Voto Totale
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Potenza luminosa
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Durata
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Peso
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Semplicità di utilizzo
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Qualità dei materiali
In sintesi
La Lupine Penta è davvero compatta, robusta e versatile. È la lampada giusta per alpinismo, trekking, scialpinismo. Sia uscite lunghe di un giorno o di più giorni. Offre 17 diverse modalità di illuminazione, difficile quindi non trovare quella ideale per noi. Ed è ricaricabile con USB.
Pro
- 17 modalità di illuminazione
- Luce rossa
- Corpo robusto in alluminio
- Ricarica rapida
Contro
- Non stabile a sufficienza per il trail
- Potenza a 1100 lumen disponibile solo per 15 secondi
La Lupine Penta è una lampada frontale compatta, robusta e versatile, proposta per alpinismo, corsa e scialpinismo.
Lupine nasce nel 1989 dall’interesse del suo fondatore Wolf di sviluppare una lampada adatta ai suoi giri notturni in mtb. L’azienda è poi cresciuta diventando uno dei riferimenti europei per le lampade per bicicletta e outdoor.
Caratteristiche tecniche della Lupine Penta
- Luce bianca da 5700 K, massima 1100 lumen
- Luce rossa
- Corpo in alluminio 6061-T6
- Gradi di protezione IP68
- Due tasti funzione in gomma
- Ricarica USB-C coperta da tappo in gomma
- Fascia elastica frontale (come optional anche fascia trasversale)
- Peso: 86 g
- Link al produttore

La prima impressione non appena si ha in mano la Lupine Penta è di robustezza. il corpo in alluminio verniciato opaco nero è davvero solido e ben rifinito. Tanto che Lupine garantisce una resistenza alla caduta da 2 metri e una resistenza IP68: massima protezione dall’entrata di polvere – 6 – e entrata acqua – 8.
Lupine usa l’alluminio per il corpo delle sue lampade sia per maggiore robustezza, sia per dissipare meglio il calore prodotto dal led.

La lampada ha due tasti in gomma di facile attivazione. Tanto facile che, giustamente, Lupine offre la possibilità di bloccarli così che – ad esempio – non si accendano accidentalmente. Quindi doppia pressione di entrambi i tasti per 3 secondi, si illumina un led rosso e così i tasti sono bloccati. Doppia pressione per 3 secondi, si illumina il led bianco e ora i tasti sono di nuovo abilitati.

La Lupine Penta si ricarica tramite porta USB-C. La ricarica è molto rapida e segnalata da luce rossa (in corso) e verde (ricarica terminata). La porta viene richiusa da un tappo in gomma.
La lampada è dotata di 5 led: 4 piccoli e uno centrale ad alta potenza. I colori disponibili sono luce bianca e luce rossa. Le modalità luminose disponibili sono in totale 17! Davvero tante.
Per quanto riguarda la luce bianca, la Penta è disponibile in due varianti: una da 4500 K (bianco neutro) e una da 5700 K (luce del giorno), che è quella da me testata.
Optional ordinabile è una fascia traversale da mettere in testa, molto utile per la corsa. Altro optional utile è una piastrina adesiva per montare la lampada direttamente sul casco, senza necessità di usare la banda elastica.
Modalità di test
Abbiamo utilizzato la Lupine Penta in trekking e durante i rientri di notte dalle vie in montagna e dalla falesia. Nella stagione invernale la abbiamo usata per le risalite con gli sci all’alba o alla sera.

La prova sul campo della Lupine Penta
Non appena si legge il libretto istruzioni un po’ ci si perde tra tutte le modalità disponibili. Dopo, quando si inizia a usare la lampada, allora tutto diventa più semplice.
Ricarica
La ricarica è davvero rapida come promesso da Lupine, ovvero 2 ore e 30 minuti. Per controllare lo stato di ricarica basta schiacciare brevemente i due bottoni insieme: la lampada così illumina i quattro led piccoli a seconda dello stato di ricarica: un solo led poco carica, 4 led carica tra 75% e 100%. NB: fate attenzione quando fate questa verifica, perché io mi sono abbagliato più volte.
Vestibilità
La frontale si indossa e si regola bene. Si può impostare l’inclinazione della lampada in maniera stabile.

