Come scegliere la corda da alpinismo

Nella ricerca di una corda da alpinismo, la scelta ricadrà su un prodotto leggero e allo stesso tempo resistente. Proprio per questo è importante saper interpretare correttamente le caratteristiche tecniche fornite dal produttore.

A differenza di una corda da falesia, la corda d’alpinismo ci accompagnerà nei lunghi avvicinamenti e durante l’arrampicata, su roccia, ghiaccio o misto. La leggerezza quindi è un elemento essenziale.

Tuttavia, in ambiente alpino le corde sono intensamente sollecitate dal contatto con roccia e ghiaccio e dagli agenti atmosferici. La resistenza quindi è un altro aspetto importante da prendere in considerazione.

Vediamo quindi nel dettaglio tutte le caratteristiche più rilevanti da considerare nella scelta di una corda da alpinismo.

come scegliere le corde da alpinismo

Caratteristiche tecniche delle corde da parete

Prendiamo innanzitutto in esame le caratteristiche tecniche delle corde da progressione in parete. Vedremo poi in appendice le caratteristiche specifiche delle corde per assicurazione su ghiacciaio.

Mezze corde o corde gemellari?

Per uso alpinistico si utilizzano corde mezze (simbolo ½) e raramente corde gemellari (o gemelle, simbolo 00), in ogni caso sempre dinamiche (cioè in grado di allungarsi per dissipare l’energia della caduta).

La mezza corda è sicuramente quella più diffusa tra alpinisti ed è certificata per essere utilizzata accoppiata ad un’altra mezza corda dello stesso diametro (EN 892).

Può essere sfalsata all’interno delle protezioni in modo da ridurre gli attriti e la forza d’arresto sugli ancoraggi e può anche essere utilizzata da una cordata composta da 3 alpinisti.

Le corde gemellari sono più sottili delle mezze corde (generalmente tra i 7 e gli 8 millimetri) e devono essere utilizzate sempre in coppia, della stessa marca e tipologia. Sugli ancoraggi, come una corda singola, generano una sollecitazione maggiore.

calata in doppia con le mezze corde

Le corde gemellari restano dunque più adatte a salite di tipo sportivo, dove sono presenti ancoraggi affidabili.

Anche per questo motivo parleremo di seguito solo delle mezze corde, le più usate e diffuse su salite alpinistiche.

Diametro delle mezze corde

La tendenza del mercato è quella di andare verso corde sempre più sottili (come ad esempio le Beal Gully 7,3).

Il ridotto diametro comporta una maggiore leggerezza: una mezza corda di spessore classico (8,2 / 8,5) pesa intorno ai 2,8 kg mentre un modello light può arrivare anche a 2 kg.

Corde sottili sono maneggevoli e più facili da utilizzare in fase di assicurazione. Tuttavia spessori ridotti forniscono inevitabilmente meno resistenza agli sfregamenti.

arrampicata con le mezze corde

Per scegliere quindi il modello giusto occorre tenere presente in primo luogo il tipo di roccia su cui si arrampica più di frequente. Ad esempio, sul granito (estremamente abrasivo) è meglio scegliere una corda con uno spessore maggiore, così da evitare rapide usure della calza.

Un secondo aspetto da tenere in considerazione nella scelta è la frequenza di utilizzo. Se usate la vostra corda in maniera intensiva (frequenza settimanale) è opportuno optare per una corda con uno spessore medio-alto, come la Beal Cobra II 8.6.

scegliere la corda per cascate di ghiaccio

Forza di arresto

Abbiamo accennato nel precedente articolo sulle corde da arrampicata sportiva questo aspetto fondamentale della corda.

Man mano che il primo di cordata sale, si carica di una forza cinetica potenziale pronta ad esplodere in caso di una caduta. La corda in questa situazione rappresenta lo strumento di assicurazione che ha il compito di dissipare questa energia.

Tutta la forza che la corda non è in grado di disperdere rappresenta la forza di arresto, chiamata anche “forza d’impatto”. Maggiore è l’elasticità della corda, più progressiva e dolce sarà la decelerazione di chi cade e minore sarà la forza d’arresto residua.

scegliere la corda da alpinismo

La forza d’arresto non dissipata andrà inevitabilmente a scaricarsi a catena sulle protezioni, sull’assicuratore e infine su chi è caduto. Proprio per questo motivo, in contesto alpinistico è importante scegliere corde con forza d’arresto non eccessivamente alta e quindi con una discreta elasticità.

Sul mercato troverete corde che vanno dal valore più basso di 5kn, agli 8kn, fino al limite di 12kn il massimo sopportabile dal corpo umano prima di lesionarsi.

Attenzione, però: forze d’arresto molto basse corrispondono a corde estremamente elastiche e sottili, quindi meno durevoli.

Ora si comprenderà quindi l’importanza di poter utilizzare le mezze corde in maniera sfalsata sulle protezioni, a differenza delle corde gemelle. Infatti utilizzare due corde nella stessa protezione raddoppia il valore di forza su quell’ancoraggio e quindi la sua precarietà.

differenza tra mezze corde e corde gemelle

Fattore di caduta e numero di cadute

Il fattore di caduta e il numero di cadute sono due aspetti che occorre analizzare per dare una valutazione completa su una corda.

