Voto Totale
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Protezione
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Trazione
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Ammortizzazione
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Reattività
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Stabilità
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Comfort
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Peso
In sintesi
Le La Sportiva Jackal GTX sono le scarpe ideali per fare lunghi in inverno all’aperto, quando freddo, neve e umido ci farebbero rimanere in casa. Con queste scarpe non ci sono più scuse, il freddo non esiste e rimane solo il piacere di correre e fare fiato per la bella stagione. Le raccomando inoltre per gare estive di ultra-trail ad alta quota con brutto tempo. Potrebbero allora essere l’arma vincente.
Pro
- Comodità e idrorepellenza
- Costruzione molto curata per le lunghe distanze
- Comportamento su neve
- Drop azzeccato
Contro
- Peso
- Suola poco performante su fango e terreno ghiacciato
Sono un runner veloce ma discontinuo, appena riprendo, se sbaglio scarpe sono condannato a un mese di polpacci duri, se non di contratture. Quindi chi meglio di me potrà garantirvi se una scarpa è davvero comoda?
Ed eccoci quindi alla prova con le La Sportiva Jackal GTX.
Le scarpe per lunghe distanze e la stagione invernale

Come si vede nella chart qui sopra le Jackal si pongono come scarpe da lunghe distanze. In quanto tali la parte anteriore della scarpa (“toe box”) è volutamente larga per dare spazio alle dita.
In aggiunta, la sigla GTX denota che la La Sportiva Jackal è dotata della membrana Gore-Tex che la rende impermeabile e traspirante. In questo modo è una scarpa adatta a correre su neve e fango con temperature rigide. In inverno bagnarsi i piedi significa non riuscire più ad asciugarli e rischiare di rovinarsi tutto l’allenamento a causa dei piedi gelidi. Il Gore-Tex dovrebbe prevenire questo rischio, vedremo sul campo se questa promessa è mantenuta.
Lunghe distanze significa in generale: ritmi medio-lenti (dai 12 km/h in giù), una meccanica di corsa con tempi di contatto lunghi e appoggio del tallone. In discesa l’atteggiamento di corsa cerca il risparmio, con una posizione arretrata, generalmente non troppo aggressiva e che ha bisogno di un buon tallone ammortizzato per non dovere stare sull’avampiede per assorbire ogni asperità.
Le lunghe distanze richiedono infine una costruzione della tomaia che annulli punti di sfregamento e punti di pressione che alla lunga possono generare vesciche dolorose.
Le caratteristiche delle La Sportiva Jackal GTX
Intersuola
La prima cosa che quindi andiamo a vedere è il pacchetto di ammortizzazione: l’intersuola è in EVA con aggiunti due cuscinetti in poliuretano posti davanti e dietro. Sul sito questi cuscinetti sono descritti come “ad alto ritorno di energia Infinitoo”.
Quello posto davanti aumenta l’ammortizzazione, laddove quello posteriore – sul tallone – aumenta la stabilizzazione”.
Leggiamo le parole di La Sportiva su Infinitoo:
“Tecnologia esclusiva sviluppata da La Sportiva che permette il perfetto assorbimento degli impatti e garantisce un altissimo ritorno dell’energia durante la corsa. Il poliuretano morbido che compone la struttura di Infinitoo™ è avvolto da uno strato esterno anti-abrasione Rock-Guard Skin che contribuisce a mantenere inalterate nel tempo le elevate performance ammortizzanti.”
Lo strato esterno Rock Guard è un’EVA ad alta densità che distribuisce i carichi di punta di sassi e radici su una superficie maggiore del poliuretano. Questo riduce lo stress sul materiale e aumenta la durata della scarpa.
La schiuma in EVA, da quello che si vede in foto, è del tipo ottenuto per stampaggio a compressione. L’EVA è il materiale per intersuola più usato sul mercato ma ha due limiti: durata e temperatura di esercizio. Alla lunga infatti l’EVA perde le sue caratteristiche ammortizzanti e alle basse temperature il comportamento elastico varia molto, diventando più secco.

