Insieme alla piccozza, i ramponi possono essere considerati uno degli elementi base dell’attrezzatura da alpinismo. Scegliere il giusto modello può essere però complesso se non si hanno bene in mente le diverse tipologie che il mercato oggi ci offre.
Indice dei contenuti trattati
Cominciamo innanzitutto con un po’ di storia.

Storia dei ramponi
Le origini
Il primo strumento conosciuto, utilizzato per la progressione su ghiaccio e neve, sono sicuramente gli scarponi chiodati. Alcune illustrazioni di epoca romana sembrerebbero confermare il loro impiego già a quei tempi per compiere esplorazioni su terreni glaciali.
Successivamente, nella seconda metà dell’Ottocento, vennero introdotte le grappette: quattro rudimentali punte che dovevano essere fissate al centro della suola dello scarpone.
Nonostante l’alpinismo esistesse da ormai più di un secolo, bisogna aspettare gli inizi del ‘900 per veder comparire il primo modello di ramponi. Oscar Eckenstein era un alpinista inglese, protagonista del primo vero tentativo di salita del K2. Proprio a lui, su costruzione di Henry Grivel, si deve l’ideazione del primo rampone di stampo moderno a 10 punte.

Questa innovazione permise agli alpinisti dell’epoca di ricorrere sempre meno al gradinamento per la progressione su terreni ripidi, velocizzando notevolmente le ascensioni e aprendo la strada all’alpinismo moderno.
Contestualmente a questa invenzione, gli strumenti impiegati per le salite in montagna cominciarono ad essere prodotti a livello industriale e non più solo in maniera artigianale. Tale cambiamento, insieme alle innovazioni di carattere tecnico e dei materiali, portò nel corso del Novecento ad un rapido sviluppo di questi attrezzi.
I ramponi oggi
Gli anni sono passati ed ora sul mercato abbiamo a disposizione una moltitudine di prodotti pensati per tutti gli usi possibili ed immaginabili: diversi materiali, costruzioni e sistemi di calzata che combinati tra loro generano diversi tipi di rampone.

Per capire come scegliere i ramponi, cerchiamo dunque di fare ordine e provare a catalogare i diversi modelli a seconda del materiale di costruzione, struttura, tipo di calzata ed utilizzo.
Materiali di costruzione dei ramponi
Per la precisione bisogna dire che in commercio ci sono ramponi realizzati in diversi materiali, più o meno pesanti. Per comodità però divideremo questa sezione in sole due categorie: acciaio e alluminio.

L’acciaio è un materiale sicuramente più resistente e duraturo, dal peso maggiore rispetto al secondo. Il rampone in alluminio fa invece della leggerezza il suo punto di forza a discapito di una maggiore robustezza.
Nella scelta del rampone dovremo dunque tenere conto di queste due caratteristiche, leggerezza e resistenza, e preferire l’una o l’altra a seconda dell’uso che dobbiamo fare del rampone.
Struttura costruttiva dei ramponi
I diversi tipi di rampone possono essere suddivisi principalmente in tre categorie definite dalla struttura di costruzione e dal numero e posizione delle punte:
- Ramponcino
- Rampone classico
- Rampone tecnico da ghiaccio e misto
Ramponcino

Il ramponcino ha la caratteristica di poter essere associato a qualsiasi calzatura invernale e il suo uso può spaziare dal marciapiede innevato al sentiero dietro casa con qualche sezione gelata.
Esistono diversi prodotti che possiamo far rientrare sotto la definizione di ramponcino, da quello realizzato totalmente in gomma con 4/5 punte molto corte a modelli in metallo con diverse punte distribuite su tutta la superficie della suola.
Tutti i modelli hanno la caratteristica di non avere una struttura rigida, così da adattarsi a qualsiasi tipo di scarpa. Anche il sistema di calzata è costituito da una sagoma in gomma che “abbraccia” la calzatura senza l’uso di elementi metallici.
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Rampone classico

Modello di rampone realizzato per l’alpinismo classico. Dotato di 10 o 12 punte, le due frontali sono appuntite e disposte orizzontalmente per poter rendere su terreni ghiacciati e su neve nell’utilizzo frontale.
Puntale e talloniera sono collegate tramite una barra rigida che consente una limitata, se non nulla, flessione del rampone durante la camminata. Esistono anche modelli super leggeri, pensati per lo sci alpinismo, che al posto della barra rigida hanno un collegamento in materiale tessile.
Possono essere sia di acciaio che di alluminio, a seconda della destinazione d’uso.
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Rampone tecnico da ghiaccio e misto
In questa categoria ricadono i ramponi pensati per un utilizzo su terreno molto ripido e ghiacciato. Possono essere monopunta o bipunta.
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Rampone tecnico bipunta

