Voto Totale
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Peso
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Prestazioni punte
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Antibott
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Chiusura e regolazione
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Ingombro di trasporto
In sintesi
Rampone in acciaio concepito per alpinismo classico, leggero e compatto, specie se abbinato alla fettuccia di regolazione in Dyneema. Molto tecnico e stabile, pur con sole 10 punte, è caratterizzato da un’elevata compatibilità con diversi scarponi grazie al sistema di attacco convertibile.
Pro
- Peso e volumi contenuti
- Ottima compatibilità con diversi scarponi
- Punte frontali molto efficaci
Contro
- Stringhe di serraggio troppo sottili
- Antibott migliorabile
I ramponi a 10 punte in acciaio rappresentano un segmento di mercato molto interessante. Anche se non raggiungono le potenzialità tecniche di quelli con più punte sono leggeri e sufficientemente affidabili per utilizzo su difficoltà alpinistiche classiche.
C.A.M.P. propone Ascent, leggero ed essenziale senza rinunciare a nulla. Anzi, rispetto ad altri prodotti della medesima categoria offre punte frontali maggiormente tecniche ed anche un buon numero di accessori.
Disponibile in versione con attacco classico o automatico-semiautomatico.

Caratteristiche tecniche del rampone C.A.M.P. Ascent
- Materiali costruttivi: Acciaio NiCrMo
- Numero punte: 10
- Antibott: fornito in dotazione, attivo
- Peso a coppia: 762 g antibott incluso con attacco semi-automatico
- Tipo di attacco: convertibile semi-automatico e automatico (e con accessorio non in dotazione convertibile anche in attacco classico)
- Asta di regolazione: in acciaio, asimmetrica e con regolazione micrometrica
- Regolazioni: 2 fori per attacco frontale, 2 fori per attacco posteriore e 3 livelli per la talloniera.
- Link al produttore
Modalità di test
Testato su diversi scarponi ed in ambiente di alta quota in occasione di tre uscite: escursione da Plateau Rosa al bivacco Rossi e Volante, via normale italiana al Monte Bianco e via normale al Dente del Gigante. Nella terza uscita ho sostituito l’asta di regolazione in acciaio con la fettuccia di regolazione in Dyneema.


La prova sul campo
I ramponi C.A.M.P. Ascent colpiscono fin da subito positivamente: l’estetica è accattivante e le finiture sono molto curate.
Nella confezione vengono forniti sia l’attacco automatico sia quello semiautomatico, gli antibott attivi ed anche la custodia per trasporto e stoccaggio. Quest’ultima è minimalista e un po’ fragile, ma va detto che di solito non è compresa nel prezzo del rampone.
I dettagli sono molto curati: trovo la leva di regolazione molto interessante, un po’ in stile “braccio del giradischi”: un tipo di progettazione controcorrente che si rivela ben utilizzabile.


Le punte ed il corpo rampone
Il rampone è costituito da acciaio NiCrMo, particolarmente adatto a sopportare importanti sollecitazioni.
L’inclinazione delle due punte anteriori è molto pronunciata e le punte immediatamente dietro sono protese verso l’avanti, come sui ramponi più tecnici. Questo permette di utilizzarle in appoggio durante la piolet traction. Pur non essendo un rampone tecnico da verticalità, muovendo qualche passo su di una placca di ghiaccio inclinato l’ho trovato molto affidabile e sicuro.
Non ho mai avuto problemi di stabilità persino in passaggi di cresta nevosa molto affilata ed il rampone ha sempre aderito bene agli scarponi, anche dopo ore di utilizzo su neve e vari passaggi su roccia.
Le restanti punte hanno una morfologia piuttosto standard per la categoria e rendono il rampone alto 3,5 cm,in linea con modelli concorrenti. Lo spessore delle punte non è troppo marcato, trattandosi di un prodotto in stile fast and light, e dopo le uscite a cui l’ho sottoposto non ha avuto bisogno di essere riaffilato.
Mi ci sono trovato molto bene sia in situazioni di neve rigelata (ghiacciaio in piena notte) sia con neve decisamente più trasformata e meno portante (stesso ghiacciaio alle 13 circa): li ho sempre trovati saldi allo scarpone e stabili nel passo.


Antibott
Bello esteticamente, ma poteva essere più efficace.
Mi è capitato di trovarmi in una situazione di neve pesante ed ogni pochi passi ho dovuto utilizzare la piccozza per percuotere il rampone e staccare lo zoccolo, mentre il mio compagno di cordata non ha riscontrato questo problema con ramponi di altra marca. Su neve portante, rigelata o in via di trasformazione non ho avuto problemi.

Allacciatura
Ho trovato la fettuccia che costituisce l’allacciatura del rampone un po’ fine. Questo la rende poco maneggevole, specie con i guanti. Bisogna lavorarci un po’ di più per ottenere la “morsa” che si desidera. Molto funzionali invece i due passanti a doppia D: la linguetta utile per allentare i ramponi lavora in maniera eccellente e si maneggia bene anche con guanti.





Accessorio: fettuccia di regolazione in Dyneema
Mi è stato fornito anche questo accessorio che sostituisce l’asta di regolazione risparmiando peso (23 grammi a rampone) ma soprattutto rendendo il rampone C.A.M.P. Ascent ripiegabile su sé stesso, quindi molto più compatto.
Mi è piaciuta molto e ne consiglio l’acquisto: compiendo escursioni sul ghiacciaio non si nota la differenza con l’asta di serie a patto di registrarla molto bene prima di partire, operazione un po’ più laboriosa rispetto a quando si utilizza la comune asta in acciaio. Quest’ultima rimane migliore per utilizzo su terreno misto. Ritengo che questo accessorio valorizzi ancora di più le peculiarità del C.A.M.P. Ascent: leggerezza e compattezza.


Consigliati per:
I ramponi C.A.M.P. Ascent sono destinati ad ascensioni alpinistiche su difficoltà classiche. Tuttavia non sfigurano se si affronta qualche passaggio più tecnico, andando a sfidare i “fratelli maggiori” a 12 punte. Penso che sia un buon acquisto sia per i neofiti che desiderano approcciarsi all’ambiente del ghiacciaio sia per chi è più esperto e cerca un rampone più leggero e compatto, senza rinunciare a robustezza e stabilità.
Può essere anche una valida opzione per gli scialpinisti che cercano un rampone compatto, relativamente leggero ma con l’affidabilità dell’acciaio.
