Voto Totale
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Prestazioni in salita
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Prestazioni in discesa
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Isolamento termico
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Facilità d'uso
In sintesi
Uno scarpone con una filosofia chiaramente orientata alla performance in discesa, per sciatori che praticano free-touring in modo aggressivo e che necessitano di controllo e reattività. Nonostante il peso non esagerato, non è uno scarpone da grandi dislivelli, anche a causa di un comfort in salita migliorabile. Facilità di calzata molto buona per essere un 4 ganci.
Pro
- Stabilità e controllo in discesa
- Facilità di calzata, anche a freddo
- Ampia rotazione del gambetto
- Ottimo isolamento termico
Contro
- Comfort limitato in modalità camminata per zone di pressione sulla caviglia e sullo stinco
Dynafit Tigard 130 è uno scarpone tecnico dal carattere aggressivo volto ad ottenere la massima prestazione sia in pista che nel fuoripista. Il flex di 130 ne è la prova.
Nonostante l’elevata rigidezza, è uno scarpone che garantisce un’ampia rotazione del gambetto in modalità salita e si lascia calzare molto facilmente.
Il suo nome deriva da due animali: il leopardo con la sua velocità e la tigre con la sua forza.

Caratteristiche tecniche dei Dynafit Tigard 130
- 4 ganci: doppia leva anteriore e doppia leva sul gambetto più powerstrap
- Flex: 130
- Materiale gambetto e scafo: Grilamid® caricato con inserti in fibra di carbonio
- Angolo di rotazione del gambetto in modalità camminata: 70°
- Angolo di inclinazione del gambetto in modalità discesa: 12° o 15°
- Scarpetta interna in Primaloft® termoformabile
- Suola Gripwalk con puntale e tacco sostituibili
- Peso dichiarato: 1550 g
- Peso rilevato taglia 28.5: 1743 g e 1747 g
- Last: 110 mm
- Compatibili con attacchi a telaio, pin-tech e alpini
- Compatibili con ramponi automatici
- Link al produttore

I Dynafit Tigard 130 sono scarponi a 4 ganci con power strap. Il materiale dello scafo è Grilamid® caricato con fibra di carbonio. In questo modo è possibile aumentare le caratteristiche meccaniche riducendo gli spessori e contenendo quindi il peso.

Scafo
Il Grilamid® è molto diffuso nel settore degli scarponi da scialpinismo grazie alla sua leggerezza unita alle buone caratteristiche meccaniche. Il Grilamid® è costituito dal 100% di Nylon 12 e si differenzia da un altro materiale ampiamente utilizzato in questo settore: il Pebax®. Quest’ultimo è costituito da una parte di Nylon e da una di Politetrametilglicole ed è meno rigido e resistente rispetto al Grilamid®.
La costruzione dello scafo si basa su una struttura overlap che avvolge molto bene il piede e consente una trasmissione della potenza diretta allo sci. Dynafit ha realizzato inoltre uno scarpone che permette una calzata facile anche quando lo scarpone è stato lasciato a temperature fredde o si indossano calze che creano attrito elevato.
Scarpetta
La scarpetta interna è totalmente estraibile e realizzata in Primaloft®. E’ possibile la termoformatura. Questo materiale è costituito da poliestere con cui vengono realizzate delle microfibre. Esse sono sottoposte ad un processo termico che le salda una con l’altra, lasciando però una serie di microcavità. In tal modo, l’aria calda proveniente dal corpo rimane intrappolata in questi piccoli spazi, garantendo un elevato isolamento termico.

Suola
La suola dello scarpone è di Gripwalk. Essa è realizzata in un materiale più morbido (gomma copolimerica) rispetto a quello generalmente utilizzato per gli scarponi da scialpinismo. Il profilo leggermente rockerato garantisce un miglior grip quando si cammina. La suola e il tacco sono riportati con inserti sostituibili fissati con viti.

Sistema di chiusura
Il Tigard 130 è dotato di sistema di chiusura Hoji Lock. Questo meccanismo, brevettato recentemente da Dynafit, consente di passare dalla modalità ski alla modalità walk (e viceversa) con un solo gesto: la rotazione verticale della leva presente sul tallone. Tale rotazione aziona il sistema interno, costituito da due perni posti a sinistra e a destra del tallone.

