Voto Totale
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Prestazioni in salita
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Prestazioni in discesa
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Isolamento termico
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Facilità d'uso
In sintesi
Scarpone da scialpinismo pensato per sciatrici medio-esperte. Unisce il comfort e il sostegno in discesa degli scarponi da pista grazie al suo design tradizionale a quattro ganci con la leggerezza e la mobilità in caviglia degli scarponi leggeri da salita.
Pro
- Comodità
- Stabilità e precisione nella sciata
- Peso contenuto
- Passaggio da modalità walk a ski molto veloce
Contro
- Protezione adesiva interna dello snodo del gambetto che si stacca dopo pochi utilizzi
“Lo spirito della collezione Zero G è rimanere fedele alle nostre radici alpine. Facciamo quello che facciamo perché, prima di tutto, noi siamo sciatori. La pluripremiata serie Zero G offre il livello di performance in discesa richiesto dagli sciatori più esperti, andando oltre ciò che uno scarpone leggero può fare” dal sito Tecnica Blizzard.
Gli scarponi Tecnica Zero G Tour Scout W sono la versione top da donna della collezione Zero G.

Caratteristiche Tecniche dei Tecnica Zero G Tour Scout W
- Scarpone da ski-touring
- 4 ganci
- Flex 115
- Scafo in Grilamid
- Gambetto in poliuretano
- Angolo camminata 55°
- Scarpetta interna Light Fit Liner impermeabile con ripetitore Recco integrato
- Peso 1275 g (1055 scafo, 220 g scarpetta)
- Link al produttore
Design
Il design dello Zero G è basato sulla chiusura a lembi, quella classica dello sci alpino: il gambetto è dotato di due lembi trasversali che abbracciano la tibia e si chiudono attorno ad essa. Questa costruzione nel mondo scialpinismo non è spesso usata perché non consente un’agevole calzata e soprattutto non offre un’ampia oscillazione del gambetto. Ma vedremo come questi limiti sono stati superati.

Scafo del Tecnica Zero G
Lo scafo degli Zero G Tour Scout W è stampato in Grilamid. Questo è un nylon (poliammide) ed è il materiale di elezione degli scarponi da scialpinismo: leggero, resistente, insensibile allo stress-cracking. Ha inoltre ottima stabilità termica, così da poterlo indossare abbastanza facilmente anche a basse temperature.
Lo scafo incorpora la tecnologia C.A.S. (Custom Adaptive Shape). In pratica nello scafo sono predisposte apposite aree a spessore/porosità differenziata, che possono essere scaldate e deformate, oppure molate, per consentire ai tecnici di adattare lo scarpone precisamente al piede della sciatrice. Questo tipo di adattamento è spesso eseguito su scarponi per pista, ma non è in genere fattibile per gli scarponi da skialp visto che gli scafi hanno spessori molto “tirati” per ridurre il peso. Questo è una possibilità da tenere in gran conto per chi ha piedi con forma “difficile”.

La forma dello scafo è secondo Tecnica una forma media, ovvero né stretta né larga.
Lo scafo nella parte del collo del piede ha un lembo in plastica nera più morbida, in maniera da agevolare la calzata. Questa soluzione è stata denominata Quick Instep e funziona perfettamente.
Gambetto
Il gambetto dello scarpone è in poliuretano, che come si diceva è il materiale di selezione degli scarponi da pista: alta resistenza meccanica e ottima rigidità lo rendono perfetto per questo uso. Un peccato che per la clientela femminile non viene offerto il gambetto in carbonio, probabilmente perché non è vista la necessità di dare un gambetto con flex 130. Ma un modello con materiale più “prezioso” sarebbe auspicabile anche per le scialpiniste.
Il gambetto è articolato sullo scafo tramite classica vite pivot, senza possibilità di regolazione del canting. Questo snodo nella parte interna è coperta da un sottile adesivo, per fare in modo che i suoi bordi taglienti non danneggino la scarpetta interna. Ma questa protezione sia sui miei scarponi che di altri dopo poche uscite si è staccata, così che le scarpette sono state un po’ segnate. Ho sistemato incollando un pezzo di nastro di alluminio adesivo (oppure si può usare nastro americano). Questo è l’unico difetto che ho trovato su questi scarponi.
Il gambetto ha 55° di oscillazione in modalità camminata. Per un 4 ganci è ottimo. Modelli più leggeri e più votati alla salita arrivano e superano i 65°. Ma questo valore è sorprendente perché ottenuto su uno scarpone a design tradizionale, che poco si presta a lasciare che il gambetto abbia una così ampia oscillazione.
Chiusura
Lo scarpone è chiuso da 4 ganci classici in alluminio-magnesio e da uno strap superiore, che si chiude velocemente e quando è chiuso blocca perfettamente la tibia per la discesa.
Interessante notare che nel piede le leve sono contrapposte, così da ridurre al minimo la possibilità di sgancio contemporaneo delle due leve. Cosa che può capitare soprattutto sciando su crosta.

