Come scegliere gli scarponi da trekking

scegliere gli scarponi da trekking

Prima di parlare di come scegliere gli scarponi da trekking, una breve premessa. Per trekking si intende generalmente un percorso di più giorni, con dislivelli anche importanti e su terreni più o meno disagevoli. Escursioni dove il piede necessita di calzature adatte a fornire protezione e supporto e a gestire zaini di peso e dimensione significativi.

Diversa cosa è l’hiking, a cui ci si riferisce quando si parla di escursioni su terreno semplice, spesso realizzate in giornata. Per un’analisi più completa delle differenze tra hiking e trekking, si faccia riferimento a questo articolo (in lingua inglese).

come scegliere gli scarponi da trekking

Cosa è richiesto ad un buon scarpone da trekking

Considerando che il trekking prevede lunghe escursioni su terreno a volte impegnativo (pur senza difficoltà alpinistiche), uno scarpone da trekking deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • Comfort: dovendoci camminare molte ore al giorno è un requisito fondamentale;
  • Protezione del piede e stabilità: capacità di muoversi su pietraie o terreni disagevoli anche con zaini voluminosi;
  • Impermeabilità: in caso di guadi di torrenti o di meteo perturbato.

Questi requisiti si ottengono grazie ad una serie di caratteristiche tecniche e funzionali che andiamo di seguito ad elencare.

Rigidità della suola

Il sistema composto da suola e intersuola è un elemento chiave della scelta degli scarponi da trekking. Esso deve offrire un buon compromesso tra sostegno (o stabilità) e comfort.
Tipicamente una suola rigida offrirà il miglior sostegno al piede, ma al tempo stesso non aiuterà il comfort. Questo è il motivo per cui fare un trekking con scarponi da alpinismo a suola rigida è generalmente una pessima idea.

suola semi-rigida scarponi da trekking
una suola semi-rigida aiuta ad affrontare meglio terreni tecnici

Allo stesso tempo, una suola morbida e flessibile offrirà un comfort di camminata superiore (almeno su terreno facile), ma non darà sostegno al piede e neppure protezione in caso di terreno disagevole, con pietrisco che sollecita il piede.
Un buon compromesso è quindi una suola semi-rigida, che consenta una buona rullata del piede (e quindi un buon comfort) e contemporaneamente una soddisfacente stabilità di appoggio su terreni sconnessi. Il grado di flessibilità va deciso in base al tipo di itinerari: in genere più il terreno è semplice più lo scarpone potrà avere una suola flessibile.
Una suola piuttosto rigida è indispensabile per poter montare in sicurezza i ramponi, utili per affrontare tratti innevati. Qui una guida dettagliata in proposito.

Battistrada

Altro elemento fondamentale per scegliere gli scarponi da trekking è il battistrada. E’ importante che la suola garantisca la maggior sicurezza possibile nelle varie condizioni: bagnato, fango, erba, roccia, neve. Il battistrada deve quindi avere mescola e tassellatura adeguata.

Oggi esistono vari tipi di mescola prodotti da marche specializzate: Vibram, Michelin, Pomoca e altre ancora. Una suola di marca è solitamente una garanzia di qualità.

tassellatura di una suola da trekking
tassellatura di una suola da trekking

La tassellatura può variare in funzione del tipo di terreno a cui è dedicato lo scarpone. Per terreni più semplici si avranno tasselli meno profondi e un battistrada meno aggressivo, mentre per terreni tecnici (dove si prevede di pestare neve, ad esempio), la tassellatura sarà più accentuata. Solitamente la profondità della tassellatura deve essere di almeno 3-4 mm per poter garantire aderenza anche su fondi scivolosi.

Tomaia

E’ la “carrozzeria” dello scarpone, la parte che avvolge il piede. Può essere in tessuto o in pelle, o un mix dei due materiali. Sarà tanto più strutturata e pesante quanto più lo scarpone è pensato per itinerari tecnici e in quota.
Se prevedete trekking su itinerari a bassa quota e su sentieri, privilegiate tomaie più leggere e traspiranti. Al contrario, sopratutto se lo scarpone sarà a contatto con acqua e neve, meglio tomaie più strutturate.

la tomaia dello scarpone

Molto importante la presenza di fascioni di gomma alla base della tomaia. Garantiscono protezione al piede e, in generale, offrono maggiore durata allo scarpone.

Membrana

E’ uno strato che viene applicato in corrispondenza del lato interno della tomaia e che garantisce protezione dall’acqua. La più famosa è il Gore-Tex, disponibile anche in differenti varianti, che viene applicata alle calzature come un “guanto” interno. Ma esistono anche alternative, come la membrana HDry, che prevede un principio di applicazione diverso, più aderente al lato interno della tomaia.

la membrana HDry impermeabile e traspirante

Caratteristica imprescindibile di queste membrane è la capacità impermeabilizzante unita alla traspirabilità, un compromesso non facile da ottenere e che dipende anche dalla tomaia utilizzata.

Semplificando al massimo, se dovete scegliere scarponi da trekking per escursioni a basse quote e con climi asciutti sarà meglio orientarsi su membrane molto traspiranti (es: Gore-Tex Extended Comfort) accoppiate a tomaie in tessuto capaci di favorire l’espulsione del sudore (es: Air 8.000 di Aku). Al contrario, per quote elevate e climi più rigidi o piovosi, occorrerà accoppiare membrane più impermeabili con membrane in pelle idrorepellenti.

Allacciatura e caviglia

Un’ultima e fondamentale variabile per scegliere gli scarponi da trekking è l’altezza alla caviglia e il tipo di allacciatura.

Generalmente le scarpe da trekking sono calzature alte alla caviglia, così da bloccare meglio il movimento del piede anche su terreni instabili. Nonostante le scarpe da trail running e da avvicinamento si siano evolute moltissimo, esse sono dedicate ad utilizzi in velocità e con carichi leggeri. Avere la caviglia protetta è un vantaggio importante durante lunghi trekking: garantisce maggiore stabilità (sopratutto con zaini pesanti) e affatica di meno il piede. Insomma, la scarpa bassa non è vietata, ma è consigliabile usarla solo se si ha un buon allenamento e quindi un’ottima gestione dell’appoggio del piede. Altrimenti il rischio di infortunio aumenta.

il sistema di allacciatura dello scarpone
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L’allacciatura può essere sostanzialmente di due titpi: con o senza la possibilità di bloccare i lacci e quindi di avere zone di pressione differenziate. Se si prevedono trekking su terreni medio-impegnativi, meglio optare per scarponi che hanno la possibilità di regolare in modo differenziato l’allacciatura tra la zona del collo-punte e la zona della caviglia.

Prezzo

Argomento molto delicato, ma che ci sembra giusto affrontare. Un buon scarpone da trekking, per avere tutte le qualità sopra elencate, è inevitabile che abbia un costo minimo.

Sulla base della nostra esperienza, possiamo dire che il prezzo minimo per un buon scarpone da trekking leggero e su terreni non impegnativi sia di almeno 130 / 150 €. Se invece si necessita di un modello più strutturato, per terreni in alta quota e più tecnici, il prezzo minimo deve salire sui 180 / 200 € circa.

Spendere meno è possibile, ma aumenta anche il rischio di scegliere uno scarpone da trekking non adeguata sotto il profilo delle prestazioni e/o sotto quello della durata.

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