Voto Totale
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Progressione classica su ghiaccio e neve
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Piolet traction
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Efficacia accessori
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Manegevolezza
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Peso
IN SINTESI
Piccozze tecniche e versatili, che possono accompagnare dai canali ripidi fino alle pareti nord e al misto tecnico. Adatte all’alpinista che sta evolvendo dalle semplici escursioni su ghiacciaio a salite più tecniche dove sono necessarie le doppie picche.
Pro
- Solidità dei materiali
- Modularità degli accessori
- Versatilità d’uso
- Forza battente
Contro
- Poco grip sul manico al di fuori dall’adesivo antiscivolo
Premessa
Singing Rock Bandit è sicuramente un modello di picca ben costruito, personalizzabile e dal peso marcato. In generale non siamo in presenza di innovazioni radicali rispetto ad altri modelli presenti sul mercato, ma la sua versatilità la rende adatta ad un’ampia gamma di utilizzi, dall’alpinismo tecnico a quello classico.

Caratteristiche tecniche delle Singing Rock Bandit
- Lunghezza 50cm
- Peso 610 grammi (con i pesi)
- Pesi lama removibili (50 grammi)
- Omologazione T
- Venduta con becca ice (intercambiabile con quella da misto)
- Paletta o martello intercambiabile
- Testa in acciaio forgiato
- Extragrip adesivo sopra il manico
- Manico in plastica a doppia densità
- Gancio manico intermedio (RHINO) removibile
- Gancio manico inferiore (BOXER) removibile
- Paese produttore: Repubblica Ceca
- Link al produttore
Modalità di test
La piccozza rappresenta uno degli attrezzi più importanti per muoversi su terreno tecnico ghiacciato, dotato di design e costruzione ormai consolidati. Per cui difficilmente ci si ritrova tra le mani un attrezzo rivoluzionario. Per questo motivo ho preferito concentrarmi sulla valutazione di altri aspetti, come la qualità dei materiali utilizzati e la bilanciatura della becca.
Ho utilizzato le piccozze in coppia (martello e pala) per salite alpinistiche classiche estive. In particolare su canale misto neve e ghiaccio fino ai 60° e per l’ascensione di un 4000 con progressione su ghiacciaio.
Ho deciso di tenere montati tutti gli accessori per valutare al meglio i pregi e i difetti.

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La prova sul campo delle Singing Rock Bandit
Prime impressioni
Le Singing Rock Bandit sono piccozze di tipo 2, ovvero per un uso alpinismo tecnico in piolet traction, con omologazione T, per cui possono essere utilizzate anche come ancoraggio e corpo morto.
Le prime volte che le si maneggia si ha la sensazione di avere tra le mani un attrezzo un po’ pesante, ma allo stesso tempo resistente e ben costruito.

Costruzione
Queste picche, dal design apparentemente semplice, sono in realtà ricche di dettagli interessanti.
In primo luogo la costruzione del corpo e della testa in lega d’alluminio forgiato a caldo, mentre lame, martello, pala e puntale in acciaio CrMO. La presa dalla testa si è rivelata abbastanza comoda, così come il foro per inserirle nel moschettone porta materiale.

Sono lunghe 50 cm e pesano 610 gr comprensivi del pesetto sulla lama di 50 gr che aumenta la forza battente e rende il bilanciamento più aggressivo.
Possiedono una curvatura che ricorda le Petzl Quark, motivo per cui le Bandit possono essere considerate per un uso versatile tra alpinismo classico e tecnico.

A discapito del peso, che non è sicuramente il punto di forza di queste picche, ho apprezzato particolarmente la forza battente sul ghiaccio vivo. Le Bandit penetrano bene nel ghiaccio più duro, anche per merito dei pesetti sulle lame. Questo dettaglio le rende potenzialmente idonee anche su terreno molto tecnico come ad esempio su cascate di ghiaccio. Avrò occasione di testare le Bandit su cascata questo inverno, aggiornando la recensione.
Le Singing Rock Bandit si sono dimostrate precise ed efficaci sul terreno più tecnico: passaggi di misto e in particolare nelle pendenze innevate più ripide, quali quelle da classiche pareti nord.
Considerata la loro lunghezza un po’ corta, la progressione su ghiacciaio non è il terreno d’uso ideale di queste picche. In fase di camminata su pendii poco ripidi si fatica a trovare l’appoggio.

Sono vendute con lama di tipo T per ghiaccio, ma possono essere sostituite con lame da misto. Al pari, è possibile configurarle con paletta o martello, ma anche senza questi accessori (nella versione dry).
Impugnatura delle Singing Rock Bandit
Nella parte superiore del manico è presente un adesivo antiscivolo che aiuta ad aumentare il grip.

Un difetto che ho potuto riscontrare invece è la scivolosità della vernice lucida sulla parte restante del corpo. Spesso, quando si impugna la picca sotto la testa per battere nella neve fresca e crostosa, la mano tende a scivolare per assenza di grip.

Configurazione
Il manico è in plastica a doppia densità, con la struttura grigia in materiale più rigido e gli inserti neri in plastica gommata. Sul palmo sono presenti zigrinature per aumentare la presa.
Questa parte è ben costruita e personalizzabile a seconda della dimensione della mano.

La personalizzazione del manico avviene con la modifica del gancio superiore (RHINO) che può essere spostato più in alto o più in basso per aumentare o diminuire lo spazio di presa.


È inoltre possibile rimuovere il gancio inferiore protettivo (BOXER) per creare una configurazione più classica e adatta ad alpinismo tradizionale, dove la tecnica di appoggio di picca deve essere più efficace. Completa il manico il puntale in acciaio di costruzione classica.

Consigliate per
Consiglio le Singing Rock Bandit a tutti gli alpinisti alla ricerca di un prodotto di passaggio dall’alpinismo classico (attraversamento di ghiacciai e facili pendii) a quello più tecnico e ripido, come ad esempio pareti nord e pendii fino a 70°, terreni dove solidità dei materiali e bilanciamento della forza battente sono ben valorizzati.
Per uso su cascate e pendenze più ripide aggiornerò la recensione questo inverno.
Prezzo: € 206
1 risposta
Ciao le adopero da diversi anni, si vajo e nord impegnativi e hanno sempre fatto il loro dovere. Leggermente pesanti come da recensione ma comunque ottima piccozza