Quando si abbassa la leva in modalità ski, questi due perni si incastrano uno dentro l’altro, unendo in modo molto rigido scafo e gambetto.
Non è indispensabile stringere le leve di chiusura poste sul gambetto, in quanto esse vengo tensionate dallo stesso sistema di chiusura. Quando invece si riporta la leva in modalità walk, scafo e gambetto sono liberi di ruotare uno rispetto all’altro con un angolo di 70°. Inoltre le due leve poste sul gambetto vengono rilasciate in modo da garantire la possibilità di camminata.

Modalità di test dei Dynafit Tigard 130
Ho testato gli scarponi Dynafit Tigard 130 nel periodo tra fine febbraio ed aprile per una ventina di uscite con dislivelli compresi tra i 700m e i 1700m. Le condizioni trovate sono state per la maggior parte di neve dura e ghiacciata e, in misura minore, neve polverosa di una ventina di centimetri.
Gli scarponi sono stati utilizzati sui seguenti sci:
- Bordeski Freeride (sci in legno di larice, geometria 130-98-120 cm, lunghezza 180 cm, raggio di curvatura 22 m) montati con attacco Kreuzspitze EL 2.0
- Scott Superguide 95 (130-95-115, lunghezza 178 cm, raggio di curvatura 21 m) montati con attacco ATK Raider 13 EVO.
Ho utilizzato gli scarponi anche per qualche sciata in pista con gli stessi sci sopra riportati.

La prova sul campo dei Dynafit Tigard 130
Modalità salita
Appena calzato, ho notato che questo Dynafit Tigard 130 ha un notevole angolo di rotazione del gambetto: 70° per uno scarpone con flex 130 e progettato per massimizzare le prestazioni in discesa è un valore molto elevato.
Durante l’utilizzo ho però trovato lo scarpone poco confortevole. Infatti, nonostante i 70° di rotazione permessi, il gambetto stringe molto la zona della caviglia e dello stinco. Ciò, unito ad una linguetta della scarpetta interna molto rigida, ha reso la camminata poco confortevole, specialmente dopo la prima ora di utilizzo.
Ho provato a regolare i ganci di chiusura posti sul gambetto in diverse posizioni, ma nessuna ha risolto il problema.
Inoltre Dynafit sostiene che il meccanismo di chiusura brevettato Hoji Lock permetta di passare dalla modalità walk a quella ski (e viceversa) semplicemente ruotando la leva posta sul tallone. Ciò presuppone che le due leve di chiusura poste sul gambetto rimangano nella stessa posizione sia per la salita che per la discesa. Tuttavia, in tutte le prove che ho fatto non ho mai trovato una posizione adeguata a soddisfare pienamente entrambe le modalità. Infatti, lasciando le leve sufficientemente lasche per la salita, in discesa non risultavano tensionate correttamente e viceversa. Ho anche provato a modificare la posizione della cremagliera fissata al gambetto (attenzione che per svitare le viti di fissaggio è necessario un cacciavite torx) senza però trovare una soluzione davvero soddisfacente.
Pertanto, ritengo che il meccanismo Hoji Lock non rispetti pienamente la sua promessa di “passare dalla modalità di camminata alla modalità di sciata con un solo gesto”: una regolazione manuale dei ganci superiori secondo me è sempre necessaria.

