Voto Totale
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Traspirazione sul dorso
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Comfort
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Stabilità
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Funzionalità
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Peso
Grande capienza e versatilità
Uno zaino pensato per il trekking di più giorni in autonomia, con tenda e sacco a pelo. Ottima dotazione di tasche, cinghie e accessori. Peso un po’ elevato e qualche difetto di resistenza nel tessuto. Ma nel complesso un buono zaino.
Pro
- Presenza di fibbie e agganci esterni
- Accesso al vano interno con tre diverse aperture
- Molteplici tasche
- Comodità e stabilità sulla schiena
Contro
- Tessuto poco robusto nella parte bassa
- Peso elevato
Ho sempre avuto diversi zaini della storica marca italiana e mi sono sempre trovato bene.
Da circa un anno ho aggiunto alla mia “collezione” di zaini il Ferrino Transalp 60, un modello dedicato al trekking di più giorni, dove è necessario portarsi dietro tanta roba: sacco a pelo, materassino, vestiario, cibo e – magari – anche la tenda (qui una lista completa di attrezzatura per il trekking).

Mi è capitato di utilizzare il Ferrino Transalp 60 anche per lavoro, in occasione delle riprese di un film in montagna, riempiendolo di materiali vari e attrezzatura.
Poi ho avuto modo di usarlo per classici trekking di 2 o 3 giorni in tenda, su itinerari di media-alta montagna, come il giro del Monviso.

In generale posso dire che l’esperienza con il Transalp 60 è stata decisamente positiva. Uno zaino comodo e molto pratico.
Per quanto riguarda la capienza, si va oltre i 60 litri dichiarati, in quanto il Ferrino Transalp ha molte fibbie e agganci esterni che consentono di ampliare notevolmente la portata dello zaino.
Fissando materassino e tenda alle fibbie esterne, ad esempio, i 60 litri restano disponibili per il sacco a pelo, vestiti e provviste;

L’accessibilità è ottima: oltre all’accesso principale da sopra, vi sono altre due zip: una centrale per accedere agli oggetti a metà zaino, l’altra sulla parte bassa per raggiungere le cose in fondo.

Buona anche la comprimibilità: grazie alle cinghie laterali lo zaino si può comprimere nel caso in cui non sia completamente pieno. Invece quando serve spazio si possono utilizzare due comode tasche anch’esse poste ai lati.

Inoltre vi è la possibilità di fissare attrezzatura esterna: grazie a comodi ganci elastici e alle stesse fibbie laterali è possibile fissare accessori come bastoncini, picozze e anche sci da scialpinismo.

A livello di comodità si apprezzano le imbottiture e gli spallacci regolabili con diverse misure di altezza. Anche dopo varie ore di cammino a pieno carico non si evidenziano zone di particolare fastidio e il peso risulta ben distribuito.
Unico neo: il peso a vuoto, pari a 2,5 kg, un valore abbastanza elevato per uno zaino di questa categoria.

Riassumendo, definirei il Transalp 60 come uno zaino valido e razionale per il trekking e quindi ottimo per una stagione come questa in cui, a causa del Coronavirus, i rifugi non saranno sempre accessibili e quindi occorrerà riscoprire la tenda e il sacco a pelo come strumenti di “viaggio”.
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2 risposte
Anche io ho il transalp da più di due anni, usato per trekking con tenda e anche in giro per l’europa in treno. L’ho maltrattato abbastanza e ho rotto una fibbia in plastica e una cinghietta elastica, ma ci sta, normale usura. Per il resto è un “mulo” molto versatile in cui ci sta dentro davvero tanta roba. Dovessi ricomprarlo oggi lo rifarei.
Ho usato il l Ferrino Transalp 60 per una settimana di wilderness in autonomia nel nord dell’Islanda. Ha retto sei giorni di vento e pioggia del nord senza il minimo problema di tenuta e l’ottima accessibilità ai vari comparti è stata di grande aiuto nelle situazioni più scomode. La versione W è particolarmente ergonomica ed adatta alla donna. Sono leggermente corte le cinghie della tasca superiore che, se riempita al massimo, ostacola un poco i movimenti del capo. Per il resto è una bomba.