Batteria e durata
Come autonomia nella modalità a 120 lumen la lampada garantisce 6 ore e 45 minuti di durata. Questo è allineato con la concorrenza: la Petzl Actik Core a 100 lumen offre 7 ore di autonomia. Notare che 100-120 lumen sono ampiamente sufficienti per attività lente in notturna, ciò significa essere coperti tutta la notte. Ho potuto confermare questa autonomia in un’uscita in notturna questo autunno.
Potenza
Per uscite di corsa o attività dinamiche ovviamente si accende la luce bianca: si preme una volta brevemente l’apposito tasto e dopo con le successive pressioni del tasto si aumenta l’intensità della luce. La massima potenza in questa modalità è 600 lumen. Il fascio luminoso ha un bel colore che illumina bene ed è sufficientemente ampio da dare un’ottima visione di insieme. La profondità è ottima.

Se serve si può attivare la lampada nella modalità boost: doppio click sul tasto luce bianca e la lampada va a 1100 lumen ma solo per 15 s. Dopo deve abbassare l’intensità per non surriscaldarsi. Quindi di fatto la Lupine Penta è una lampada da 600 lumen con la possibilità di un boost temporaneo di 1100 lumen.
Utilizzo della Lupine Penta nelle varie discipline
Per quanto sia presentata come lampada ideale per la corsa, direi che il suo peso si fa sentire e tende un po’ a ballare sulla testa, soprattutto in discesa nei trail. Non ho provato la banda elastica trasversale. Qualcosa migliorerà di sicuro ma comunque i suoi 86 g si fanno sentire. Non a caso Lupine per il running offre la Neo, che avendo il pacco batteria spostato dietro la testa ha minore peso sospeso davanti e quindi è più stabile.


Invece, durante il trekking o l’alpinismo si ha davvero l’impressione di avere la lampada giusta. Ricordarsi solo che quando ci si muove con la lampada nello zaino è importante bloccare i tasti.

Per lo scialpinismo la lampada, nella sua modalità di massima potenza a 600 lumen, offre 120 metri di profondità, che sono sufficienti per procedere tranquilli a buona andatura. In questa attività non si hanno vibrazioni come nella corsa, così che la lampada rimane ben stabile, sul casco o direttamente sopra il berretto. Attenzione che in questa modalità si hanno solo 60 minuti di autonomia.

Luce rossa
Era la prima volta che avevo una lampada frontale con luce rossa e pensavo che fosse inutile. Invece ho scoperto che di notte è davvero comoda per leggere. Mi sono allora documentato e la luce rossa è usata sia in ambito militare che civile quando è necessario guardare dei particolari al buio, una cartina ad esempio, senza che la nostra vista notturna sia disturbata. In altre parole con la luce rossa il nostro occhio non è “abbagliato” come succederebbe con una luce bianca; tiene ancora l’iride aperta per vedere al meglio, senza dover aspettare i “tempi tecnici” di adattamento al buio.

La luce diffusa
Per quando invece siamo tranquilli in tenda a prepararci da mangiare allora possiamo usare uno dei modi speciali a luce diffusa: tenere quindi schiacciato il tasto luce bianca per due secondi e si ha luce diffusa bassa. A questo punto per regolare basta schiacciare varie volte il tasto. Questa luce può essere usata anche per camminare su terreno che non presenta ostacoli da evitare e da vedere in anticipo.
Consigliata per
A parte nei trail più irregolari, la Lupine Penta è la perfetta compagna di ogni attività outdoor, indistruttibile. Si ricarica molto velocemente tramite USB (quindi ovunque). Blocchi i tasti, la metti nello zaino e quando cala il sole hai 17 modalità di illuminazione pronte ad aiutarti. La Lupin Penta davvero mantiene la sua promessa di essere una frontale potente, robusta e versatile.
Prezzo: 160 €