Voto Totale
-
Protezione dal vento
-
Protezione dalla neve
-
Impermeabilità
-
Traspirabilità
-
Peso e ingombro
-
Indossabilità e libertà di movimento
-
Design e dettagli
In sintesi
Un guscio polivalente ibrido, realizzato usando Gore-Tex® 2.5L e 3L, con una buona traspirabilità e protezione da neve e vento. Discreta protezione dalla pioggia. Il corpo in materiale a 2,5 strati gli conferisce un’ottima comprimibilità, mentre braccia e spalle realizzati in 3L sono più robusti e protettivi.
Pro
- Ottima comprimibilità
- Cappuccio ampio e ben regolabile
- Dotazione di zip e tasche
- Realizzato con criteri di eco-sostenibilità
- Made in Europe
Contro
- Peso non particolarmente contenuto
- Cerniera principale non stagna
- Trattamento DWR non molto efficace
Il Millet K Hybrid GTX Jacket è un guscio a costruzione ibrida, ovvero realizzato con alcune porzioni in Gore-Tex Paclite® 2.5L ed altre in Gore-Tex® 3L.
Nella scelta di un guscio, che sia per uso estivo o invernale, tra i parametri da valutare ci sono sicuramente impermeabilità, traspirabilità, peso e ingombro. Chi preferisce muoversi leggero, o ha problemi di spazio, tende a favorire gli ultimi due e si orienta tipicamente su prodotti realizzati con membrane 2L o 2.5L. Chi invece favorisce durevolezza e protezione sceglie in genere gusci prodotti con membrane 3L.
L’intento dell’azienda, con la Millet K Hybrid GTX, è di utilizzare questi materiali cercando di sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi: protezione del 3L dove serve maggiormente (spalle e braccia) e leggerezza/comprimibilità grazie al materiale 2.5L nel resto del capo.

Caratteristiche tecniche della Millet K Hybrid GTX
- Materiale: costruzione ibrida in Gore-Tex® 3-layers e 2.5-layers
- Membrana: Gore-Tex® 3L (maniche) e Gore-Tex Paclite® 2.5L (corpo e cappuccio)
- Impermeabilità: 28.000 mm H2O
- Traspirabilità: RET < 9
- Peso: circa 420g (taglia L uomo)
- Sostenibilità: “Low impact” label, DWR PFC Free (solo la porzione in Paclite®)
- Link al produttore

Modalità di test
Ho avuto modo di provare il guscio Millet K Hybrid GTX Jacket in condizioni primaverili durante due gite di scialpinismo in alta quota tra i 3000 e i 4000m (Monte Cristallo allo Stelvio ed un tentativo alla Capanna Regina Margherita sul Monte Rosa). In queste uscite ho trovato vento, neve e qualche scroscio di pioggia. Ho testato inoltre la giacca durante una breve escursione in Grignetta sotto una fitta pioggia e in occasione di una escursione con temporale nei dintorni di Claviere.

La prova sul campo del Millet K Hybrid
Impressioni generali
Il guscio Millet K Hybrid GTX Jacket, come il nome lascia intuire, è realizzato con due diversi materiali con membrana Gore-Tex®:
- Le maniche e le spalle nella loro interezza (in nero nelle foto) sono costituite da tessuto Gore-Tex® 3-layers
- Il resto del capo (in verde nelle foto) è invece in Gore-Tex Paclite® 2.5-layers
La scelta della casa francese è stata presumibilmente quella di usare il materiale 2.5L nella maggior parte del capo, in modo da ridurre al massimo il peso e l’ingombro e di dedicare il tessuto 3L alle zone più esposte, non solo alle intemperie ma anche allo sfregamento e a contatti accidentali con l’ambiente (rami, rocce, ecc.).
Mentre nel materiale 3-layers la membrana impermeabile e traspirante si trova protetta tra lo strato esterno (idrorepellente) ed una fodera interna, nel materiale 2,5-layers al posto della fodera interna c’è una sottile pellicola protettiva direttamente incollata alla membrana.
L’assenza di una vera e propria fodera interna dona tipicamente ai materiali 2.5L maggiore leggerezza e comprimibilità rispetto ai 3L, anche se al prezzo di una minore durevolezza.
L’impiego dei due diversi materiali è evidente osservando l’interno del guscio.

Peso e comprimibilità
Nonostante la scelta costruttiva, in termini di peso il guscio Millet K Hybrid GTX Jacket non risulta esattamente un “peso piuma”. Con circa 420g per una taglia L senz’altro non compete con i gusci più leggeri reperibili sul mercato e si stacca solo per una manciata di grammi da gusci interamente realizzati in materiale 3-layers, che si trovano ormai facilmente sotto i 500g di peso.
Ma è in termini di comprimibilità che il Gore-Tex Paclite® fa la differenza. Il materiale 2.5L è infatti molto sottile e flessibile, permettendo di arrotolare senza fatica il guscio fino ad occupare all’incirca lo spazio di una borraccia.

Tasche e dettagli del Millet K Hybrid
Le due tasche laterali sono molto ampie, posizionate in alto in modo da essere facilmente accedute anche indossando un’imbragatura (o la cinghia ventrale dello zaino) e dotate di zip ermetiche in modo da tenere il contenuto all’asciutto in caso di pioggia.
Curiosamente, dentro una tasca Millet ripone un cartellino che invita a non tenere in tasca oggetti elettronici delicati, quasi a voler intendere di non assumersi responsabilità in caso di un eventuale guasto allo smartphone.
La zip principale invece mi dà meno fiducia, non è ermetica ed è dotata di un singolo cursore: non è quindi possibile aprire la giacca dalla parte inferiore. Non che sia una cosa che mi capita spesso, a dire il vero.

