile, nel caso di acquisto in internet non si rischia di sbagliare numero.
Parlando con i tecnici dei nostri maggiori calzaturifici, ho compreso che i materiali tecnici di oggi consentono di scegliere scarponi sempre più giusti per migliorare la precisione nell’uso tecnico di queste calzature. I materiali sintetici sono più morbidi e meglio si adattano ai nostri piedi senza creare punti di sfregamento o di pressione indesiderati. Alcuni tecnici mi hanno consigliato anche di togliere mezzo numero agli scarponi se voglio ancora più precisione. Si arriva quasi ad avere una scarpetta anche su ghiaccio e neve, in termini di feeling di precisione.
Suggerisco in ogni caso di provare per bene lo scarpone, se comprato in negozio, per verificare il comfort in camminata rispetto ai propri piedi.
Consigliati per
Gli Zamberlan Zarathustra a differenza del mitologico profeta non salveranno gli uomini dal male, ma sono davvero un gran bell’aiuto in alta montagna.
Si tratta di scarponi precisi, con un ottimo feeling sul piede, e che grazie al sistema BOA, possono essere regolati rapidamente in caso di bisogno (anche se personalmente non ne ho sentita la necessità).
Consigliati per alpinisti esigenti che cercano un scarpone Gore-tex caldo per le loro scalate su ghiaccio e misto di alta difficoltà, in inverno e in alta quota.
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