Voto Totale
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Maneggevolezza
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Durabilità
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Prestazione in calata / doppia
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Peso
In sintesi
La Beal Stinger III è la corda singola più polivalente della casa francese. Il medio diametro unito all’estrema scorrevolezza la rendono perfetta per lavorare i tiri in falesia, ma al tempo stesso strizza l’occhio alle ormai popolarissime multipitch sportive.
Pro
- Leggera
- Maneggevole
- Polivalente
Contro
- Troppo elastica
Premessa
Questa non è la prima volta che utilizzo la Stinger III. In passato ho già avuto la versione Golden Dry di questa corda e personalmente la reputo la corda più azzeccata della casa francese per quanto riguarda le intere da falesia. Il peso contenuto rapportato al suo diametro e la grande maneggevolezza sono i principali punti di forza di questo modello. Personalmente l’unico neo che trovo sta nella grande elasticità che caratterizza un po’ tutte le corde Beal, ma qui si parla di gusti personali.

Caratteristiche tecniche della Beal Stinger III
- Diametro: 9.4 mm
- Peso: 57g/m
- Numero di cadute: 7
- Forza di arresto: 7.5 kN
- Allungamento dinamico: 37%
- Allungamento statico: 9.5%
- Link al produttore

Modalità di test
Ho scalato con la Stinger III per più di un mese tra le falesie della Valchiavenna, di Arco e, durante un recente viaggio, sul ben più abrasivo e tagliente calcare sardo. Ho utilizzato la corda sia per lavorare tiri, sia per scalare in moulinette.
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Magic Pack di Beal
Diciamolo chiaro e tondo, spacchettare una corda è forse uno dei mestieri più infami che ci siano. Finalmente anche Beal (come altre case già stanno facendo da qualche anno) è venuta incontro alle difficoltà di noi scalatori utilizzando il “magic pack”. Per la prima volta ho srotolato la corda direttamente in falesia ed iniziato a scalare senza che si formasse nemmeno un ricciolo.

Prime impressioni
Come tutte le corde della Intensive Line, la Stinger III è dotata della tecnologia Unicore (anima e calza fuse insieme). Non solo questa tecnologia rende più sicura e resistente la corda, ma al tempo stesso dona più fluidità nell’utilizzo con i vari assicuratori e nelle moschettonate.

Peso e maneggevolezza
La Beal Stinger III non è la corda più leggera della casa francese (vedi Joker e Opera), ma con 57g/m non sarà di sicuro questo il fattore a impedirci di chiudere o meno un tiro.
A darci una mano, invece, sarà l’incredibile scorrevolezza di questa corda che ne rappresenta il vero punto di forza. Per un medio diametro come quello della Stinger, dar corda nel gri gri non è mai stato così facile. E lo stesso vale per le moschettate.
Attenzione a quando si fa sicura, specialmente da “nuova”, la corda tende a “correre” nel Gri gri. Perciò consiglio di utilizzare ai meno esperti un Gri gri Plus o un Matik.

Durabilità Beal Stinger III
Come detto prima non è la prima Stinger che utilizzo. E sul lifespan della corda non ho nulla su cui obiettare. A differenza di altre corde che con il passare del tempo si irrigidiscono, la Stinger rimane morbida e fluida nell’utilizzo con gli assicuratori. Come tutte le altre, tende a “impelosirsi”, ma dato il suo diametro non crea particolari problemi. In questo mese di test, ho utilizzato la Beal intensamente sia con ripetute cadute sia in moulinette e la corda non presenta alcun segno di usura.

Consigliata per
In conclusione la Beal Stinger III è una valida corda da falesia, performante e al tempo stesso robusta. Ideale per gli scalatori esigenti alla ricerca di un’intera leggera, morbida e capace di sopportare cadute su cadute. Consiglierei di acquistare la versione Golden Dry che assicura alla corda una maggiore longevità.
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