Il fattore di caduta è il rapporto tra i metri di caduta del primo di cordata e la lunghezza della corda che va dal punto di assicurazione all’arrampicatore. I valori del fattore di caduta possono andare da 0 (fattore minimo) a 2 (fattore massimo).

La formula è la seguente:

Un fattore di caduta alto comporta uno stress maggiore per la corda e una sollecitazione maggiore su tutta la catena di sicurezza. Solitamente fattori di caduta alti si generano con cadute del primo di cordata vicino alla sosta o nel caso in cui la corda si blocchi in modo imprevisto, ad esempio in una fessura.
fattore di caduta arrampicando sopra la sosta

Una delle situazioni più critiche è proprio rappresentata dalla caduta subito dopo la partenza dalla sosta, dove il volo è più lungo dei metri di corda utilizzati per dissiparla.

Nelle illustrazioni seguenti si visualizzano tre situazioni con diversi fattori di caduta: 0,4 (caduta lieve), 2 (caduta con il massimo fattore, pertanto pericolosa), 1,77, che è il valore su cui sono calcolate il numero di cadute.

fattore di caduta per la corda da alpinismo e arrampicata
Fattori di caduta in situazioni diverse

Il numero di cadute indica il valore massimo di voli con fattore alto sopportabili dalla corda prima di rompersi. I test certificati UIAA vengono eseguiti con fattore di caduta 1,77 e un peso dell’arrampicatore di 80kg.

Attenzione che quanto esposto sopra vale solo se la corda è libera di muoversi senza attriti. In presenza di frizioni importanti con la roccia o con i rinvii, il fattore di caduta reale può essere superiore, in quanto la corda lavora in modo non ottimale.

Trattamenti speciali

Se praticate alpinismo mettete in conto di sottoporre le vostre corde a condizioni climatiche avverse, sia d’estate (sole e pioggia) sia d’inverno (basse temperature e neve). Per questi motivi è bene optare per un modello che abbia trattamenti protettivi.

Il più utilizzato è il trattamento Dry (durable resistent yarn), processo chimico di polimerizzazione a caldo della calza finalizzato ad aumentare la resistenza all’usura, all’umidità e alla polvere.

Troverete sul mercato diciture come Golden dry (come per le Beal Iceline 8.1) o Total dry che indicano trattamenti sia della calza che dell’anima; sono i trattamenti più completi e protettivi presenti sul mercato.

Lunghezza

La misura standard per le corde da alpinismo è ormai 60 metri.

Esistono in commercio anche corde di misura inferiore: 50 o 60 metri. Tuttavia questi modelli sono meno versatili e ormai gran parte delle vie moderne sono chiodate per corde da 60.

Sei alla ricerca di corde da alpinismo?

Caratteristiche tecniche delle corde da ghiacciaio

Le corde da ghiacciaio hanno caratteristiche diverse rispetto alle corde da parete.
Infatti, su questo terreno la corda è soltanto uno strumento di progressione, di assicurazione e per manovre di soccorso.

scegliere la corda da ghiacciaio
  • Trattamento: può essere utile, anche se non indispensabile, che la corda da ghiacciaio abbia un trattamento idrorepellente.
  • Lunghezza: almeno 50mt, cosi da poter garantire sia la giusta distanza tra i componenti di una cordata numerosa, sia una metratura adeguata a tutte le manovre di soccorso.

Non ci sono indicazioni univoche sul tipo di corda; può essere sia una mezza corda che una corda intera. Sicuramente quest’ultima offre maggiore sicurezza, ma implica del peso in più.
Attenzione però: se abbandonate il ghiacciaio per percorrere creste o terreni tecnici sia con tiri di corda o in conserva, valgono tutte le indicazioni fornite nei capitoli precedenti.

Infine è consigliabile che si dedichi una sola corda all’utilizzo su ghiacciaio: infatti è estremamente facile rovinarla con i propri ramponi.

Conclusioni

In estrema sintesi:

  1. I valori di forza d’arresto e il numero di cadute sono due aspetti fondamentali da prendere in considerazione nella scelta di una nuova corda.
  2. Tra più modelli con parità di numero di cadute è sempre meglio optare per quello con forza d’arresto inferiore.
  3. Scegliete delle corde con un buon trattamento e con uno spessore ridotto se puntate alla leggerezza estrema a discapito della durata, mentre uno spessore maggiore se utilizzate le corde con molta frequenza e su terreni usuranti.

Articolo sviluppato in collaborazione con lo staff tecnico di Beal

4 risposte

  1. Mi avvicino al alpinismo alla tenera età di 57 anni 😞 senza alcuna pretesa di risultati ! E con i vostri consigli mi avete finalmente fatto chiarezza sulle corde sugli imbraghi sul uso delle varie attrezzature linfa x la mia smania di apprendere 🙂
    Grazie ragazzi !
    Luca

    1. Grazie Luca,
      ci fa molto piacere ciò che scrivi.
      Forza che la montagna non richiede certificati anagrafici! 😉

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