Voto Totale
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Protezione dal vento
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Isolamento termico
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Traspirabilità
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Peso e ingombro
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Indossabilità e libertà di movimento
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Design e dettagli
In sintesi
Secondo strato nato “per correre”, con costruzione differenziata per massimizzare traspirabilità e termicità. Il capo giusto per chi vuole essere “fast & light” in montagna.
Pro
- Fit atletico
- Maniche lunghe
- Doppie tasche superiori
- Cerniera ben integrata
- Costruzione differenziata per massimizzare traspirabilità e termicità
Contro
- Prezzo
- Tasche inferiori superflue
Dopo Patagonia R1 mi trovo nuovamente tra le mani un secondo strato tecnico, molto tecnico: il Crazy Pull Neutron Man.
Devo dire che questo tipo di prodotti mi piace sempre di più ed è quello a cui chiedo la massima prestazione, perché in condizioni di freddo è quello che tengo in salita o su un tiro duro su roccia.
È lo strato che mi accompagna quando do il massimo, mentre il piumino o il guscio rimangono nello zaino.
Quindi bisogna essere esigenti quando si decide di comprare un secondo strato, perché da esso dipenderà anche la riuscita delle nostre attività. Il secondo strato per me deve essere traspirante, non troppo caldo e con un fit atletico.
Il Crazy Pull Neutron Man risponde pienamente a queste caratteristiche.

Questa felpa nasce dalla filosofia Fast & Light di Crazy Idea, riassunta dalle parole della sua fondatrice: “Seguendo queste due semplici parole, noi disegniamo, produciamo e testiamo il nostro abbigliamento, capi comodi che permettono di salire veloce, fatti con tessuti testati dai nostri atleti, nello sci alpinismo e nello sky running, tra i più forti al mondo.“
È chiaro, però, che con questi prodotti per essere comodi e caldi bisogna correre, altrimenti si ha freddo. Questo non è il capo giusto per fare due passi tranquilli in centro.
Descrizione del Crazy Pull Neutron Man
Partiamo come sempre dal peso: nella taglia M il pull Neutron man pesa 335 g. Patagonia R1 pesa invece 312 g, ma R1 ha una costruzione più semplice.

Il materiale della felpa è un pile alveolare Polartec Power Dry: simile a quello del Patagonia R1. Il pile è composto da alveoli di pile separati da canali che garantiscono un’ottima traspirazione e una efficace evacuazione del sudore.
Ricordate: specialmente in clima rigido la prima vera sensazione di freddo che non va via è percepita quando il primo strato si bagna di sudore e sulla pelle si forma un film di umidità.
Quando siamo così bagnati, allora la sensazione di freddo aumenta ed è difficile toglierla almeno fino a quando non ci mettiamo un primo strato asciutto. Da qui la buona abitudine, finito un avvicinamento a una parete o a una cascata, di cambiare il primo strato: il rapporto peso portato e comfort donato da un capo asciutto è a netto vantaggio del secondo.
La costruzione alveolare del Crazy Pull Neutron è declinata in due modi diversi a seconda della zona.
La schiena, gli avambracci e la parte frontale inferiore sono fatti con un tessuto a trama a coste (tipo velluto), ciò massimizza l’evacuazione del sudore. Invece la parte superiore delle braccia, le spalle e il petto sono composti con un tessuto a trama alveolare, garantendo in questo modo maggiore termicità.


Il Crazy Pull Neutron è molto strutturato: è composto di ben 15 parti sagomate e cucite tra di loro. Questo permette al capo di essere molto avvolgente, soprattutto le maniche sono molto aderenti.
Poi sono anche lunghe e questo a me piace molto perché riesco a portarle fin sotto la mano, in modo che non ci sia alcuna zona scoperta se indosso i guanti.
Io sono alto 173 cm ma ho un’apertura di braccia di 180 cm, per cui spesso mi capita di trovare capi con le maniche corte. Con la taglia M della Neutron man le maniche sono lunghe a sufficienze per me e un po’ mi avanzano.
La felpa poi è apribile completamente con una bella cerniera. Questa è isolata termicamente da un nastro in materiale un po’ più rigido del pile, che ne agevola l’uso facendola scorrere meglio.
Personalmente io non avrei fatto una cerniera completa ma solo una lunga a 3/4, ma qui si entra un po’ nel gusto personale. Senza dubbio è integrata molto bene nel pull, lavora bene e non crea fastidio.

Passiamo alle tasche: questa pull ne ha cinque. Due alte e due basse esterne. Le loro cerniere sono tutte dotate di laccetto per facilitarne apertura e chiusura.
Le tasche alte sono molto visibili e posso dire che sono le più importanti. Queste sono pensate per l’uso con imbrago, come suggerito anche sul sito. Le ho trovate perfette per cellulare o barrette energetiche.

Delle tasche basse io ne avrei fatto a meno. Sul sito sono indicate come tasche per le mani. ma su un pullover così aderente non mi ci vedo girare con le mani “in tasca”. Ho provate a usarle in MTB, ho messo dentro le chiavi di casa, ma a quel punto pesavano e mi davano fastidio mentre pedalavo. Ho spostato le chiavi sulle tasche sopra.
La tasca interna è invece pensata per l’artva. Anche questa tasca a me pare in più, ma a molti tornerà comoda perché è molto capiente, ad esempio ci sta un paio di guanti.

Questa felpa volutamente è senza cappuccio: secondo Crazy Idea “l’assenza di cappuccio favorisce i movimenti indossando il casco o uno strato superiore più strutturato”. Perfettamente d’accordo.
Test sul campo
Ho testato il Crazy Pull Neutron in varie attività:
- Sono andato a correre a 0 °C : con intimo tecnico e il pull Neutron non ho avuto alcun problema, caldo il giusto.
- Ho fatto molte uscite di scialpinismo e in salita avevo solo il Neutron a coprirmi. Dopo mi bastava un guscio leggero ed ero pronto per la discesa.
- L’ho anche usato in MTB e a scalare in dry tooling e mi sono sempre trovato bene: le maniche rimanevano sempre belle aderenti e mi proteggevano bene fino alle mani, sotto i guanti.
Devo ammettere che ho fatto un test anche un po’ estremo: per testare la qualità dei materiali in cui è fatta, non ho lavato questa felpa neppure dopo 20 uscite consecutive. Risultato: questa felpa non ha prodotto odori sgradevoli.

Conclusioni
Come anticipato, questa è una felpa nata per “correre”, altrimenti può risultare solo fredda e troppo essenziale. Quindi è un secondo strato ideale per attività ad alto impatto aerobico, come trail running, scialpinismo e alta montagna.
Il prezzo non è basso, ma si giustifica con la complessa costruzione che ho illustrato e il numero di tasche disponibili. Viste le prestazioni offerte il costo è giusto e posso dire che è un capo anche molto durevole visto quanto l’ho usato per questo test.
Acquista OnlineIn conclusione, se le prestazioni pure sono anche la vostra sola priorità e per queste non badate a spese, allora Neutron Man è il secondo strato perfetto per le vostre “sgasate” in montagna. Fast & Light.