Voto Totale
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Protezione
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Trazione
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Ammortizzazione
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Reattività
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Stabilità
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Comfort
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Peso
In sintesi
Una scarpa solida e resistente adatta per medie distanze anche su percorsi accidentati e rocciosi, reattività ed ammortizzazione non brillano. Il drop variabile (8mm – 6mm- 4mm) a seconda della soletta permette di modificare il comportamento della scarpa a favore del comfort o della reattività.
Pro
- Durevolezza
- Versatilità grazie al drop variabile
- Trazione
Contro
- Calzata poco avvolgente
- Poca traspirabilità
- Necessità di un periodo di rodaggio
Le Cimalp 864 Drop Evolution Multi-Drops sono le prime scarpe al mondo da trail running che con un unico modello consentono di avere tre differenti drop (8mm – 6mm – 4mm) sostituendo la soletta interna. Ciò permette di avere scarpe più adatte a lunghe distanze nel caso di drop pari a 8mm che favorisce il comfort e l’ammortizzazione o scarpe più adatte a percorsi brevi nel caso di drop pari a 4mm che favorisce la reattività.

Caratteristiche tecniche delle Cimalp 864 Drop Evolution
- Peso dichiarato (taglia 41): 270 g
- Peso misurato (taglia 44 con soletta da 8mm): 348g
- Drop: 8mm – 6mm – 4mm a seconda della soletta utilizzata
- Intersuola CHROMOSOME (favorisce il ritorno di energia) con inserto R-SPEED (migliora l’ammortizzazione dell’avampiede) – Tecnologie brevettate da Cimalp
- Suola Vibram Megagrip
- Tomaia in R-MESH senza cuciture
- Solette dual-density che migliorano in comfort

Modalità di test
Ho utilizzato le Cimalp 864 Drop Evolution nella misura 44 (peso 61 kg e sono alto 183 cm) per un totale di 250 km e 10000m di dislivello percorsi quasi totalmente su strade sterrate e sentieri di media montagna, spesso piuttosto sconnessi e rocciosi, con tratti tecnici sia in salita che in discesa. I percorsi erano quasi interamente asciutti con solo pochi tratti fangosi, temperature da fredde (poco sotto gli zero gradi) a miti (circa 15°). Le uscite sono state di media lunghezza dai 20km ai 35km. Ho utilizzato tutte le solette disponibili, quelle con drop 4mm per percorsi fino ai 20km, quelle con drop 6mm e 8mm per trail di lunghezze superiori.

La prova sul campo delle Cimalp 864
Il primo approccio con queste scarpe non è stato dei più convincenti, mi sono sembrate rigide e con scarsa ammortizzazione. Già al secondo utilizzo, il feeling è però migliorato: in effetti, queste Cimalp 864 Drop Evolution hanno bisogno di qualche decina di chilometri di rodaggio per diventare più flessibili e garantire un miglior comfort. Anche l’ammortizzazione è migliorata di molto dopo le prime uscite, senza però raggiungere alti livelli.

Utilizzando la soletta con drop 8mm si ha un’ammortizzazione maggiore, che mi ha permesso di chiudere trail di 35km con molti tratti tecnici e rocciosi senza un eccessivo affaticamento. Certo, queste Cimalp non raggiungono i livelli di ammortizzazione di scarpe quali le Hoka Mafate che utilizzo correntemente e che prediligo per trail lunghi oltre i 30 km. Passando alla soletta con drop 4mm, si perde parecchio a livello di ammortizzazione, guadagnando in reattività. Questa soletta richiede, però, una buona tecnica di corsa con appoggio di avampiede e mesopiede. Un drop di 4mm, inoltre, è da sconsigliare a chi ha problemi di caviglie (e.g. caviglie bloccate), poiché si andrebbe a stressare eccessivamente il tendine d’Achille.
Peso
Il peso si fa sentire, nonostante Cimalp dichiari solo 270g. Con le solette da 8mm, infatti, le mie 864 Drop Evolution raggiungono i 348g: non proprio un peso piuma.

