Voto Totale
-
Traspirazione sul dorso
-
Comfort
-
Funzionalità
-
Stabilità
-
Peso
In sintesi
Zaino pensato e costruito per chi frequenta la montagna nelle quattro stagioni, adatto quindi sia per l’escursionista esigente che per l’alpinista. Un ottimo all around, la cui versatilità determina inevitabilmente un compromesso in termini di peso.
Pro
- Molto capiente
- Volume di carico regolare
- Doppia tasca
- Carico estensibile (+5 litri con zip)
- Piastrina riflettore Recco
Contro
- Peso sopra la media
- Fischietto nella fibbia poco potente
- Rain cover senza tasca dedicata
Il Ferrino Maudit ha una doppia anima ed è subito evidente, così come l’attenzione ad offrire ai frequentatori della montagna molteplici possibilità di carico del materiale tecnico estivo e invernale.
Gli spazi di carico risultano decisamente molto ben sfruttabili e permettono uno stivaggio ordinato di tutta l’attrezzatura.
Lo zaino Ferrino Maudit si inserisce quindi nel segmento escursionismo – alpinismo ed è dedicato, come dichiarato dall’azienda, a chi frequenta la montagna tutto l’anno.

Caratteristiche tecniche del Ferrino Maudit 30+5
- Peso min (Kg) 0,97 kg Peso max (Kg) 1,37 kg
- Capacità(l) 30 + 5
- Tessuti: Poliestere Diamond Dobby 300D | Poliestere Twill 500 x 400D
- Dorso: “Hollow back system”:
- Riflettore Recco integrato
- Copri zaino
- Due porta piccozze con asole superiori amovibili
- Porta sci laterale
- Nastri addizionali frontali amovibili porta materiali
- Nastri di compressione laterale
- Accesso “full opening” frontale al corpo dello zaino
- Cinturino pettorale con fischietto integrato
- Asole porta piccozza superiori amovibili
- Asole porta materiali su fascia a vita e interno dorso
- Compatibile col sistema di idratazione H2 Bag
- Compatibile con porta-casco
- Daisy chain frontale
- Istruzioni SOS
- Link al produttore

Modalità di test del Ferrino Maudit
In occasione di quattro uscite, tra febbraio e inizio aprile, ho avuto occasione di utilizzare il Ferrino Maudit in modo intensivo. Ho provato lo zaino a diverse quote (fino a 2000 m), con differenti pesi sulle spalle e facendo trekking in vari contesti escursionistici, dalla fitta vegetazione agli ampi spazi in quota.

La prova sul campo del Ferrino Maudit
Tolto lo zaino dall’imballo, ho notato subito la robustezza dei materiali al tatto e la generosa dimensione delle cerniere lampo: due caratteristiche che mi hanno subito confermato che il Ferrino Maudit è stato pensato per resistere senza problemi e nel tempo all’usura e agli sfregamenti.
Avete mai pensato a quante volte durante una singola escursione buttiamo senza troppa cura lo zaino per terra sui sassi taglienti? Io si.

Tasche e scomparti
Sono rimasto impressionato dalla possibilità di carico: ogni singolo spazio è ben ragionato, regolare e soprattutto facilmente raggiungibile grazie all’apertura generosa.
Curiosa la scelta dell’aumento del litraggio con una grande cerniera che ripiega un lembo di tessuto e che consente, una volta aperta, un carico extra per le occasioni in cui può fare comodo.

