Un kit di emergenza è qualcosa che chiunque va in montagna dovrebbe sempre avere con sé. Naturalmente occorre creare questo kit di emergenza con attenzione, per evitare che pesi e ingombri troppo nello zaino. Insomma, solo ciò che serve davvero e nulla di più!
Ma cosa serve davvero in un kit di emergenza per trekking, alpinismo o altre attività di montagna?
Un buon kit è composto da due parti altrettanto importanti:
- Un kit di pronto soccorso per curare piccoli infortuni, composto da un set di cerotti, una garza sterile, una benda, un disinfettante (meglio se in salvietta) e un telo termico per ripararsi dal freddo o dal caldo. Volendo ne esistono già di pronti all’uso, come il First Aid di Ortovox, che hanno il vantaggio di essere compatti e impermeabili.
- Un set per riparazioni di vario tipo, composto da coltellino multi uso (da usare anche per tagliare la benda o la garza), laccio di riserva per scarpa o cordino da 3 o 4 mm di diametro, scotch americano (lo vendono anche nel formato tascabile).
A tua scelta puoi unire questi due kit o tenerli separati. Se opti per tenerli separati ti sarà più semplice personalizzare il secondo kit con attrezzi specifici per lo sport che andrai a praticare. Ad esempio una pila di ricambio se corri una ultra trail di notte o se utilizzi l’artva per lo scialpinismo.
Ricorda solo una cosa: i materiali non sono eterni. Con il passare del tempo i cerotti perdono potere adesivo, le salviette disinfettanti si seccano e i teli termici perdono consistenza e rischiano di rompersi quando li tiri fuori dalla loro confezione. Quindi il consiglio è di controllare e rinnovare il proprio kit di emergenza almeno ogni 2 anni.
