Che cos’è l’arrampicata sportiva
L’arrampicata sportiva è la disciplina che permette di arrampicare su pareti generalmente di facile e rapido accesso, di lunghezza limitata, tra 20 e 40 metri, e lungo itinerari già attrezzati.
Nel gergo comune, quando si va in falesia ad arrampicare, si intende proprio questo; si arrampica su “monotiri”, ovvero su itinerari la cui lunghezza è percorribile con un solo “tiro di corda”, e non come in montagna dove, per raggiungere la vetta, è necessario procedere a step successivi e quindi, con più lunghezze di corda.

In falesia si arrampica almeno in 2, con compiti alternati: la sicurezza di chi sale è garantita dal “socio” con cui si sta arrampicando, e viceversa.
E’ possibile arrampicare da “primi”, ovvero posizionando i moschettoni di sicurezza (i “rinvii”) negli ancoraggi già presenti sull’itinerario. Ma è anche possibile arrampicare da “secondi” (o come spesso si dice, “dall’alto”) con la corda opportunamente passata nel punto di sosta di arrivo dell’itinerario da colui che è salito da “primo”.

L’attrezzatura necessaria
L’attrezzatura per l’arrampicata sportiva può essere suddivisa in 3 categorie:
- equipaggiamento per la sicurezza
- equipaggiamento per la progressione
- abbigliamento e accessori

Equipaggiamento per la sicurezza
Corda
Per l’arrampicata sportiva è necessaria la cosiddetta “corda intera”, quella corda che può essere utilizzata singolarmente. Sono contraddistinte dalla loro lunghezza, disponibile in 50, 60, 70 ed 80 metri, ed dal diametro, variabile da 8.5 millimetri sino a circa 10 millimetri.
Per la lunghezza è consigliabile orientarsi verso corde più lunghe; meglio corde da 70 metri, se non 80, rispetto a corde da 50 metri, per evitare di trovarsi in falesie dove la lunghezza degli itinerari è superiore a 30 metri e non avere una corda lunga a sufficienza per poterli salire.
Relativamente al diametro, un ottimo compromesso sono le corde con diametro compreso tra 9.4 e 9.8 millimetri che mantengono un ottimo rapporto tra leggerezza e robustezza.
Le corde con diametro inferiore sono mediamente più leggere e pensate per la performance, ma sono anche più delicate e si usurano più velocemente.
Un suggerimento per chi è interessato all’acquisto di corde leggere: guardate sempre il valore del peso al metro, espresso in grammi/metro; non è detto che corde dal diametro inferiore abbiano sempre peso al metro inferiore.
Qui la recensione della corda Beal Joker.

Rinvii
L’attuale standard di attrezzatura delle falesie suggerisce di avere con sé almeno 12-14 rinvii. Le differenze tra i rinvii presenti sul mercato sono legate alla raffinatezza costruttiva dei moschettoni stessi ed anche delle fettucce che compongono il rinvio; i parametri più importanti di valutazione sono il peso, la qualità costruttiva, e la facilità di utilizzo.
Un suggerimento: si presti attenzione in fase di acquisto alla dimensione dei moschettoni rispetto alla dimensione delle proprie mani e dita; moschettoni piccoli e mani grosse in genere non vanno molto d’accordo!
I moschettoni con la leva a “filo”, a differenza di quelli con la leva tradizionale, abbattono di molto il peso.
Moschettoni e longe
In falesia un paio di moschettoni servono sempre. In genere si utilizzano come punto di calata per far passare la propria corda una volta giunti in sosta, e per l’utilizzo assieme ad una fettuccia o ad una longe per potersi “attaccare” alla sosta ed effettuare la manovra di calata dalla sosta stessa.
Si usano moschettoni dotati di ghiera di sicurezza, di tipo sia manuale che automatico; la forma più tipica di questi moschettoni è quella a “pera”, ma vanno benone anche quelli a forma “D”.
La longe è un particolare anello di fettuccia che, grazie alla sua costruzione, ha una lunghezza adattabile alla necessità. Deve essere utilizzata assieme ad un moschettone a ghiera.
Imbrago
Sono 2 le categorie di imbraghi presenti sul mercato: imbraghi con cosciali regolabili ed imbraghi con cosciali fissi. Gli imbraghi regolabili sono più comodi in quanto è possibile definire in maniera accurata il diametro dei cosciali; per contro sono un po’ più pesanti.
Gli imbraghi non regolabili vanno provati bene per cercare tra i modelli quelli che meglio si adattano alle nostre gambe; il loro vantaggio è la maggiore leggerezza.
Un altro dettaglio importante è dato dal numero di archetti porta materiali; è opportuno scegliere un imbrago che offra il giusto spazio per portare tutti i rinvii, un paio di moschettoni e all’occorrenza un paio di maglie rapide e cordini nel caso si debba attrezzare una sosta di emergenza.
Qui la recensione del Petzl Sitta e del Salewa Xplorer.
Sistema di assicurazione
E’ quell’attrezzo che viene affidato alle mani del socio di arrampicata, e che permette di controllare la discesa dell’arrampicatore una volta giunto in sosta e, soprattutto, l’arresto in caso di caduta.
Vi sono due grandi categorie: sistemi a frenata assistita, e sistemi a frenata manuale.
Pur con le notevoli differenze che caratterizzano anche sistemi appartenenti alla medesima classe, si può dire che gli attrezzi a frenata assistita sono progettati per fornire un ausilio meccanico di frenata della corda, aumentando la sicurezza e limitando l’errore umano (qui la recensione del Salewa Ergo Belay).
Gli attrezzi a frenata manuale, invece, richiedono che lo sforzo maggiore per bloccare una caduta sia compiuto dalla mano di chi impugna l’attrezzo. Per fare due esempi, il più famoso degli assicuratori a frenata assistita è il GriGri di Petzl, mentre il più famoso degli attrezzi a frenata manuale è il secchiello/tubo, costruito da moltissime aziende sfruttando lo stesso principio costruttivo.
Attenzione: nessuno di questi attrezzi farà “automaticamente” l’assicurazione a colui che arrampica; pertanto è sempre necessaria la massima attenzione durante il loro utilizzo, seguendo scrupolosamente le istruzioni fornite.