In questa categoria ricadono i ramponi con doppia punta frontale, pensati per un utilizzo su terreno molto ripido e ghiacciato.
Tale costruzione permette di aumentare la superficie di contatto del rampone con il ghiaccio, utile su itinerari alpinistici molto lunghi dove non bisogna affaticare troppo i polpacci, quali goulotte, pareti nord, facili cascate.
Questo modello può essere un buon prodotto anche per chi si approccia all’arrampicata su ghiaccio, aiutando l’utilizzatore nella battuta col piede.
Personalmente ritengo anche molto utile la doppia punta quando bisogna affrontare sezioni di arrampicata mista, dove avere due punte da “infilare e torcere” nelle fessure garantisce una stabilità maggiore.
Rampone tecnico monopunta

Questa tipologia di ramponi è pensata per un utilizzo su cascata di ghiaccio verticale. La punta singola penetra facilmente anche nel ghiaccio più duro e fragile, garantendo una velocità e delicatezza di progressione anche dove il terreno diventa più precario.
Nella scalata su roccia garantisce anche una precisione nell’appoggio e nello sfruttamento di piccoli buchi che il bipunta non riesce a dare.
Per quanto riguarda tutti i ramponi, altra caratteristica da tenere in considerazione è la presenza o meno dell’anti-zoccolo, un inserto di gomma o plastica nella parte inferiore che in caso di neve bagnata previene la formazione di accumuli sotto al piede.
Tipologia di aggancio allo scarpone
Una delle caratteristiche che maggiormente crea problemi a chi si approccia all’acquisto del suo primo rampone è proprio il tipo di aggancio.

Escludendo i ramponcini, utilizzabili potenzialmente con qualsiasi calzatura, i tipi di calzata sono tre:
- Universali (C1): gabbia in materiale plastico sia sul puntale che sul tallone. Compatibili con quasi tutti i tipi di scarpone.
- Semi-automatici (C2): gabbia sul puntale e leva automatica regolabile sul tallone. Questo tipo di rampone deve essere utilizzato insieme ad uno scarpone dotato di suola rigida o semi-rigida e di intaglio automatico posteriore.
- Automatici (C3): barra metallica automatica frontale e leva automatica regolabile sul tallone. Utilizzabili solo con modelli di scarpone a suola completamente rigida e dotati di apposito intaglio sia anteriore sia posteriore.
Per fare chiarezza su questo argomento abbiamo anche scritto una guida sull’abbinamento ramponi-scarponi.
Tutte le modalità di calzata sopra descritte hanno inoltre una fettuccia tessile che serve da sistema di chiusura per modello universale e semi-automatico. In quello automatico, non sempre presente, ha funzione di aggancio di sicurezza del rampone al piede per non rischiare di perderlo in caso di sgancio accidentale.
Guida alla scelta in funzione dell’utilizzo
Come anticipato in apertura, per scegliere i ramponi correttamente è fondamentale conoscere l’utilizzo che ne faremo in ambiente.
La domanda principale che dobbiamo porci è: “Cosa andrò a fare con i miei ramponi ai piedi?”

Ecco i principali terreni di utilizzo che potremmo andare ad affrontare.
- Terreno turistico
- Terreno escursionistico
- Terreno alpinistico classico
- Terreno sci-alpinistico
- Terreno alpinistico tecnico
- Cascate di ghiaccio
Terreno turistico

Con questa categoria d’uso mi riferisco a tutte quelle situazioni in cui, a causa della presenza di neve o ghiaccio, abbiamo necessità di andare ad utilizzare un ramponcino nella vita di tutti i giorni.
Il ramponcino può essere un utile alleato su strade innevate o ghiacciate, ma occorre ricordarsi che non è un rampone e quindi non va usato come tale. Il suo utilizzo deve essere limitato a passeggiate semplici, prive di difficoltà tecniche.
Terreno escursionistico

“A camminare in montagna si va in estate. In inverno invece si scia.”
Fino a pochi anni fa questa era l’attitudine dei frequentatori della montagna. Negli ultimi tempi però questa tendenza si è modificata rendendo i confini stagionali delle diverse attività sempre meno definiti.
Complice l’enorme diffusione “dell’andar per monti”, sempre più persone decidono di avventurarsi lungo itinerari escursionistici durante il periodo invernale.
Quando affrontiamo queste uscite, dobbiamo però tenere in mente che potremmo dover avere bisogno di un paio di ramponi e piccozza per affrontare alcuni passaggi particolarmente esposti o con pendenze maggiori. Questo non significa che per tutta la durata della gita dovremo calzare i ramponi, ma che potremmo dover metterli solo per affrontare brevi tratti.
Per questo tipo di attività andremo dunque a scegliere un rampone di tipo classico, a 10 o 12 punte, realizzato in alluminio o acciaio.
Il tipo di aggancio può essere scelto in base allo scarpone che utilizziamo normalmente, universale o semi-automatico.
Terreno alpinistico classico