Un altro punto a sfavore riguarda la forma interna dello scafo nella parte posteriore posta appena sopra al tendine di Achille. Qui è presenta una lieve protuberanza che, una volta chiuso lo scarpone anche per la sola salita, preme contro la parte esterna del polpaccio. Dopo poco, tale pressione mi ha creato un’infiammazione in questa zona. Ho in parte risolto questi problemi limando la protuberanza incriminata ed utilizzando delle calze un po’ più spesse (calze in lana merinos). Infine ho fatto termoformare la scarpetta. Con questi accorgimenti il comfort è migliorato ma i fastidi non sono stati eliminati del tutto.
Utilizzo con ramponi e in camminata
Ho testato questi scarponi anche per qualche breve tratto alpinistico facile per raggiungere la cima finale. In questi casi ho calzato ramponi automatici Grivel G12 e l’accoppiamento si è rivelato molto affidabile.
Infine, quando si cammina su terreni duri senza ramponi, ho notato che la suola è molto ammortizzata e con un grip elevato, merito sicuramente degli inserti Gripwalk. SI tratta infatti di inserti piuttosto morbidi e che possono essere sostituiti in caso di usura.
Ho inoltre notato che, dovendo utilizzare i rampanti abbinati alla posizione più alta dell’alzatacco su attacchi ATK Raider 13 EVO, la lama del rampante penetra meno rispetto a quando si utilizzano altri scarponi. Ciò è probabilmente dovuto al più elevato spessore degli inserti Gripwalk rispetto ad una suola tradizionale.
Modalità discesa
Il passaggio dalla modalità salita alla modalità discesa dovrebbe avvenire semplicemente abbassando la leva posta sul tallone, che dà una sensazione di grande robustezza ma che necessita di una certa forza per portarla in modalità di blocco del gambetto.
Come già detto nel paragrafo precedente, in realtà ciò non è sufficiente. Infatti mi è stato sempre necessario tensionare le due leve frontali poste sul gambetto per ottenere una chiusura adeguata dello scarpone. Detto ciò, le quattro leve di chiusura poste sullo scafo sono molto resistenti e facilmente azionabili.

Sempre a proposito della leva che regola il passaggio tra modalità di salita e di discesa, è positivo l’ampio spazio presente tra il cilindretto che fa da fermo alla leva e lo scafo. Questa è una zona dove spesso si forma del ghiaccio che può impedire la chiusura: l’ampio gioco presente su questi Tigard 130 non mi ha mai fatto sperimentare questa problematica.
Ottimo lo strap di chiusura che permette di ottenere la tensione desiderata attorno alla tibia. La sua regolazione avviene in maniera facile anche con i guanti. Inoltre lo strap passa in una fibbia che lo mantiene sempre in posizione, evitando che scivoli troppo sotto o sopra la parte superiore della linguetta dello scafo.
Una volta chiusi, il flex di 130 si fa sentire e ricorda il feeling che restituisce uno scarpone da pista. La sua elevata rigidezza è comunque progressiva e permette un controllo reattivo degli sci in tutte le condizioni di neve soprattutto su sci medio larghi intorno ai 95-100mm sotto al piede.
E’ uno scarpone che permette cambi di direzioni veloci e precisi.

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Calzata dei Dynafit Tigard 130
Ho utilizzato gli scarponi Dynafit Tigard 130 nella misura 28.5 (taglia Mondopoint). Ho un piede con pianta relativamente stretta e il last (larghezza pianta dello scarpone) di 101 mm di questo scarpone si è rivelato adeguato indossando calze di un certo spessore. Provandoli invece con calze più sottili, la stabilità del piede è minore e in discesa ho avvertito un po’ la mancanza di precisione. Infatti, solitamente io utilizzo scarponi con last di 99 mm.
Non ho avuto problemi di sfregamenti o movimenti interni del piede che mi creassero vesciche. Però ho trovato il comfort limitato a causa dei già citati punti di pressione eccessivi su tibia, collo del piede e polpaccio. Ho sperimentato tali problemi nonostante io abbia una gamba e un piede piuttosto magri ed affusolati.
La scarpetta interna in Primaloft offre un eccellente isolamento termico, ottimo in condizioni di freddo invernale ma un po’ meno durante le gite primaverili, in cui il piede suda di più.
Ingresso del piede
L’apertura del gambetto è molto ampia. Ciò permette l’ingresso e l’uscita del piede dallo scarpone in modo molto agevole. Il piede scivola o si sfila dalla scarpetta interna senza problemi anche indossando calze un po’ spesse ed anche quando lo scarpone è stato lasciato in un ambiente molto freddo.

Consigliato per
Consiglio i Dynafit Tigard 130 a sciatori esperti che vogliono uno scarpone dal flex elevato e progressivo per affrontare discese impegnative in qualsiasi condizione di neve, in modo aggressivo e con pieno controllo degli sci. Poco adatto ad affrontare lunghe salite per via del peso e del comfort migliorabile.
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