Casco
Questo attrezzo non è, rispetto agli altri, indispensabile: senza casco si arrampica lo stesso. Tuttavia il casco aiuta a prevenire i traumi legati ad un volo o dovuti a pietre che possono cascare dall’alto.
Oramai i caschi moderni sono leggeri e confortevoli, dal peso di poco superiore a quello di un cappellino di lana, oltre ad essere ormai anche molto belli. Qui la recensione del Black Diamond Vapor, del Grivel Stealth e dello Skylotec Viso.
Equipaggiamento per la progressione
Scarpette
Forse il feticcio più importante e personale di tutta l’attrezzatura per l’arrampicata. E’ fondamentale provare con cura le scarpette prima dell’acquisto, poiché nulla è così variabile come la forma dei piedi. Al di là delle considerazioni tecniche sulle scarpette (rigidità, precisione, aderenza, calzata), sarà il piede che darà il giudizio definitivo. Qui la recensione delle scarpette Scarpa Instinct VS, Scarpa Drago e Tenaya Mastia.

Abbigliamento e accessori
Per quanto riguarda l’abbigliamento, l’arrampicata sportiva non necessita di capi con specifiche caratteristiche, dal momento che i luoghi dell’arrampicata sono i più svariati e le condizioni meteo climatiche anche.
Qui di seguito le uniche cose che possono servire davvero.
Pantaloni da arrampicata
Sono forse l’unica cosa su cui il mercato si diversifica proponendo differenti soluzioni. E’ infatti il capo più soggetto a stress meccanici a causa del frequente contatto con la roccia.
Il suggerimento è sceglierne un paio che permetta la corretta e comoda calzata dell’imbrago e siano al tempo stesso robusti e comodi senza impedire i movimenti.

Sacchetto porta magnesite
È un accessorio semplice ma indispensabile, soprattutto nelle giornate calde e umide ma in generale aiuta qualsiasi arrampicatore a migliorare il grip sulla roccia. E’ ormai entrata in uso anche la magnesite liquida, che una volta spalmata sulle mani assorbe il sudore e non sporca la roccia; questo sistema è generalmente obbligatorio nelle palestre al chiuso.
Zaini da falesia
Servono per trasportare l’attrezzatura per l’arrampicata e si distinguono dai classici zaini da montagna per la capienza e la facilità con cui si aprono. Questi zaini sono più simili a borse da viaggio con gli spallacci che non a zaini da alpinismo. Il tempo in cui si tengono sulle spalle per arrivare in falesia è in genere breve, spesso meno di 30 minuti. Per questo motivo in questi zaini è data più importanza alla capienza ed alla facilità di fruizione del materiale stivato, con soluzioni di apertura molto interessanti ed innovative.

Avvertenze finali
L’arrampicata, come tutte le attività in montagna, è uno sport potenzialmente pericoloso che va praticato con la giusta attrezzatura per l’arrampicata e sopratutto con la capacità di usarla correttamente in funzione del contesto e del luogo.
Raccomandiamo a chi si avvicina all’arrampicata o vuole migliorare il suo livello di ricorrere all’insegnamento delle Guide Alpine e/o partecipare ad uno dei corsi organizzati dal Club Alpino Italiano.
Testo a cura di Umberto Pellegrini