Al contrario le schiume in poliuretano mostrano una maggiore durata e un range di temperatura di esercizio più ampia: questo secondo aspetto è molto importante per le Jackal GTX che sono pensate per winter running.
Immaginiamo, infatti, di andare in negozio. Internamente la temperatura è 25 °C, proviamo le scarpe cercando le sensazioni di ammortizzazione “morbida” che vogliamo da scarpe da lunghe distanze. Le compriamo, andiamo a correre al freddo e ci troviamo ai piedi una scarpa più secca; a questo punto abbiamo sbagliato acquisto. I cuscinetti in poliuretano, al contrario, garantiscono un comportamento più uniforme a temperature sia estive sia invernali.
Sempre sui cuscinetti Infinito, torniamo a cosa scrive La Sportiva: posteriore serve per stabilizzazione, anteriore per ammortizzazione. Ciò significa che il cuscinetto posteriore è pensato per assorbire urti e impatti, anche per agevolare il comportamento in discesa. Mentre il cuscinetto anteriore vuole migliorare il ritorno elastico e quindi permettere maggiore velocità. Vediamo tra poco nel test sul campo il risultato.
Ultimo ma molto importante, il drop: 7 mm. Trattasi di un drop intermedio in generale, ma per il catalogo La Sportiva siamo già nella parte alta della loro scala.
In generale più è alto il drop minore è lo stress sul tendine di Achille e si aiuta soprattutto chi corre con primo appoggio sul tallone e non sull’avampiede.
Tomaia e lacci
Il materiale di base è in rete, su cui sono incollati i pannelli di rinforzo della tomaia. Soprattutto nella parte anteriore non ci sono cuciture che, come detto in precedenza, potrebbero creare problemi di sfregamento.

La linguetta crea con l’interno della scarpa una calza in cui il piede viene tenuto in posizione. La linguetta è molto curata: è in rete su cui è incollato un pannello termoplastico di maggiore rigidità che distribuisce la pressione puntuale dei lacci su un’area più ampia.
In questo modo si riducono i famosi punti di pressione sul piede che alla lunga potrebbero dare dolori o sfregamenti. Inoltre nella parte frontale la linguetta ha una forma a “V” che si adatta al collo della caviglia.

I lacci sono cavi, a sezione ovale. Sono un po’ elastici, quando li si stringe si sente che la loro sezione diminuisce. In ogni caso non si sente nulla sul dorso del piede, grazie al pannello posto sulla linguetta.
L’elasticità di questi lacci favorisce una buonissima tenuta dell’allacciatura: non ho mai avuto problemi di allentamento. Tuttavia, per il mio piede a collo basso risultano un po’ lunghi.
Tutti i passanti dei lacci, tranne i due occhielli metallici finali, sono fettucce in nylon. Sono del tipo ad allacciatura rapida. Qui la rapidità conta poco, ma la scorrevolezza del laccio lungo queste fettucce permette una tensione uniforme, e quindi ancora nessun problema di punti di compressione anomali.

La parte anteriore della tomaia è formata da un guscio termoformato molto robusto. Questo guscio fa da protezione alle dita nel caso di urti contro rocce e radici. È veramente una struttura essenziale in una scarpa da trail running.

Passiamo quindi alla parte posteriore: la sede del tallone e del tendine di Achille è formata da una coppa che avvolge tutta la parte posteriore del piede.
Questa soluzione tiene bene in posizione il tallone evitando che questo ruoti nella scarpa. La parte superiore ha una forma a punta, e non a “V” come in genere si usa allo scopo di alleggerire la pressione sul tendine di Achille. Pur vero che il materiale in questo punto è molto morbido e non crea particolari pressioni.

Infine ma non ultimo, come si vede l’interno della La Sportiva Jackal è tutto protetto dalla membrana Gore-Tex. Questa membrana previene l’entrata acqua ma mantiene la traspirazione.

Suola
La suola delle Jackal GTX è la stessa delle Jackal “estive”: troviamo la corona esterna in gomma più morbida che aiuta la tenuta in curva, laddove centralmente abbiamo i tasselli più rigidi e alti che aumentano tenuta in frenata e in discesa.
Magari per una scarpa winter si sarebbe potuto pensare una suola dedicata con tasselli un po’ più alti per aumentare la tenuta su terreni innevati o fangosi. Sarebbe stata interessante la suola delle La Sportiva Blizzard ma senza i tacchetti metallici.

Soletta
Come si vede in foto, la soletta Ortholite risulta molto ampia, proprio a seguire il disegno largo della toe box di queste scarpe. La soletta è rimovibile ma è comunque ben fissa durante la corsa. Queste solette usate anche da altri brand di trail running garantiscono traspirabilità e igiene e sono lavabili.

Taglia e peso
Il mio piede è lungo 282 mm e largo 100 mm: dai costruttori di scarpe è considerato un piede a pianta stretta/normale. il mio numero preciso di scarpe è 43,5. Con questa misura di piede il numero giusto di Jakcal GTX è 45. La sportiva è considerata una scarpa da running stretta (in lunghezza), pur vero che prendo sempre il 45 anche quando scelgo Brooks, Inov-8 o Asics.

