Voto Totale
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Comfort
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Protezione e sostegno
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Trazione e aderenza
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Performance su roccia
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Performance su neve/ghiaccio
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Termicità
In sintesi
Scarpone leggerissimo, super efficace. Un guanto da indossare per le avventure dove velocità, efficienza e leggerezza sono caratteristiche imprescindibili. Porre molta attenzione nella scelta della taglia giusta.
Pro
- Leggerezza
- Ghetta avvolgente
- Camminata molto efficace
- Design
Contro
- Non consigliato per piedi magri
Lo scarpone Scarpa Ribelle Tech HD 2.0 è la versione di punta della linea Ribelle della casa di Asolo, composta da scarponi in materiali tecnici ad alte prestazioni, ideati per essere leggeri, veloci e precisi.
Per garantire impermeabilità e traspirazione viene utilizzata la membrana HDry. Da poco sono uscite anche le scarpe da trail Ribelle, che vogliono spingere ancora più il concetto di velocità abbinato a questa linea di scarponi.
Lo scarpone in test è la massima espressione del concetto “fast and light” per l’alta montagna.
Caratteristiche tecniche
- Ghetta elastica integrata
- Fodera isolante in Primaloft Silver e Gold
- Tomaia con membrana HDry
- Peso 690 g (taglia 43,5)
- Link al produttore
Tecnologia di impermeabilizzazione.
Questo prodotto è protetto dall’acqua dalla membrana HDry.

Appena estratti dalla scatola, la prima cosa che si pensa è “che belli!”. Sono davvero degli scarponi che gli inglesi definirebbero “cool”. L’arancione per Scarpa è il colore delle alte prestazioni: quello dei Phantom, dei Ribelle Tech HD, delle scarpette Instinct VS e dei Maestrale.
Questi scarponi sono nati per rompere gli schemi, da qui il termine Ribelle. Sono scarponi ibridi, che prendono ispirazione dalle diverse tipologie di calzature per il mondo verticale le soluzioni migliori per creare uno scarpone efficace ed efficiente:
- Dal mondo dell’arrampicata è derivata una allacciatura asimmetrica molto più simile a una scarpetta che a uno scarpone.
- Dal trail invernale una ghetta, che “agguanta” la caviglia.
- Sempre dal trail una tecnologia di costruzione totalmente seamless, senza cuciture. In questo modo non si hanno fori per l’entrata dell’acqua e la tomaia risulta piatta, senza punti di sfregamento.
I pannelli arancioni che costituiscono la tomaia si chiudono bene intorno al piede, anche se c’è un piccolo angolo che rimane un po’ sollevato.

Internamente la tomaia degli Scarpa Ribelle Tech 2.0 è isolata con Primaloft© di tipo Silver nella parte posteriore e centrale, mentre sull’avampiede è di tipo Gold – il più caldo. Questo mix è quello che spesso troviamo anche sui guanti.

Tutta la tomaia è protetta dalle infiltrazioni d’acqua con il sistema HDry. La membrana impermeabile e traspirante è applicata con il metodo a laminazione subito al di sotto della tomaia, impedendo così ristagni d’acqua.

I lacci sono tubolari: la loro dimensione ed elasticità è perfetta, si riescono a stringere bene senza rischio che si allentino.
Nella parte anteriore i lacci partono da un occhiello metallico, passando dal lato interno della scarpa attraverso occhielli metallici e dal lato esterno attraverso fettucce e si chiudono nella parte alla caviglia su due occhielli che strozzano i lacci. In questo modo si riesce a differenziare la tensione tra avampiede e caviglia.

Come si vede, la suola offre solo sul tallone la tacca di aggancio del rampone, che quindi dovrà essere di tipo semi-ramponabile.
La particolare costruzione degli Scarpa Ribelle Tech 2.0 è tesa a ridurre i volumi esterni obbliga a eliminare la tacca anteriore necessaria per il rampone automatico. Questo è un po’ un peccato perché un rampone automatico abbinato a questo scarpone formerebbe un mix ideale per cascate di ghiaccio estreme e dry-tooling di alto livello.

La suola è Vibram, pre-arcuata per offrire una rullata naturale. Non è nè troppo rigida né troppo alta, così da permettere una camminata naturale senza la sensazione di rullare sulla punta come invece avviene con scarponi più rigidi.
La punta anteriore della suola è perfetta per scalare su roccia.


Tutto questo “pacchetto” pesa nella taglia 43,5 solo 690 grammi! A oggi il più leggero scarpone testato su MountainReview.it.
Modalità di test
Ho testato gli Scarpa Ribelle Tech 2.0 HD in primavera e prima estate lungo i canaloni delle Odle. Li ho inoltre provati in falesia per verificare la precisione su scalate di roccia.
Vestibilità
Per questa recensione il punto della vestibilità è davvero importante. Se volete comprare questi scarponi investite del tempo in negozio proprio per trovare la taglia giusta.
In generale, Scarpa consiglia per gli scarponi ½ o 1 numero in più, a seconda del feeling che si vuole avere.
Tuttavia, la costruzione così precisa e così volutamente da “climbing” dei Ribelle Tech 2.0, porta ad un sizing e ad una scelta della taglia inedita. Per me i Tech HD 2.0 sono scarponi che devono essere precisi sui piedi, così da poterli usare anche su tiri di roccia, dove di solito userei le scarpette. Allo stesso modo, se devo fare un passaggio delicato con i ramponi, voglio sentire il rampone diretto sul mio alluce.