Qui l’obiettivo è quello di macinare km su ghiacciaio e compiere traversate di cresta sia rocciose che innevate. Abbiamo dunque necessità di avere ai piedi un tipo di rampone solido e affidabile che permetta di camminare per molte ore su ghiacciaio, affrontare pendenze che necessitano di una progressione sulle punte frontali e superare diversi tratti di roccia.
È bene che i ramponi siano realizzati in acciaio e abbiano 12 punte.
Recentemente sulla scia del fast and light sono presenti diversi modelli a 10 punte come questo. Nell’utilizzo su terreno glaciale può essere normale dover affrontare passaggi delicati su ghiaccio vivo e dunque è necessario avere sotto ai piedi un rampone affidabile e resistente.
A questo punto è necessario pensare a quale modello di scarponi abbiamo ai piedi. Per un uso sporadico su terreno semplice un aggancio universale può andare bene. Teniamo però a mente che non avremo la stessa rigidità di uno scarpone strutturato per l’alpinismo con aggancio semi-automatico.
Se siamo degli assidui frequentatori di questo terreno, molto probabilmente saremo in possesso di uno scarpone con aggancio semi-automatico. La nostra scelta di rampone, dunque, non potrà che essere dettata da tale caratteristica suggerita dagli scarponi stessi che ci garantirà una rigidità perfetta anche su terreno più difficile.
Vai alla guida completa sull’attrezzatura da alpinismo su ghiaccio.
Terreno sci-alpinistico

Abbiamo gli sci, ma dobbiamo fare gli ultimi 100 metri di cresta le assi in spalla, ramponi ai piedi e piccozza in mano.
Lo scarpone da sci che calziamo è già di per sé molto rigido e sotto ai piedi abbiamo prevalentemente neve dura.
Se ci troviamo in questa situazione avremo probabilmente necessità di avere nello zaino un paio di ramponi dalla calzata veloce e possibilmente leggeri per non appesantire ulteriormente lo zaino.
In questa occasione non abbiamo la problematica della robustezza, poiché i passi su roccia saranno molto limitati. Un rampone in leggero alluminio è sicuramente la scelta migliore. L’aggancio automatico o semiautomatico qui conta poco perché il nostro scarpone è in ogni caso predisposto per entrambi.
Vai alla guida completa sull’attrezzatura da scialpinismo.
Terreno alpinistico tecnico

Come già accennato in precedenza, per questa categoria di utilizzo possiamo prendere in considerazione un rampone bipunta in favore alla sua stabilità.
Se ci troviamo ad affrontare un ambiente come una parete nord o una goulotte molto probabilmente calziamo già uno scarpone strutturato con la possibilità di un aggancio automatico.
Per questa categoria di rampone, nella quasi totalità dei casi, avremo per l’appunto un aggancio automatico anche per avere una maggior rigidità del rampone.
Cascate di ghiaccio

Su terreno ghiacciato verticale, il monopunta è sicuramente il sovrano indiscusso.
Preciso in appoggio ed efficace in battuta. Se dobbiamo poi passare dal ghiaccio alla roccia rimane comunque il rampone perfetto. L’aggancio predefinito per questa categoria di ramponi è quello automatico.
Di seguito una tabella riassuntiva (qui anche in formato png) su come scegliere i ramponi in funzione dell’uso.
Utilizzo | Ramponcini | Classici acciaio | Classici Alluminio | Tecnici bi o monopunta |
---|---|---|---|---|
Turistico | solo per terreni senza difficoltà ed esposizione | nn | nn | nn |
Escursionistico | no | si | si, se con pochi tratti rocciosi e privi di neve | nn |
Alpinismo classico | no | si | no | poco indicati ma comunque utilizzabili |
Scialpinismo | no | si | si | no, punta frontali poco efficaci nella neve |
Alpinismo tecnico | no | no | no | si, nella versione bipunta |
Cascate di ghiaccio | no | no | no | si, nella versione monopunta |
Foto credits
Grivel, Unsplash: Patrick Schneide, Angel Luciano, Karan Bhatia, Yasin Hm, Alessio Soggetti, Aaron Doucett, Lauren Kan, Daniel Price, Sylvain Mauroux, Matt Forster