Come si vede le scarpe pesano 372 g ciascuna: risultato discreto per una taglia 45. Sul sito La Sportiva è segnato 315 g, il riferimento dovrebbe il classico 42, forse ci siamo.

Sempre sul sito La Sportiva troviamo che la versione “estiva” delle Jackal pesa 300 g, quindi sembra che l’aggiunta del Gore-tex faccia aumentare il peso della scarpa di 15 g.
Prova sul campo delle La Sportiva Jackal
Le Jackal GTX sono esteticamente davvero belle nella versione nera e gialla! Hanno una linea essenziale con la scritta La Sportiva molto grande gialla che domina sullo sfondo nero.
Una volta indossate danno veramente una sensazione di comodità e calore. Si cammina bene con queste, si ha un appoggio pieno su tutto il piede.
Appena si inizia a correre si sente che queste scarpe sono neutre, non ci sono inserti di controllo di pronazione. Correndo io tendo un po’ all’inversione, ma con queste scarpe non ho avuto alcun problema.
Su asfalto e sterrato duro a ritmi medi (15 km/h) le La Sportiva Jackal risultano davvero ben ammortizzate, seguono bene la meccanica di corsa, senza richiedere una postura particolarmente in avanti. Si lasciano correre e danno modo di rilassarsi e pensare al giro che sarà lungo.
Il drop è centrato: anche correndo sull’avampiede o neutri si sente sempre il tallone sfiorare. In qualche modo questo lieve appoggio scarica sempre un po’ la tensione dalla parte anteriore. Abituato a correre da tempo con scarpe a zero drop trovo questo tipo di appoggio davvero comodo.

In off-road la scarpa dà il meglio, sia in curva che in discesa. L’ammortizzazione è ottima per “buttarle giù” in discesa con fiducia, senza avere paura di sassi o radici. Il cuscinetto posteriore Infinitoo™ di stabilizzazione filtra bene le asperità, proprio come promesso.
La suola tiene bene ma su fango ha dei limiti. Su ghiaccio bisogna rivolgersi alle La Sportiva Blizzard.

Ho corso spesso nella neve e al freddo con le La Sportiva Jackal: non si sono mai bagnate internamente. Mi sono divertito un sacco senza rientrare a casa con i piedi umidi e gelidi. Dopo queste corse sono diventate anche le mie scarpe preferite “dopo sci”.
L’ampia toe-box è ben disegnata per accogliere piedi gonfi ma senza risultare troppo larga da farli ballare. Ho svolto un allenamento in pianura questo inverno relativamente al caldo ( 6 °C) e dopo 20 km i piedi erano ancora comodi e senza pressioni.
Negli sprint si sente che la natura comoda di queste scarpe trova il suo limite, assorbendo un po’ troppo. Ma questo non è il loro campo e va bene così.
Conclusione
Riprendendo la mia introduzione, devo dire che queste La Sportiva Jackal sono davvero “gentili” con i polpacci dei runner. Possono essere le scarpe ideali dopo la pausa della stagione di gare. Si smette a ottobre, si fa palestra e dopo si ricominciano a fare i primi lunghi. Allora la ripresa degli allenamenti con scarpe comode, calde e asciutte è tutta un’altra cosa. Con in più la possibilità di divertirsi sulla neve e sul bagnato. Le raccomando inoltre per gare estive di ultra-trail ad alta quota con brutto tempo.
Le La Sportiva Jackal GTX sono davvero scarpe stabili e ben ammortizzate, con un drop centrato; non sono però scarpe leggerissime né molto reattive.
Sarebbe stato bello una suola più adatta a terreni fangosi, ma quella che c’è fa il suo dovere.
Infine, come Cesare nella recensione delle Blizzard, anch’io ho cambiato idea sull’uso del Gore-tex nelle scarpe da corsa: in questa scarpa è davvero l’alleato perfetto.
Buoni lunghi invernali a tutti, con piedi caldi e asciutti!
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1 risposta
Ho usato questa scarpa per circa 500 – 600 km su due paia. Veramente una scarpa ben riuscita dal punto di vista dell’ammortizzazione, delle sensazioni di corsa e del suo bilanciamento. Sicuramente non si spiega come una scarpa gtx possa avere una suola così poco aggressiva su fango e altre condizioni difficili, piuttosto che una jackal gtx avrei fatto una akasha gtx. Per me i punti deboli di questa scarpa sono il colletto sul tallone che mi provoca sfregamento e infiammazione del tendine su distanze attorno ai 40km e la struttura della suola, su entrambi i paia di scarpe i settori della suola sull’avanpiede si sono scollati in parte. Speriamo che nel prossimo modello migliorino questi aspetto.