Praticissime anche le tasche sulla cintura ventrale per piccoli oggetti pronto uso e la suddivisione degli scomparti interni che permettono di disporre bene tutto il materiale e gli oggetti necessari nel corso della giornata.
L’assenza del classico cappuccio dello zaino però obbliga a rinunciare alla comodissima tasca per le chiavi della macchina e il portafoglio che, ammetto, mi è molto mancata. Peccato.
Funzionalità e accessori
Nelle “caratteristiche tecniche” sono elencati tutti gli utilissimi accessori messi a disposizione da Ferrino. Ho particolarmente apprezzato le comodissime fibbie molto facili da sganciare e le diverse possibilità di riporre il materiale.
Menzione d’onore per la piastrina Recco integrata, che non fa mai male, e per gli anelli daisy chain dentro a una delle tasche, molto utili per moschettonare qualcosa o per riporre ad esempio pala e sonda.
Mi è invece mancata una tasca dedicata al coprizaino, incluso nel Ferrino Maudit. Non essendo previsto uno spazio ad hoc per riporlo, sono stato costretto ad appallottolare il coprizaino, spingendolo sul fondo con il timore, però, di rovinarlo.

Portaoggetti esterni
Nel Ferrino Maudit non solo ci sono le maniglie porta sci, la daisy chain esterna in bella vista e i porta materiali sulla fascia ventrale, ma Ferrino offre anche in dotazione delle ulteriori fettucce per stoccare e comprimere all’esterno altro materiale più voluminoso come stuoini, sacchi a pelo ecc..
Mi è sorto il dubbio di riuscire a mettere più cose all’esterno che all’interno ma sono stili di carico, ed io sono decisamente della scuola “tutto dentro niente fuori”.

Personalmente ho sentito però la mancanza di tre cose: una tasca elastica laterale per una piccola borraccia, una fibbia superiore per fissare una corda,e soprattutto un anello di fettuccia per incastrare la punta dei bastoncini.
Ho dovuto ragionarci un attimo per riuscire ad agganciarli al meglio così da non mettere in pericolo me o le persone intorno.
Per il resto davvero ineccepibile! È uno zaino pieno di appigli e anelli.
Ho apprezzato molto quelli sugli spallacci per agganciare gli occhiali da sole.

Comfort e stabilità
Ho piacevolmente constatato che lo zaino è rimasto incollato alla mia schiena in ogni condizione e che si è perfettamente adattato alla mia fisionomia, nonostante non sia possibile personalizzare l’altezza dello schienale.
Le regolazioni degli spallacci e le fibbie ventrali sono quelle classiche che permettono di suddividere con agilità i pesi tra spalle e bacino e che offrono un bel comfort grazie alle imbottiture.

Molto apprezzata la traspirabilità degli spallacci che, grazie alla termoforatura, permettono all’aria di circolare liberamente.
Lo ammetto: sono rimasto colpito dal passaggio dell’aria sullo schienale.
Di solito propendo per zaini con una air zone più evidente proprio perché temo il sudore sulla schiena ma lo schienale Hollow back system del Ferrino Maudit mi ha fatto ricredere.

Peso
Il peso dichiarato e il peso da me rilevato sono pressoché identici: a secco supera il chilogrammo, un po’ troppo per un 30+5 se lo intendiamo come uno zaino solo da escursionismo.
Sono sicuro che in Ferrino ne siano ben consapevoli e che quindi sono riusciti a risolvere il “problema” impostando una suddivisione dei carichi intelligente e ben distribuita, rendendo così poco rilevante questo dato.
Il Ferrino Maudit è uno zaino progettato per un utilizzo anche più tecnico e quindi il peso è in parte giustificato dalla robustezza del tessuto pensato per resistere all’ inevitabile abrasione causata da lamine e becche.
Consigliato per
Penso che il Ferrino Maudit 30+5 sia uno zaino adatto sia a escursionisti che vogliono farne un uso intensivo in trekking attraverso zone impervie, sia a sci escursionisti e alpinisti, ma anche a chi fa dell’outdoor una professione (AMM, GAE ecc..)

In un mercato che punta all’iper specializzazione dell’equipaggiamento (ho uno zaino per ogni tipo di uscita che faccio) realizzare un prodotto come il Ferrino Maudit è una scelta coraggiosa e un esperimento a mio avviso parzialmente riuscito.
Inevitabilmente non potrà essere perfetto per ogni attività o esigenza, ma viste le sue spiccate doti di resistenza, praticità e capienza, sarà sicuramente un fedele compagno long lasting.
Acquista OnlineAcquista in Negozio