Ecco quindi come ho scelto la taglia di questi scarponi, dopo essermi confrontato con altri che già li usavano.
Io ho il piede destro 43.5 e il sinistro poco più di 43. Sono stato molto indeciso su che numero prendere. Internamente a Scarpa mi avevano consigliato lo stesso numero, se non mezzo numero in meno. Per paura di aver il piede destro troppo stretto ho scelto 43.5. Ma già dopo il primo utilizzo, dico che il mezzo numero in meno avrebbe funzionato proprio bene, soprattutto per me che ho il piede magro.
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La prova sul campo dei Ribelle Tech 2.0 HD
Già quando si vestono questi scarponi si capisce di avere in mano qualcosa di diverso: bisogna tirare la ghetta quasi fosse una scarpetta da arrampicate per inserire il piede dentro. Una volta entrato, il piede si sente ben chiuso a livello sia di tallone, grazie a una coppetta rigida che lo vincola bene, sia di avampiede.

Dopo di che il tensionamento dei lacci è facile e rapido.
Camminare su roccia e ghiaioni con questi scarponi è perfetto. La suola non è troppo rigida, così da adattarsi ai sassi, e la caviglia è ben protetta.

Su neve dura, senza ramponi, la struttura della suola priva di spigoli accentuati e la sua leggerezza non permette di incidere efficacemente la neve. Viene quindi voglia di mettersi i ramponi prima di quanto si farebbe con uno scarpone più rigido.
Come si diceva sopra, il rampone automatico senza tirante anteriore sarebbe stato perfetto per questo scarpone, in quanto ne esalterebbe la sua essenzialità. Con il rampone semiautomatico l’estetica è un po’ inferiore ma l’efficacia del mix è comunque sempre ottima.
La caviglia molto morbida permette anche una bella mobilità di azione così da riuscire ad adattare bene le 10-12 punte dei ramponi al pendio che si sta attraversando.

Anche a temperature positive un po’ di fresco ai piedi si sente camminando sulla neve. E’ un segno che i Ribelle Tech HD 2.0 non sono fatti per rimanere fermi in sosta nella neve: solo conserve veloci, soprattutto se siete freddolosi ai piedi.
Provati in falesia sono riuscito a fare un 6b agevolmente, senza dover stringere troppo di dita. Poter fare un V con scarponi è tanta roba: è possibile salire così tante vie classica di alta quota.
Quando li si prova su roccia e si cerca di stringere un po’ di più i lacci sul piede ci si accorge che con piedi particolarmente magri si fa un po’ di fatica a bloccare bene il piede. Qui il mezzo numero in meno poteva essermi utile.

Anche la membrana HDry mantiene ciò che promette: gli scarponi sono impermeabili e perfettamente traspirabili. Anche dopo ore di cammino ho trovato i piedi abbastanza asciutti, senza la sensazione di sudore accumulato internamente.
Consigliati per
Consiglio i Ribelle Tech HD 2.0 per alpinisti motivati e veloci, che ricercano alte prestazioni e che hanno a mente il peso di tutta la loro attrezzatura.

