Voto Totale
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Comfort di calzata
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Stabilità e protezione
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Impermeabilità
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Traspirabilità
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Trazione e aderenza
Pensate per escursionismo su terreni impegnativi
Scarponi per escursionisti esperti che macinano parecchio dislivello su terreni medi e medio-difficili. Scarponi che non temono roccette, nevai, ma anche sentieri attrezzati e vie ferrate. Ramponabili con semi-automatici.
Pro
- Calzata e comodità
- Allacciatura ben regolabile
- Suola ramponabile e dal buon grip
- Protezione e sostegno
Contro
- Un po’ caldi se usati a quote basse
Ho gli scarponi Meindl Litepeak Pro Gtx da un paio di mesi, durante le quali li ho usati in più occasioni e su terreni diversi: gita veloce su terreno tecnico a bassa quota, gita su sentiero di media montagna, lunga gita su mulattiera della durata di circa 7 ore e sentiero tecnico in quota con via ferrata.
In totale 48 km e 4.500 metri di dislivello positivo. Penso quindi di essermene fatto una buona idea.
Innanzitutto va detto che i Litepeak Gtx sono scarponi adatti a trekking su terreni impegnativi, con carichi pesanti (tenda, sacco a pelo e viveri nello zaino) e in alta quota, con temperature anche vicino allo zero.
Non sono scarponi per escursioni semplici e a bassa quota, dove la termicità e la suola piuttosto rigida sarebbero penalizzanti.

Appena indossati la sensazione è positiva: anche se ho il piede magro sento lo scarpone che avvolge bene il piede, senza spazi vuoti né compressioni.
La comodità è una delle sorprese più positive ed è una dote non scontata in scarponi strutturati e dalla suola semi-rigida.
Il fascione laterale protegge bene dalle asperità dei terreni più impervi.

La sensazione di avvolgimento è data anche dal Variofix, un sistema con cavetto d’acciaio che fascia il tallone e che consente una buona regolazione sotto alla caviglia.
Efficace anche il sistema di allacciatura che consente, grazie al primo anello metallico autobloccante, di regolare in modo preciso ed indipendente la tensione sulla punta e il collo del piede rispetto a quella intorno e sopra la caviglia.

Anche l’imbottitura intorno al collo del piede è valida. Durante la prima camminata avevo stretto troppo le ultime asole e questo mi aveva provocato qualche piccolo ematoma, ma rilasciando un po’ i lacci il problema si è risolto.

Grazie al pellame e alla membrana Gore-Tex, ottima la resistenza all’acqua, testata durante uno dei tanti temporali di questo periodo. Per contro, se usati a quote basse o durante giornate particolarmente calde, gli scarponi tendono a “scaldare” un po’ il piede, cosa abbastanza normale per uno scarpone concepito per la media e alta montagna.

La suola semi-rigida costituisce un buon compromesso tra il sostegno necessario ad affrontare terreni impegnativi (neve, facili passaggi su roccia) e la giusta flessibilità per i tratti più camminabili, sopratutto in discesa quando il piede è più sollecitato.

Inoltre la suola ha la talloniera predisposta per i ramponi semi-automatici, cosa che rende gli scarponi utilizzabili anche in facili passaggi alpinistici su neve. Visto che la suola non è completamente rigida, conviene però stringere bene le cinghie per assicurarsi la tenuta del rampone.
In definitiva, si tratta di scarponi con una grande qualità costruttiva, degni della fama di un marchio storico.
Attenzione, però: gli scarponi Meindl Litepeak Pro Gtx non sono certamente calzature da “merenderos” che cercano il pic-nic a un’ora massimo dal parcheggio.
Piuttosto sono scarponi per escursionisti esperti che macinano parecchio dislivello su terreni medi e medio-difficili. Scarponi che non temono roccette, nevai, ma anche sentieri attrezzati e vie ferrate.
L’ideale per chi – in questa stagione da Coronavirus – vuole dedicarsi al trekking in quota con tenda e sacco a pelo e quindi necessita di scarponi strutturati per sopportare zaini pesanti e tanto cammino.
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