Purtroppo, non sono presenti tasche interne dove custodire materiale che si desidera tenere al caldo: peccato perché mi ha dato un’ottima impressione nell’utilizzo in ambiente invernale.
A mio avviso il cappuccio è decisamente un punto di forza del guscio Millet K Hybrid GTX. È infatti ampio a sufficienza da coprire un caschetto da alpinismo o da sci (evviva!), cosa non molto comune.
Inoltre, ha una comoda visiera rigida e diverse possibilità di regolazione per assicurare il fit corretto e il massimo comfort.

Il collo è protettivo e ben alto alto sopra il mento. Completano la dotazione del guscio una coulisse nel bordo inferiore e (come in altri gusci Millet), gli strappi in velcro per la regolazione dei polsini.
Traspirabilità e impermeabilità
Nei test che ho potuto eseguire, a dire il vero tutti a temperature piuttosto basse, la traspirabilità del guscio Millet K Hybrid GTX Jacket è risultata buona, nonostante io sia un sudatore professionista.
È decisamente d’aiuto anche la possibilità di aprire le due ampie zip di aerazione (lunghe ben 30 cm) poste sui fianchi sotto le ascelle e dotate di comodo doppio cursore.

Per quanto riguarda l’impermeabilità, vista la stagione decisamente secca, non ho avuto la possibilità di fare un vero e proprio stress test con lunghe camminate sotto la pioggia.
Ciò nonostante, mi sono fatto qualche idea.
Anche se Millet dichiara, sia per il materiale Gore-Tex® 3L sia per il Paclite®, un’impermeabilità di 28.000 mm H2O la mia impressione è che il 3L su spalle e braccia garantisca una protezione superiore. Dopo qualche decina di minuti sotto pioggia battente, infatti il Paclite® mi ha dato la sensazione di iniziare a soffrire, il tessuto ha cominciato a mostrare qualche piccola zona più scura, tipico effetto dell’acqua che supera la barriera DWR. In particolare, nelle zone a contatto con gli spallacci e le cinghie dello zaino.
L’acqua non è comunque entrata grazie alla membrana sottostante, ma se l’effetto “inzuppato” dovesse estendersi, il materiale con la superficie così bagnata perderebbe buona parte della traspirabilità.

Nessun problema invece per quanto riguarda la protezione da neve e vento durante le gite di scialpinismo.

Non perderti le prossime recensioni!
Ricevi comodamente via mail solo i test dei prodotti per gli sport che pratichi.
Vestibilità
La vestibilità del guscio Millet K Hybrid GTX Jacket a mio giudizio è leggermente abbondante. Sono alto circa 180cm e pur avendo un fisico piuttosto asciutto, ho optato per una taglia L per poter indossare sotto al guscio un pile caldo durante le escursioni invernali senza rischiare impedimenti nel movimento. Ma probabilmente una M sarebbe stata più che sufficiente.
Abituato ad altri tipi di membrana, devo poi segnalare la strana sensazione che ho provato indossando questo capo (almeno le prime volte). Ho trovato infatti che la consistenza del Gore-Tex sia leggermente…plasticosa. Tradotto: il tessuto non è morbido e quando ci si muove produce un lieve rumore, simile ad uno scricchiolio. Comunque niente di grave, ci si fa l’abitudine in fretta.
Sostenibilità ambientale e sociale
Millet contrassegna i capi di abbigliamento più eco-friendly con l’etichetta Low Impact, che denota particolare attenzione nella scelta dei materiali ed alle certificazioni di sostenibilità ambientale, n particolare BlueSign e Oeko-Tex (qui un approfondimento sulle principali certificazioni).
È inoltre dotata di uno stabilimento di proprietà in UE (a Sarvar, Ungheria) in cui realizza direttamente alcuni dei capi di abbigliamento, tra i quali il guscio Millet K Hybrid GTX Jacket.

A testimoniare l’attenzione per i temi ambientali, Millet ha inoltre intrapreso con il progetto Roadmap to 2030 un percorso che prevede di trasformare l’azienda in una Regenerative Enterprise.
Un concetto che supera quello di sostenibilità e prevede non solo di ridurre gli impatti negativi sul pianeta ma addirittura di iniziare a produrre impatti positivi (per un approfondimento: Forbes – Beyond sustainability: the Regenerative Business).
Per il bene del nostro pianeta, non ci resta che sperare che non si tratti di semplice greenwashing e che l’esempio virtuoso sia seguito da tante altre aziende.
Consigliata per
Il guscio Millet K Hybrid GTX Jacket è un capo consigliato a chi cerca una buona protezione da vento, neve e un discreto riparo dalla pioggia con un ingombro minimale.
Può essere una buona soluzione per chi pratica sport di montagna prevalentemente in inverno o che cerca un capo che possa essere usato nella bella stagione con piogge occasionali.
A chi cerca un guscio per lunghi trekking con tempo incerto consiglierei di orientarsi verso un prodotto 3-layers al costo di un maggiore ingombro nello zaino.
Acquista Online