Recensione PATAGONIA R1 FLEECE PULLOVER

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Voto Totale
4
  • Isolamento termico
    (2)
  • Comfort
    (5)
  • Traspirabilità
    (5)
  • Robustezza
    (3)
  • Peso / ingombro
    (5)
Voto Utenti 5 (1 recensione)

Un grande classico dei mid-layer

Essenziale e minimale come tutti i capi Patagonia, l’R1 si conferma compromesso ideale tra leggerezza, ingombro, termicità e robustezza. Un capo versatile per (quasi) tutto ciò che si può fare in montagna quando il termometro scende.

Pro

  • Traspirabilità
  • La zip centrale , lunga, perfetta quando fa caldo
  • Comodità
  • Leggerezza

Contro

  • Il prezzo (dopo però è impossibile pentirsi)
  • iI cappuccio, se lo prendete con il cappuccio

Well, Fitz Roy, El Capitan
It was done in an R1
Nanga Parbat, Makalu
It was done in an R1

Con questa semplice canzone Sean Villanueva e Bico Favresse hanno celebrato l’anno scorso uno dei più famosi articoli di Patagonia , R1.

Recensione Patagonia R1 fleece

R1 è una linea di capi tecnici intermedi di Patagonia, pensata per attività veloci in condizioni fredde. R1 non a caso è il capo preferito di alpinisti veloci come Colin Haley, Tommy Caldwell e Steve House.

In questa recensione vi illustro R1 Fleece pullover in colore classic red.

R1 è un pile tecnico leggero da usare come secondo strato sopra l’intimo. È realizzato in Polartec Power Grid, leggero, resistente e traspirante, ed Elastane. In particolare il sito di Polartec descrive bene le caratteristiche di questo textile.

Polartec® Power Grid™ è stato creato per spingere le prestazioni delle tecnologie dei tessuti Polartec ancora più in alto. Attraverso lo sviluppo di una struttura di design brevettato a griglia abbiamo scoperto un nuovo modo di ridurre il peso del tessuto, aumentando il calore e la comprimibilità. Questa costruzione a griglia migliora la traspirabilità generando canali con punti di contatto mirati che assorbono e diffondono l’umidità per un’evaporazione più rapida.

Nulla da aggiungere: quando lo proverete, scoprirete che quanto scritto sopra è vero.

Per una taglia M uomo avete tutto questo in 312 g.

peso minimo per il Patagonia R1

A queste ottime caratteristiche Patagonia aggiunge anche il fatto che questo capo è per il 93% fatto in poliestere riciclato e che il tessuto è trattato HeiQ® Fresh per un controllo degli odori di lunga durata (in pratica è un trattamento agli ioni di argento che blocca la proliferazione dei batteri responsabili dell’odore).

Etichetta con "Made in Colombia"

Il suo design è molto semplice: una zip centrale che scende molto lunga: questo permette quando fa caldo di aprire R1 fin sotto il petto per aumentare al massimo la traspirazione; la cerniera è ovviamente dotata di un piccolo laccetto, che permette di aprire la cerniera stessa anche con i guanti.

Sulla sinistra c’è poi una piccola tasca sempre con cerniera, sempre con laccetto, posta in una posizione che non intralcia né gli spallacci dello zaino, né altro materiale a tracolla. questa tasca è perfetta per tenere al caldo il cellulare o qualche barretta pronta per essere mangiata (senza doverla trovare ghiacciata, come spesso succede se la si tiene su una delle tasche del guscio).

Non è ovviamente una tasca impermeabile.

Tasca R1 fleece

Come molti prodotti Patagonia R1 basa il suo successo su un design semplice, lineare ma estremamente efficace. Non c’è nulla di più di quello che serve per un appassionato di outdoor alla ricerca di un capo che tenga caldo, che asciughi subito e che permetta ogni tipo di movimento.

Io l’ho usato quest’anno per le ultime gite di scialpinismo e poi a giugno per alcune scalate sul bianco. In questo ultimo caso l’ho tenuto addosso per tre giorni di fila. sempre comodissimo, sempre asciutto, senza alcun odore. L’ho grattato contro il granito del Bianco e non si è rovinato.

Quando scali la libertà di movimento è totale; quando corri o sali veloce con gli sci allora apri completamente la zip e lasci che tutto il caldo esca senza farti sudare; quando arrivi in cima chiudi tutto, metti un guscio e sei pronto per scendere, asciutto e caldo, non serve altro.

recensione Patagonia R1 fleece

Suggerisco di prendere il modello senza cappuccio: per esperienza questo genere di cappucci è scomodo: quando non lo usi tende a fare solo ingombro dietro il collo, quando lo usi in alcuni casi tende a tirare in su dalla schiena il pile.

In conclusione lo consiglio per tutti coloro che fanno sport outdoor al freddo e che debbano vestirsi a strati: R1: quando lo provi ne vorresti molti altri e poi ti rendi conto che usi sempre lo stesso.

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3 risposte

  1. Salve! Mi garba la recensione, però vorrei capire perchè sia stato attribuito al capo un punteggio 3/5 al capitolo robustezza, se poi nella recensione scritta si dice che non si è rovinato a contatto col granito del Bianco. Grazie. In ogni caso complimenti per il lavoro fatto!

  2. Ciao Pietro, grazie dei commenti.
    Hai ragione ho dato un valore sufficiente per la robustezza, perché un pile di per sé non è molto resistente all’usura. Comunque sul bianco mi ha stupito.

  3. (5)

    Ciao a tutti! Ce l’ho da anni sia col cappuccio che senza e la consiglio vivamente CON. Completamente chiuso lascia fuori solo occhi, naso e bocca. Zero spifferi su collo ed orecchie e dintorni. Sta perfettamente sotto il caschetto (Pezl Meteor). Il tutto è tagliato benissimo (almeno su di me) e sta tutto perfettamente a posto.
    Appena fa caldo giù il cappuccio e non ti ricordi più di averlo finché hai freddo. Non va a dar fastidio allo zaino. Inoltre la versione CON ha la zip frontale MOLTO più profonda, praticamente fino all’ombelico, quando hai su l’imbrago con attaccata tutta la ferramenta, lo zaino e la corda a tracolla capisci a che serve e la benedici.
    Stra resistente ci arrampico, ciaspolo, scio, trekking, alpinismo e pure corsa invernale con la frontale. Appena muore ne compro di sicuro un altro!
    Il mio consiglio è provatelo! Poi i tanti € del costo capirete dove sono andati usandolo: fatto benone e dura anni ed anni.
    Spero di esservi stato utile e buona montagna a tutti!

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