Recensione Vango Microlite 200

Test Vango Microlite 200

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Questa è una recensione
Voto Totale
3.7
  • Isolamento termico
    (3)
  • Comodità
    (4.5)
  • Peso
    (2.5)
  • Ingombro da chiuso
    (4.5)
  • Funzionalità
    (4)
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IN SINTESI

Sacco a pelo a mummia con isolamento sintetico e realizzato con materiali riciclati. Ideale per un utilizzo variegato nelle 3 stagioni, dal trekking al campeggio, ponderando sempre bene l’altitudine e le condizioni atmosferiche.

Pro

  • Comprimibilità e ingombro da chiuso
  • Sagomatura slim che minimizza l’aria all’interno
  • Composto in materiale riciclato
  • Buona resistenza all’umidità

Contro

  • Zip poco accessibile dall’interno
  • Isolamento della zip non convincente
  • Peso nella media

Premessa

Il Vango Microlite 200 è un sacco a pelo pensato per entrare in uno zaino da trekking e accompagnare escursioni di pochi giorni in ambienti non troppo severi.

Il suo range di utilizzo confortevole si attesta su temperature miti fra 1 e 20°C che lo rendono ideale per un utilizzo 2-3 stagioni.

Il suo peso rientra nel range medio dei sacchi a pelo in materiale sintetico ma offre ottima comprimibilità e portabilità, risultando un’alternativa più maltrattabile ed economica rispetto ai prodotti in piuma.

Test Vango Microlite 200

Caratteristiche tecniche del Vango Microlite 200

  • Peso: dichiarato 960 gr, pesato con sacca 1050 gr.
  • Altezza massima utilizzatore: 190 cm
  • Dimensioni aperto: 210x80x50cm
  • Dimensioni compresso: 26x18cm – Circonferenza 61 cm
  • Temperature dichiarate: +5°C/+1°C/-10°C
  • Temperature consigliate: da 1°C a 20°C
  • Tessuto esterno: Polair® Active Eco Shell in poliestere riciclato 20D 400T Diamond Ripstop resistente all’acqua
  • Tessuto interno: Polair® Active Eco in poliestere 20D 380T resistente all’acqua e allo strappo
  • Imbottitura interna: 4T Eco – Imbottitura sintetica riciclata
  • Lavabile in lavatrice a 30°C
  • Paese produttore: Regno Unito – Cina
  • Link al produttore
Sacco a pelo sintetico

Modalità di test

Ho provato il Vango Microlite 200 in diversi tipi di contesti all’inizio di questa estate 2023. L’ho utilizzato nei campeggi a bassa quota a temperature elevate, in un bivaccamento di alcune ore con il solo sacco a pelo a quota 1050 metri, e in alcune notti in tenda a quote comprese tra i 2300 e i 2600 metri.

I range di temperatura incontrati sono stati fra i 5 e i 23 °C, con umidità dal 70 al 90%.

In ogni caso ho abbinato questo sacco a pelo a un materassino auto gonfiante Ferrino Vario e ho sempre mantenuto lo stesso abbigliamento composto da una maglietta intima maniche lunghe, mutande e calze.

Test Vango Microlite 200

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La prova sul campo del Vango Microlite 200

Prime impressioni

Il Vango Microlite 200 si presenta come un sacco a pelo a mummia dal taglio decisamente slim che ne minimizza l’ingombro anche da chiuso. Come tutti i sacchi a pelo sintetici il peso non è indifferente arrivando a raggiungere il chilogrammo. Questa è una delle caratteristiche che rientra fra i pregi/difetti della scelta fra un sintetico e un piuma.

Il Microlite 200 è facilmente comprimibile all’interno della sua sacca grazie alle quattro fettucce tiranti. Le dimensioni da chiuso arrivano così a 26×18 cm che lo fanno stare nella maggior parte degli zaini.

Sacco a pelo comprimibile

Nonostante il taglio slim l’imboccatura è sufficientemente larga da rendere agevole l’ingresso e l’uscita anche senza aprire di molto la cerniera.

La cerniera corre lungo quasi tutto il lato sinistro del sacco a pelo, il che può essere un pregio in quanto permette di essere aperta solo dai piedi per aerare maggiormente l’interno durante le notti più calde. Allo stesso modo può anche risultare un difetto in quanto rappresenta un punto delicato da dove potrebbe uscire parte del calore. Infatti, l’isolamento interno della cerniera non mi ha convinto molto.

