Voto Totale
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Facilità d'impiego
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Sistema di aggancio al corpo
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Peso e dimensioni
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Materiali e software
In sintesi
La semplicità è velocità e BCA Tracker S ha queste caratteristiche. Un apparecchio di ricerca e trasmissione in valanga che sorprende per la precisione di cattura del segnale e l’aggiornamento in tempo reale della distanza del travolto. Soprannominato dalla BCA stessa un “pitbull della ricerca”. Uno strumento che può essere considerato fra i più accessibili e quindi a favore di una utenza davvero allargata: skialp, sci fuoripista, ciaspole, trekking e alpinismo in presenza di neve.
Pro
- leggerezza
- sistema di aggancio al corpo comodo
- lacciolo elastico per le operazioni di ricerca
- ricerca segnale continuativa, senza effetto pausa
- ricerca multipla con funzione big picture
- soppressione segnale da escludere
Contro
- display non testuale, solo con indicazioni sintetiche
- alcuni passaggi di funzione da ricordare a memoria
- assenza di un sensore di movimento per il passaggio automatico in send
La BCA, Backcountry Access, è un produttore americano ormai storico che declina i suoi prodotti per la sicurezza con l’obiettivo di salvare vite umane grazie a strumenti affidabili e facili da usare. Inoltre BCA punta molto all’educazione dei consumatori: consigliamo di vedere i video tutorial sull’utilizzo degli strumenti e sulle tecniche di ricerca in valanga sul sito stesso di BCA.
Il BCA Tracker S è stato introdotto negli ultimi anni andando a completare la linea di Artva a vantaggio di una scelta che pone attenzione al prezzo, senza sacrificare la qualità e la tecnologia di fondo. Ritengo questa scelta davvero importante a vantaggio soprattutto di giovani e di famiglie, che sempre di più si trovano a fare sport in outdoor invernale in gruppi.

Caratteristiche tecniche
- Dimensioni: 11,5 x 7,1 x 2,6 cm
- Peso (con batterie): 165 g
- Batterie: 3 AAA
- Portata massima: 50 m
- Controllo di gruppo: sì (tramite funzione “big picture”)
- Commutazione in caso di seconda valanga: sì, ma solo dopo 5 minuti

Modalità di test del BCA Tracker S
Ho utilizzato il BCA Tracker S nelle prime uscite di scialpinismo di dicembre 2021, indossandolo in 3 gite sulle Orobie, simulando qualche ricerca e facendo dei test a secco. Chiaramente questo test non può simulare le vere situazioni della ricerca in valanga, durante la quale scarturiscono anche fenomeni soggettivi e complessità ambientali, però è bene ricordare che è proprio con le prove simulate che si acquisisce dimestichezza con gli attrezzi e tutto parte da lì.

La prova sul campo del BCA Tracker S
I comandi di base
Intuitivi ed immediati, i comandi base stanno sopra l’apparecchio e sono di fatto autoesplicativi: OFF, spento; TR, trasmissione; SE, search. Il selettore dei comandi è dotato di un blocco di sicurezza così che quando l’attrezzo viene posto in trasmissione non possa essere accidentalmente spento o messo in ricerca. Quando avviene la commutazione sui due comandi attivi, TR e SE, compaiono gli stessi acronimi sul display frontale dell’Artva tramite delle luci a led rosse oltre che avere un segnale acustico. Il tutto è appunto intuitivo, per quanto sia utile considerare che questi comandi si riferiscono alla lingua inglese che non può essere cambiata.
Rimanendo fermi sui comandi base, in effetti non c’è nulla da eccepire sulla loro semplicità; ho trovato invece meno immediato l’utilizzo di alcuni comandi avanzati che si attivano, previo studio delle istruzioni, tramite il bottone blu posto sul fronte dell’apparecchio.

I comandi avanzati e la loro attivazione
I comandi secondari o avanzati si attivano tramite il bottone blu sul fronte apparecchio, talvolta in combinazione con altri passaggi. Il bottone è chiaramente intuitivo, ma è utile prendere dimestichezza perché è duro e non è dotato di uno scatto e quindi va spinto con una certa forza, a scanso di non attivare le funzioni avanzate.
Nella sua semplicità il Tracker S sconta la mancanza di un visore più testuale che dia la possibilità di avere una conferma ulteriore delle funzioni che si stanno attivando; allo stesso tempo c’è da dire che i comandi avanzati sono limitati, quindi dovrebbe essere facile ricordarsi dopo un opportuno ripasso ed esercizio.
Questi in sintesi i comandi avanzati:
- SS, soppressione segnale: da attivare quando si è rilevata la posizione finale di un sepolto e si vuole passare alla ricerca di altri sepolti, permettendo così all’apparecchio di agganciarsi al secondo segnale più forte:
- AR, inversione automatica: da attivare quando si passa in modalità ricerca oppure già in fase di accessione in trasmissione così che, in assenza di azioni sui pulsanti per 5 minuti, l’Artva torni in trasmissione;
- BP, big picture, ovvero visione di insieme: mostra le distanze e le direzioni di tutti gli apparecchi che stanno trasmettendo entro il raggio di ricezione, la funzione si attiva quando si è in ricerca.

L’alloggiamento batterie del BCA Tracker S
L’alloggiamento delle batterie, 3 AAA, è posteriore tramite uno sportellino a chiusura stagna che si blocca con una vite a prova di uscita, impossibile perderla; sul laccio che lega l’apparecchio alla custodia a tracolla c’è un piccolo utensile che serve per aprire lo sportello porta batterie. Soluzione semplice e funzionale.