Comfort
Il comfort è discreto, utilizzando le solette da 8mm la zona del tendine d’Achille è un po’ troppo schiacciata contro la linguetta posteriore e su trail lunghi mi ha causato un po’ di fastidio in questa zona.
La calzata non è delle più avvolgenti, a volte si ha la sensazione che il piede scivoli un po’ all’interno. Per evitare ciò è necessario stringere accuratamente i lacci di chiusura col risultato che il piede è piuttosto schiacciato all’interno della scarpa. Un altro aspetto della calzata che sarebbe da migliorare è il comportamento della linguetta: dopo qualche ora di utilizzo tende a spostarsi lateralmente verso l’esterno, anche se tale spostamento non causa fastidi o sfregamenti al dorso del piede.
La zona dell’avampiede è piuttosto ampia e le dita non sono per niente schiacciate all’interno della scarpa.
Struttura
Buona la protezione che offre la scarpa, specie nella parte anteriore. Il materiale che circonda la punta mi ha permesso di limitare i danni nelle occasioni in cui ho inciampato su qualche roccia. Anche la suola garantisce una buona protezione dalle asperità del terreno: queste ultime vengono attenuate di molto (soprattutto utilizzando la soletta con drop 8mm) senza però perdere eccessivamente la sensibilità di ciò che abbiamo sotto al piede.

La traspirabilità di queste Cimalp non è delle migliori, infatti la tomaia è costituita da un tessuto caratterizzato da una mesh molto fine che limita la penetrazione di polvere e detriti ma limita anche la traspirabilità. E’ bene utilizzare pertanto calze di buona qualità per evitare che il piede sudi eccessivamente senza che il calore prodotto possa essere evacuato all’esterno.

Tenuta
La tenuta è ottima grazie alla suola Vibram Megagrip. Questo è un ottimo materiale che ho avuto modo di provare su più scarpe sempre con risultati positivi dal punto di vista della durata e del grip. I tasselli presenti sulla suola delle Cimalp sono di forma triangolare disposti secondo diversi orientamenti e con altezza massima di circa 4mm ed hanno ben resistito al test senza particolari segni di usura.
Lo stesso vale per l’intera struttura della scarpa che si dimostra davvero solida e fatta per durare.

La suola presenta dei solchi trasversali che penetrano fino all’intersuola e garantiscono una buona flessibilità e ritorno elastico della scarpa. La zona del tallone presenta anche un solco longitudinale in modo da avere due zone con diversa flessibilità. Queste accortezze permettono alla scarpa di essere molto flessibile e copiare bene il terreno senza essere però instabili poiché la gomma è ad elevata densità e garantisce sempre un elevato supporto del piede. Si apprezza tale supporto soprattutto nelle salite dove si riesce a spingere bene senza che il piede affondi nella scarpa disperdendo energia. Tale pregio va un po’ a discapito dell’ammortizzazione, in particolare correndo su fondi duri (e.g. ciottolati, cementati, asfaltati) ho sentito la mancanza di un’ammortizzazione maggiore.

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Consigliate per
Consiglio le Cimalp 864 Drop Evolution a chi cerca una scarpa molto robusta con una buona flessibilità e supporto da utilizzare su percorsi di media distanza anche impegnativi in montagna e con tratti tecnici. L’ammortizzazione solo discreta le rende poco adatte ad ultratrail anche quando si utilizza la soletta con drop da 8mm. Grazie alla possibilità di utilizzare la soletta con 4mm sono anche adatte a chi cerca scarpe reattive su trail di brevi distanze.

Prezzo: € 169
1 risposta
Ho testato la versione da donna di questa scarpa su vari trail da 20-25 km e 1000-1500 m di dislivello. La suola ha un ottimo grip, la scarpa è ben imbottita e ha una reattività nella media. L’ammortizzazione e la stabilità di queste scarpe rientrano nella media. Se strette opportunamente tirando bene le stringhe, le scarpe tengono ben fermo il piede. Il numero era perfetto per me (39). La soletta da 8 mm di drop è la migliore per me che soffro di tendinite al tendine di Achille e che ho le caviglie bloccate; su salite molto molto ripide, dove il piede non appoggia completamente ma solo nella parte anteriore, si ha un po’ la sensazione che la scarpa si sfili da dietro, forse perché la soletta è spessa. Questo non succede con le solette di drop inferiore, anche se le ho testate poco per via di questo mio problema nella zona delle caviglie. La linguetta anteriore tende a spostarsi un po’ ma non è assolutamente un problema, mentre la parte dietro nella zona del tendine d’Achille la trovo un po’ alta e inizialmente mi ha causato una piccola vescica da sfregamento. Le scarpe, comunque, si sono ammorbidite con l’uso e sono diventate molto comode. Un difetto è rappresentato dalle stringhe presenti sulle scarpe (che mi sono state fornite con un paio di ricambio di stringhe): sono piuttosto lisce e tendono a slacciarsi anche quando allacciate con doppio nodo. Inoltre le stringhe sono lunghe e non è possibile riporle in un taschino, cosa che invece è possibile con altri modelli di scarpe da trail running di altre marche. Rimangono validi tutti i pregi già indicati nella recensione di Simone, che ne fanno una scarpa affidabile e interessante, adatta a tutti i tipi di trail runners grazie al suo drop variabile.