Sollevare 690 grammi 10 mila volte in una giornata è molto meglio che sollevarne 1000 grammi. Fate una prova e dopo desidererete subito avere i Ribelle Tech HD 2.0!
Acquista OnlineBuone scalate.
19 risposte
scarponi adatti ad alpinismo veloce,belli,comodi e tecnologici..
testati a maggio 2021 a 2200metri temperatura +6,nella neve marcia le punte tendevano a gelarsi,calze da alpinismo merinos nuove!
secondo la mia esperienza consiglio questi scarponi per alpinismo estivo,vie ferrate e misto ottimi anche per avvicinamento!no per ghiacciaio e alte quote,scegliete uno scarpone idoneo alle basse temperature e alle variazioni improvvise!
Scarponi spettacolari adatti per percorsi veloci e tecnici, come ribadito nella recensione, meglio prendere una mezza TG in meno, io con LA SPORTIVA porto un 44 e mezzo con questi un 43 e mezzo e mi fasciano come guanti.
Grazie per il tuo contributo, Chris!
Dopo un anno di utilizzo mon posso che dare il massimo dei voti su tutti i campi: sentiero, ferrata, nevaio e ghiaione. Mi hannio sempre trasmesso stabilità e sicurezza unito al confort e leggerezza.
Grazie per la tua testimonianza, Lorenzo!
Quindi può essere una buona scelta anche se ci sono avvicinamento lunghi su sentiero?
Ciao Marco,
Si. Anche su avvicinamenti lunghi vanno bene, grazie alla loro leggerezza e alla loro buona rullata.
Ciao
Andrea
Eccezionale sotto qualsiasi punto di vista: confort, leggerezza e tecnicità. La scarpa ideale per lunghe attraversate in quota.
La scarpa di AltaVia 4000 👍
Punto di forza la sua leggerezza,sembra di avere delle pantofole.pero credo che a causa della sua leggerezza siano purtroppo poco resistenti.le ho usate veramente poco e in uscite poco impegnative e si sono distrutte.sono sempre stato stato fedele al marchio scarpa ma questi scarponi mi hanno deluso veramente molto.
ciao Giovanni, grazie per il tuo contributo!
Utilizzati quest’estate su ferrate in dolomiti e sulla normale francese al monte Bianco, semplicemente fantastici. Veramente comodi e leggeri ma allo stesso tempo molto precisi sulla roccia. Ritengo la termicità adeguata per un alpinismo estivo sui 4000 delle alpi da verificare in ambito invernale
Rigidi e ramponabili nonostante siano leggerissimi e performanti. Ottimi su ghiacciaio oltre i 4ooo. Precisi su roccia.
Bisogna vedere quanto durerà la ghetta….👍🏻
Ciao Vanni,
Io sono abbastanza ottimista. Penso che con l’uso si perderà un po’ di elasticità, ma la funzionalità non dovrebbe soffrirne troppo . Comunque sarà mia cura darne seguito in questo anno.
Ciao
Andrea
Presi e usati sulla neve, ho riscontrato 1 infiltrazioni di acqua, dopo vari test Scarpa ha deciso di sostituirmeli, molto efficenti, spero che mi arrivino presto ….grazie
Lo scarpone è veramente eccezionale. Anche dopo 30-35 km ci si trova in uno stato di totale comfort. Adatto a ferrate, percorsi attrezzati, lunghi avvicinamenti, ghiaioni. Ho dovuto ramponarli qualche settimana fa per l’attraversamento di un breve ghiacciaio crepacciato, ed hanno risposto alla grande. Ho riscontrato solamente un problema, ma potrebbe essere qualcosa di personale: circa 5-7 cm al di sopra del malleolo sinistro, a fine giornata sento un dolore veramente intenso dovuto alla tomaia semirigida attraverso la quale passano i lacci, all’altezza della ghetta. Qualcuno di voi ha riscontrato un problema simile? Tale situazione si verifica solo sul piede sinistro. Li sto utilizzando da poco (5 settimane circa) e magari tra qualche mese lo scarpone si assetta.
Buongiorno Davide,
Io comperato lo scarpone in Dicembre 2022.
L’ho utilizzato solo un paio di volte. Ma da subito ho riscontrato il tuo problema. Il punto di contatto corrispondente alla fine della tomaia, quindi circa 5 cm. sopra la caviglia sinistra, mi ha creato da subito un disturbo che in poche ore è diventato dolore insopportabile.
Ho dovuto togliere gli ultimi passaggi dei lacci, tenere aperta la tomaia ed inserire uno spessore morbido. Mi sono inventata di mettere lo scaldacollo a protezione. Diversamente non so come sarei scesa dalla cima.
Ora, ovvero il giorno dopo, ho un edema doloroso sul punto di compressione creato dalla tomaia.
Non so cosa pensare poiché il problema si è verificato solo con lo scarpone sinistro.
Mi auguro che sia un problema di adattamento.
Se qualcuno avesse qualche consiglio…..
Grazie
Buongiorno a tutti, ho provato questi scarponi con calze invernali e sono veramente indeciso sulla taglia (43,5 o 44). I miei piedi misurano 27,1/27,2 cm in lunghezza e ho la pianta larga (10,8/10,7 cm con peso sull’avampiede). Devo dire che anche il 43,5 lo sento comodo, chiaramente più fasciante e preciso. Il mio dubbio è che non so se indossandole per diverse ore (4-5-6 ore) potrebbero risultare un po’ strette. Le userei non per alpinismo estremo, ma trekking invernale con ciaspole o ramponi, niente di eccessivamente complicato.
Grazie
Ciao Nicola,
Allora come detto Ribelle nasce per essere comprato giusto, per poter al meglio sfruttare le sue doti di precisione e leggerezza.
Detto questo io ho piedi lunghi 27,8 cm con pianta media e ho preso 43.5 ma ora proverei anche 43.
Io mi sentirei di consigliarti così:
43.5 per i tuoi giri con ramponi e ciaspe facili
43 per giri tecnici su misto e roccia
Ciao
Andrea
Ti ringrazio! In lunghezza infatti sono d’accordo con te, mi trovo bene con il 43.5.
Avevo qualche dubbio per la larghezza, non vorrei che mi desse un po’ fastidio il mignolo.