L’Artva indossato, la custodia e il laccio per le operazioni
Il sistema è pressoché tradizionale, con uno spallaccio a tracolla ed una cinghia che avvolge il busto. Lo spallaccio è imbottito con una comoda guaina in neoprene, e tutto il sistema è dotato di una regolazione che permette un adattamento a stature e corporature differenti.
Molto utile il fatto che il laccio elastico che lega l’Artva alla custodia sia collegato alla stessa tramite un moschettone di plastica: questo permette di riporre l’Artva anche in una tasca interna e di collegarlo ad un anello di sicurezza, nel caso vi siano le condizioni per indossarlo senza la custodia a tracolla. La custodia a tracolla è lavabile, cosa utile a fine stagione dopo le gite primaverili.

Fase di ricerca, indicatore di distanza e di direzione
Il sistema di ricerca digitale si è consolidato su uno standard che è composto da frecce di direzione (si veda l’immagine in apertura) e indicatori numerici di distanza in metri e decimetri.
Quello che mi ha davvero positivamente impressionato è la velocità con cui il software rileva la variazione di distanza dall’apparecchio che trasmette; basta infatti spostarsi velocemente che altrettanto immediatamente il visore aggiorna la distanza. In pratica non ci sono tempi morti nella ricerca, così che si abbia subito il feedback circa la direzione da prendere. BCA denomina questa caratteristica “real time information” e la si evince in questo video della casa costruttrice, al minuto 1: qui il video al punto esatto in cui viene descritta la funzione.

Soppressione segnale primario, passaggio a ricerca ulteriore
Alcuni eventi valanghivi possono coinvolgere purtroppo più di un travolto. E’ importante considerare come il proprio Artva si comporta in queste situazioni dove i campi magnetici dei trasmettitori si possono sovrapporre e si deve selezionare quello su cui focalizzarsi. Ecco come procedere con il BCA Tracker S.
- quando il Tracker S aggancia un segnale si concentra sempre e solo su quello più forte, così che eventuali altri segnali non possano disturbare;
- chiaramente se ci si sposta in campo aperto con più trasmettitori l’Artva potrebbe trovarsi a sganciare il primo segnale a favore di un secondo nel caso in cui questo diventi più forte;
- proseguendo con la ricerca di dettaglio si arriva alla distanza minima possibile dal segnale del travolto, e qui dopo aver marcato con la sonda la posizione di ricerca si schiaccia il pulsante azzurro che conferma la soppressione del segnale primario mostrando sul visore SS (soppressione segnale) e passando subito dopo a ricerca il successivo segnale più forte.
Fra le molte situazioni della ricerca in valanga quella dei multi travolti è quella da non trascurare e da studiare a priori; conoscere come il proprio Artva funziona e reagisce in caso di più segnali è fondamentale per evitare confusione e permettere alla squadra che opera sul campo di non perdere minuti, o secondi preziosi.

Le funzioni del BCA Tracker S verso gli altri della famiglia
Ci sono molti buoni motivi a mio avviso per dotarsi del Tracker S, uno strumento davvero veloce nella ricerca, leggero, pratico e con un prezzo che nel panorama degli Artva è difficilmente eguagliabile. Questo mi fa pensare al BCA Tracker S come lo strumento ideale per chi in famiglia va in campo aperto e non dovrebbe sottovalutare l’opportunità, regolamentata ormai anche a livello di legge, di mettere tutti in sicurezza anche con la possibilità di spendere qualche ora in gruppo a divertirsi a fare ricerca.
Con un prezzo finale attualmente di poco superiore ai 200€, è bene considerare questo attrezzo come la base irrinunciabile al pari di un capo di abbigliamento. La scelta va fatta anche in considerazione di ulteriori funzioni che il Tracker S non ha, mentre altri Artva chiedendo di contro un prezzo maggiore. L’unica davvero degna di nota è il “motion-sensing auto revert”, infatti il Tracker S non è dotato di accelerometro interno e in caso si sia in fase di ricerca e si venga travolti l’apparecchio tornerà in trasmissione dopo 5 minuti previa attivazione a priori della funzione AR, autoreverse, inversione automatica.

È bene ricordare…
Come ti dirà qualsiasi istruttore di valanghe e di soccorso, il miglior apparecchio è quello che conosciamo bene e che sappiamo usare. Il soccorso in valanga prevede una buona pratica sullo strumento Artva, batterie cariche e la capacità di utilizzo anche di pala e sonda. Prima ancora sono importanti lo studio del bollettino valanghe e della zona dell’escursione sulla mappa, l’osservazione in loco dei segnali che la neve ed il pendio ci forniscono e ogni tanto una analisi dello strato del manto nevoso. Non da ultimo, può servire ripassare le tecniche di autosoccorso da fonti ufficiali come questa del CNSASA.
In sostanza, il BCA Tracker S non deve infondere quelle false sicurezze date dal fatto che basti indossare un buon Artva per essere al sicuro. La buona conoscenza dell’apparecchio e delle tecniche di soccorso sono le uniche condizioni per permettere di risolvere positivamente un incidente da valanga.
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Consigliato per
Il BCA Tracker S è l’Artva che non deve mancare nell’attrezzatura di base, sia personale che di famiglia, per qualsiasi attività outdoor in presenza di neve e in ambienti aperti con pendii carichi di neve. Veloce e preciso nella ricerca, molto leggero, si indossa con piacere.
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