Flex e peso dei Tecnica Zero G
Il flex garantito dal pacchetto scafo, gambetto e ganci arriva a 115 che è ottimo per questo tipo di scarponi. Ma che come è indicato anche sul sito di Tecnica rende questo scarpone ideale per sciatrici medio-esperte.
Il peso dello scarpone in taglia 24.5 senza scarpetta è 1055 g. Con questa si arriva a 1275 g, che in rapporto al flex e alle prestazioni offerte è un ottimo risultato.
Modalità Walk/Ski
La transizione dalla modalità camminata alla modalità discesa è guidata da una leva esterna. Questa leva combina di fatto due tecnologie: il classico aggancio inferiore sullo scafo, che si trova nella quasi totalità degli scarponi da scialpinismo, associato al blocco che entra nel gambetto tipico di Dynafit. Si vocifera che tutto è nato dalla combinazione di due progettisti entrambi convinti che il loro sistema di blocco fosse il migliore… alla fine li hanno messi tutti e due per non fare torto a nessuno.
Poiché il gancio di blocco in ski è praticamente un sistema di sicurezza, avere due blocchi indipendenti invece di uno è una sicurezza aggiuntiva nel caso uno dei due ceda.

Inserti e suola
Da non dimenticare che lo scarpone è dotato di inserti per attacchino originali Dynafit.
La suola infine: dual density di Vibram. Lievemente incurvata per agevolare la rullata in camminata. Ottima presa sul terreno e buona resistenza a usura.

Liner
Il liner interno ha il pregio di essere equipaggiato con riflettore Recco. Con i riflettori Recco addosso il detto latino melium abundare quam deficere è da applicare alla lettera. A seconda della posizione di seppellimento un riflettore può diventare più visibile di un altro. Quindi meglio averne due ai piedi, uno in testa e un paio nel mezzo.
Il liner è sottile ma caldo, non caldissimo. È protetto da una membrana impermeabile. Volendo sono forniti lacci di chiusura. Personalmente io non li ho mai usati, ma non ho mai avuto sensazione che il piede balli, né in salita né in discesa.

Modalità di test
Gli scarponi Tecnica Zero G Tour Scout sono stati testati nelle ultime due stagioni invernali per uscite di scialpinismo per dislivelli fino 2.000m ed uscite di freeride in Dolomiti. Gli scarponi sono stati utilizzati su sci Black Crows Navis Freebird e Orb Freebird dotati di attacchi ATK Raider 12.


La prova sul campo del Tecnica Zero G
La cosa che mi ha da subito stupito degli scarponi Tecnica Zero G Tour Scout è la loro comodità. Rispetto ai precedenti scarponi da sci che avevo dovuto termoformare ben due volte, gli scarponi Tecnica Zero G si sono adattati sin da subito al mio piede. La termoformatura non è stata neppure necessaria e dopo averli utilizzati non ho mai avuto vesciche ai piedi. Il malleolo e la caviglia trovano tutto lo spazio necessario, senza allo stesso tempo ballare. Anche dal punto di vista termico, non ho mai sofferto di piedi molto freddi.
Modalità camminata
In salita la camminata è agevole grazie al grande range di movimento del gambetto ed al peso contenuto. Il sistema di chiusura e lo strap possono essere chiusi al minimo permettendo di avere un piede fermo nello scarpone in salita.
La suola Vibram offre un ottimo grip per camminare sulla neve e per risalire pendii un po’ più inclinati. Gli scarponi Tecnica possono essere utilizzati anche con i ramponi, che si montano perfettamente sullo scafo.


Modalità discesa
Il passaggio dalla modalità camminata alla modalità discesa è molto pratico e veloce: si tira verso il basso il cordino legato alla leva di sblocco, si piega il ginocchio in avanti e lo scarpone si blocca in modalità discesa. Anche con i guanti tutto il passaggio è semplice.
Una volta chiuso, lo scarpone è stabile ed abbastanza rigido da affrontare anche le uscite di freeride. I quattro ganci permettono di regolare lo scarpone come si desidera e la strap in sommità si chiude velocemente tirando la fettuccia. Anche qui, è possibile regolare facilmente il tutto usando i guanti.
In discesa lo scarpone ti permette di sciare in maniera sicura e potente. Inoltre ti permette di uscire velocemente dalle curve agevolando il movimento della caviglia. Prestazioni sempre al top su ogni tipo di terreno, che sia un pendio aperto poco inclinato che un canale.


Calzata dei Tecnica Zero G
I miei scarponi Tecnica Zero G Scout sono misura 24.5 (taglia Mondopoint) che corrisponde ad un 38 2/3. Generalmente il mio numero di piedi è 38, quindi gli scarponi sono leggermente più grandi. Gli scarponi Tecnica Zero G Scout presentano un fit medio per sciatrici che hanno un piede nella media e preferiscono una calzata regolare. Nel mio caso non ho mai avuti problemi, pur avendo piedi “strani”: il sinistro è più corto con collo alto, mentre il destro è più lungo. Anzi fin dal primo momento in negozio ho trovato questi scarponi molto comodi.
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Gli scarponi Tecnica Zero G Scout W sono consigliati per sciatrici medio-esperte che cercano uno scarpone da sci comodo ed allo stesso tempo performante. In salita il peso contenuto permette di affrontare uscite più lunghe e molti metri di dislivello senza appesantire troppo le gambe. La sua stabilità e le sue prestazioni in discesa permettono di sciare in maniera agevole e sicura con curve sempre precise ed uscite veloci.
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1 risposta
Scarpone ottimo per peso, camminata e prestazione sciistica..!