Le zip sono due, disposte agli opposti della cerniera, una alla testa e una ai piedi, ma piuttosto difficili da manovrare dall’interno.

Sacco a pelo Vango
L’isolamento interno della cerniera del Vango Microlite 200.

Sia il cappuccio che il collare interno si possono stringere tramite dei cordini a tiraggio semplice, con dei morsetti a pulsante. Il collare non è troppo imbottito mentre il cappuccio è molto avvolgente.

Vango Microlite 200
Il collare e il cappuccio possono essere facilmente regolabili.

Poco più in basso del collare c’è una tasca di dimensioni generose al cui interno sta abbondantemente uno smartphone (anche se la posizione sul petto non la trovo idonea a conservare questo tipo di dispositivo) o dei fazzoletti.

Sacco a pelo mummia sintetico

Comfort e funzionalità del Vango Microlite 200

La prima cosa che mi ha colpito è il taglio slim abbastanza aderente al corpo. Questa scelta permette di avere all’interno del sacco poca aria da scaldare con il nostro corpo ma se non si è abituati la prima sensazione è di leggera costrizione.

Questa sensazione nel mio caso è passata velocemente perché la sagomatura risulta comoda per girarsi e muoversi. Il sacco a pelo infatti gira insieme al corpo seguendone molto bene i movimenti e non mi sono mai trovato nella fastidiosa situazione di trovarmi il sacco storto.

Sacco a pelo mummia

La sensazione provata appena entrato è sempre stata di rapido tepore e di morbidezza dei materiali.

Il collare va stretto parecchio perché abbastanza largo. Questo fatto risulta un po’ scomodo quando bisogna riaprirlo tutto per poter raggiungere la zip per aprire il sacco a pelo.

Isolamento termico

Ho provato il Vango Microlite 200 con varie temperature sempre con il medesimo abbigliamento riscontrando i seguenti risultati:

  • A 23°C con umidità 75% ho sentito sufficientemente caldo da doverlo aprire.
  • A 12°C con una umidità al 70% senza tenda e con il solo materassino, mi sono scaldato rapidamente e sono stato decisamente bene.
  • Con temperature fra i 5 e 10°C con umidità al 90% il sacco a pelo si è comportato egregiamente restituendomi temperature interne intorno ai 30°C, un’umidità del 50% e un generale senso di benessere.
Test Vango Microlite 200

I problemi sono nati durante una nottata con 5°C e moltissimo vento che entrava anche da sotto i faldoni della tenda. In questo caso il freddo si è sentito, la temperatura interna al sacco non ha superato i 26°C con un’umidità stabile al 50%.

In questo caso ho provato ad adottare la posizione fetale per migliorare il mio riscaldamento e la cosa ha funzionato, pur non essendo stata una manovra comodissima da svolgere per via del fit slim del Microlite 200.

Non ho mai riscontrato problemi dettati dall’umidità, né in tenda né fuori.

Sostenibilità del Vango Microlite 200

Questo sacco a pelo fa parte della “Earth Collection” di Vango che garantisce l’utilizzo di materiali 100% riciclati (tessuto, imbottitura, guscio e fodera). In questo caso per ogni Microlite 200 viene utilizzato l’equivalente di 51 bottiglie di plastica che vengono lavorate per creare il filamento che servirà a creare i tessuti interni ed esterni nonché l’imbottitura.

Nel sempre attuale dilemma su quale sacco a pelo scegliere, se piuma o sintetico, Vango punta sull’ecologia e il riciclo fornendo un prodotto più pesante di un piuma a parità di prestazioni, ma più economico, meno delicato, più resistente all’umidità e senza utilizzare parti derivanti da animali.

Test Vango Microlite 200

Consigliato per

Il Vango Microlite 200 è un sacco a pelo che ho apprezzato per la comodità e il poco spazio che occupa rispetto ad altri modelli sintetici. Lo consiglio sia a chi cerca un prodotto che stia nello zaino per dei trekking di pochi giorni, sia per chi vuole usarlo in campeggio durante il periodo primavera-estate-autunno.

Non ha una temperatura estrema molto bassa, per cui non lo utilizzerei a quote superiori ai 3000 metri se non nel periodo estivo e all’interno di bivacchi o rifugi che riparino bene da eventuali intemperie.

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Gregory Zulu 35

Zaino dalla grande qualità costruttiva. Peso non minimale ma compensato da comfort e stabilità.

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Pantalone multisport adatto ad un utilizzo con temperature fresche tipiche delle mezze stagioni.

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