Voto Totale
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Peso e dimensioni
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Prestazione in corda doppia
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Qualità materiali
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Morbidezza
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Rapporto qualità-prezzo
In sintesi
Mezze corde, anche gemellari, dal diametro sottile. Leggerissime e molto maneggevoli, ideali per contenere ingombro e peso durante i lunghi avvicinamenti in parete. Tecnologia Unicore per maggiore sicurezza in caso di danneggiamento della guaina.
Pro
- Leggerezza
- Compattezza
- Sicurezza in caso di lesione della corda
- Trattamento golden dry per terreni nevosi e ghiaccio
- Colori molto evidenti
Contro
- Un po’ più rigide del solito nel fare la matassa a fine arrampicata
- Dato il diametro, è opportuno controllare che il discensore/assicuratore sia idoneo
La corda Beal Gully 7.3 mm è una mezza corda anche gemella, adeguata per l’arrampicata su roccia e su ghiaccio, caratterizzata da un peso molto contenuto che facilita la salita e alleggerisce l’avvicinamento soprattutto per le misure come quella da 60 m. e oltre.

Al primo utilizzo ho subito capito di aver fatto un passo avanti rispetto alle mie precedenti corde da 8.0mm. La maneggevolezza di una corda da 7.3mm è davvero sorprendente in quanto con semplici gesti delle dita le puoi manovrare e gestire.
La prima prova è stata fatta ad Arco di Trento, storico ma sempre moderno melting pot dell’arrampicata sportiva e di avventura. Preciso subito: non sono caduto, quindi non ho potuto provare il vero senso di avere una corda in vita 🙂

Ho scelto la corda Beal Gully 7.3mm per tutti i motivi che la contraddistinguono: leggerezza, solo 36 g/m, compattezza, se hai due mezze corde nello zaino serve che non occupino tutto lo spazio, versatilità, sono golden dry certificate UIAA e il che permette di andare su ogni terreno, e sicurezza, data innanzitutto dalla garanzia dello storico ma sempre innovatore produttore Beal.
Leggendo poi i dettagli sulla scheda prodotto della casa madre ho capito meglio che tecnologia di costruzione “UNICORE” dà una garanzia fondamentale: se si danneggia la guaina, può capitare, la corda funzionerà comunque come previsto invece di rompersi potenzialmente!
Su vie in ambiente e multi-pitch questo plus è determinante. Ricordiamoci che una corda è fatta per dare il meglio di se in pochissime occasioni, ovvero durante la caduta.

Una bella corda e fatta bene come la Gully 7.3mm ti dà sicurezza; per quanto sia sempre l’arrampicatore a superare ogni passaggio, la tranquillità di avere con se del materiale top può aiutare a livello psicologico; sono dettagli che apprezzo soprattutto se vado da primo di cordata e se sono attorno ai miei limiti.
La corda Beal Gully è confezionata in modo tale che al primo utilizzo basta prendere un capo e tirarlo fuori dalla cover che racchiude la matassa, senza che si generi alcun attorcigliamento.
Di conseguenza la corda “entra in azione” in modo preciso, lasciandoti libero di non pensare alla corda e di concentrati sul piacere, o i problemi :), dell’arrampicata.
La giornata ad Arco di Trento è stata come sempre ricca di scoperte, in questo caso le arrampicate si sono svolte sulla parete di Pezol, posto poco frequentato ma affascinante.
In questo video le Gully prima di partire. I colori fluorescenti sono molto utili per distinguere le corde in ambiente; anche questo è un fattore di sicurezza, credo, perchè in caso di operazioni dove serve individuare il materiale e l’alpinista un colore molto netto penso che possa aiutare chi cerca un dettaglio importante.
Ho effettuato anche una sola calata in doppia da 50 m, e anche se non sono sceso nel vuoto ho potuto capire la buona maneggevolezza data da una giusta combinazione tra elasticità e rigidità; in sostanza, pur essendo corde sottili, non ho avuto nessuna incertezza rispetto a corde di diametro ben superiore, ma più pesanti.
In conclusione, ricordando prima di tutto a me stesso che in arrampicata serve sempre allenarsi, sono particolarmente soddisfatto per l’acquisto fatto e le sensazioni ottenute.
Una corda entra poco in azione durante l’arrampicata, se non per le doppie, ma appunto avere con se materiale leggero, che non si attorciglia e che occupa poco spazio lo ritengo un grande plus. Anche il rapporto qualità prezzo è degno di una recensione molto positiva.
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1 risposta
Troppo fine per un uso “normale” da arrampicata in ambiente alpino o anche di bassa quota, classica o sportiva. dove le pareti siano articolate con presenza di spigoli, camini, cenge sassi mobili, come alla fine sono il 99% delle pareti ovunque.
fare una doppia con queste corde presenta problemi di frenata ma sopratutto di recupero che in presenza di attrito diventa rilevante. alla fine è come tirare un elastico. la corda non scorre ma si allunga. se voli e intercetti uno spigolo c’è veramente poco materiale da tagliare prima di una rottura…. Se vai in 3 e sei da secondo è quasi essere in free solo. l’allungamento in caso di caduta del secondo con una sola corda può essere rilevante ed è inutile. ma d’altronde sono proprio le caratteristiche che le corda hanno e dichiarano. essendo molto fine Si incasinano facilmente nelle matasse in sosta e quando le lanci anche nel vuoto. se poi ci sono ghiaioni….. sicuramente su cascata di ghiaccio o anche vie di neve, attività per cui sono state concepite, o magari su su certe placche estreme tipo wenden dove non ci sono spigoli e attriti in parete e i voli possono essere rilevanti o gli ancoraggi sono molto distanti vanno sicuramente bene … Altri posti no grazie. quei pochi grammi di differenza o di volume sono poco significativi rispetto a quanto perdi in sicurezza e manovrabilità. e il trattamento dry su roccia dove la corda striscia se ne va subito